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Truffe: Catanzaro; inchiesta “Verdeoro”, due persone a giudizio

Scritto da Redazione

Si è conclusa con due rinvii a giudizio e un proscioglimento l’udienza preliminare per i tre indagati coinvolti nell’operazione della Guardia di finanza di Catanzaro denominata “Verdeoro“, dal nome della cooperativa al centro dell’inchiesta su una presunta truffa che sarebbe stata perpetrata da un imprenditore agricolo di Satriano per ottenere illecitamente contributi comunitari volti a finanziare l’avvio e lo sviluppo di colture biologiche per circa mezzo milione di euro.

Il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Assunta Maiore, ha rinviato a giudizio Francescantonio Matozzo, imprenditore agricolo nonché presidente del Cda della cooperativa Verdeoro, e lo stesso Ente, per i quali il processo inizierà il 25 giugno; mentre è stato prosciolto dalle accuse Franco Nicola Cumino, dirigente generale del dipartimento Foreste, Forestazione, Caccia e Pesca della Regione Calabria.

Solo per loro la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio mentre erano già usciti di scena altri due indagati inizialmente coinvolti nell’inchiesta relativa agli anni 2010-2011.

Le indagini presero il via da diversi esposti tramite i quali un gruppo di agricoltori del soveratese chiese di verificare l’eventuale commissione di illeciti nei loro confronti da parte del presidente di una cooperativa agricola di Satriano in relazione ai contributi pubblici erogati a favore di quest’ultima. A maggio 2014 gli inquirenti chiesero e ottennero dall’autorità giudiziaria un provvedimento di sequestro di beni mobili e immobili per un valore corrispondente alla presunta truffa.

Secondo le accuse formulate sulla scorta degli elementi raccolti dai militari delle Fiamme gialle, il presidente della cooperativa “Verdeoro”, grazie anche al presunto interessamento del dirigente regionale, avrebbe avuto la possibilità di partecipare ai programmi regionali agro – ambientali e di poter indebitamente beneficiare, dall’anno 2001 all’anno 2008, di contribuzioni pubbliche erogate dall’Agea di Roma (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). (AGI)

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