Per Tallini è un golpe

Il Consigliere regionale esprime la propria rabbia per la mancata iscrizione al gruppo di Fi: «Anche Scalzo e Oliverio hanno protocollato fuori termine la loro adesione al gruppo del Pd ma non è successo niente. Decisione per eliminare l’unica opposizione». Poi l’affondo contro Nicolò: «Informeremo Berlusconi»

I consiglieri regionali del centrodestra assieme a Ferro, Berlusconi e Santelli«Un golpe, una manovra a tenaglia per eliminare fisicamente l’unica vera opposizione in consiglio regionale, l’ennesima prova che esiste un patto trasversale per ridurre al silenzio chi dissente».

Mimmo Tallini non usa mezzi termini e commenta con rabbia la sua esclusione e quella di Fausto Orsomarso dal gruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella.

La decisione di escludere entrambi è stata presa martedì dall’Ufficio di presidenza del consiglio regionale in ossequio al regolamento, in seguito alla delibera adottata dal gruppo di Forza Italia presieduto da Alessandro Nicolò

I due eletti di Forza Italia, ora, per essere iscritti al gruppo azzurro dovranno fare domanda al presidente del Consiglio, Tonino Scalzo.

«Ci troviamo di fronte  – scrive  Tallini – anche ad un’inaccettabile forzatura sul piano giuridico da parte di chi calpesta ogni giorno lo Statuto e le leggi, consentendo che la Calabria non abbia ancora una giunta dopo tre mesi e che il programma di governo si discuta oltre i termini previsti.

Un ufficio di presidenza che non ha esitato di rimangiarsi quanto già deciso, vale a dire la nostra regolare iscrizione al gruppo di Fi, pur di fare un favore al traballante governatore.

La cosa gravissima ed inaudita è che – circostanza che proveremo nei prossimi giorni – altri consiglieri regionali, tra cui lo stesso presidente Scalzo e il presidente Oliverio, hanno protocollato fuori termine la loro adesione al gruppo del Pd, ma sono stati regolarmente iscritti».

Tallini, promette battaglia e lo fa anche per conto di Orsomarso.

«Non ci faranno tacere, non riusciranno a cancellarci, tuteleremo in ogni sede – senza escludere le vie giudiziarie – il nostro diritto di rappresentare Forza Italia in qualità di primi degli eletti nelle circoscrizioni Nord e Centro. 

Se lo scopo era quello di mettere il silenziatore sulle inadempienze e sull’incapacità del presidente Oliverio di risolvere i problemi, sarà un forte boomerang per  gli autori dell’agguato, perché siamo ulteriormente motivati a continuare sulla strada di un’opposizione non pregiudiziale, ma senza sconti».

Infine, il consigliere parla delle vicende interne che riguardano il suo partito. «Non si illuda nemmeno – prosegue Tallini – chi pensa di poterci fare fuori da Forza Italia.

È un caso grottesco, il primo del genere in Italia, in un partito che dovrebbe tenersi stretti coloro che portano il consenso reale e che invece sembra volersene sbarazzare per fare posto ai soliti nominati.

Ci aspettiamo che dica qualcosa in merito il coordinatore regionale Jole Santelli e che prenda adeguate iniziative, a meno che non voglia assistere inerme al dissolvimento di Forza Italia in Calabria». 

Infine, promette battaglia coinvolgendo i vertici del partito. «Investiremo quanto prima il presidente Berlusconi di questa indegna manovra, costruita a tavolino per distruggere quel che resta di Forza Italia nella nostra regione e probabilmente per favorire anche qui la fronda che sta minacciando l’unità del nostro partito a livello nazionale».

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Redazione

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