Parco Romani: chieste condanne e un’assoluzione

La pubblica accusa ha chiesto, oggi, sei condanne e un’assoluzione nell’ambito dei giudizi abbreviati per sette imputati coinvolti nel procedimento giudiziario nato dall’inchiesta su presunti illeciti connessi al Parco commerciale “Romani”.

Il parco si trova nel quartiere Sala, a Catanzaro, e alla realizzazione al suo interno dell’Ente Fiera comunale, che l’Amministrazione aveva inizialmente deciso di collocare in un’area appositamente individuata a Germaneto.

Al termine della propria requisitoria il pubblico ministero, Fabiana Rapino, ha chiesto in particolare al giudice dell’udienza preliminare, Pietro Scuteri, di condannare – le pene richieste risultano così scontate di un terzo per la scelta del rito abbreviato – : Giuseppe Gatto, presidente di Confindustria Catanzaro che si autosospese dalla sua carica dopo aver ricevuto un’informazione di garanzia ma che e’ imputato nella sua qualità di imprenditore, a 5 anni di reclusione e 2.500 euro di multa; Giuseppe Grillo, presidente della società municipalizzata “Catanzaro Servizi”, a 3 anni di reclusione; Alba Felicetti, ex dirigente del Comune di Catanzaro, a 1 anno e 8 mesi; Pasquale Costantino, in qualità di dirigente del Comune, a 1 anno di reclusione e 600 euro di multa; Francesco Lacava, ex consigliere comunale e presidente del consiglio d’amministrazione della societa’ “Parco Romani”, a 1 anno e 6 mesi; e l’avvocato Marina Pecoraro, a 2 anni.

Chiesta l’assoluzione, infine, per il presidente di Confindustria Calabria, Giuseppe Speziali, che pure si autosospese all’epoca delle indagini e che è stato ugualmente coinvolto in qualità di imprenditore. Nell’aula del gup si tornerà il 25 marzo per le discussioni degli avvocati impegnati. Riprenderà il 9 giugno, invece, il processo per i restanti 4 imputati, rinviati a giudizio il 12 dicembre: l’ex sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo (Pd); Giulio Elia, consigliere comunale di Catanzaro e presidente della Commissione urbanistica dell’Ente; l’imprenditore Gaetano Romani, costruttore del parco commerciale; Biagio Cantisani, ex dirigente del Comune di Catanzaro e presidente dell’Ordine degli architetti.

Nel procedimento giudiziario, in cui sono costituiti parte civile il Comune di Catanzaro e la municipalizzata “Catanzaro Servizi”, la pubblica accusa contesta, a vario titolo, i reati di falso, abuso d’ufficio, tentata truffa aggravata, tentata percezione di fondi pubblici, corruzione, distruzione soppressione o occultamento di atti, estorsione, concussione.

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Redazione

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