La Striscia

Il Catanzaro non c’è, Aversa ancora fatale

Batosta su un campo infame per i giallorossi, senza tifosi e senza idee
 

La fatal Aversa colpisce ancora. Ancora una sconfitta, come tre anni fa quando il Catanzaro di Cozza fu battuto al “Rinascita” due volte da Aversa e Arzanese. Stavolta la sconfitta è ancora più pesante. Nel risultato, un 3-0 senza appello contro il fanalino di coda della classifica. Nella prestazione, con un Catanzaro mai in partita. E nel significato, coi giallorossi che perdono di fatto le speranze di poter continuare a lottare per reinserirsi nella corsa play-off. Se il Lecce batterà domani sera il Messina, i punti di distacco dalle ultime due posizioni utili per accedere agli spareggi diventeranno nove. Troppi.

Troppi soprattutto per una squadra che, di fronte a un’Aversa solitario all’ultimo posto con 15 punti, ha offerto una prestazione pessima, nonostante le attenuanti non manchino. Un arbitraggio scadente; un terreno di gioco ridotto a un pantano da due giorni di pioggia; un uno-due micidiale in sei minuti dell’Aversa, con due prodezze balistiche, da dover rimontare senza il faro del centrocampo Giandonato. Adesso bisogna guardare avanti e toccherà a Sanderra restituire gli stimoli giusti ai suoi giocatori, usciti mentalmente sfiniti dalla tensione pre e post-derby.

La partita, fissata per le 18, si gioca sotto i riflettori pallidi del “Rinascita”. Lo stadio è semivuoto, nonostante il successo di Ischia abbia restituito qualche speranza di salvezza all’Aversa. Una trentina di tifosi granata contesta la società da fuori lo stadio. La curva di casa è vuota, così come il settore ospiti dopo il divieto di trasferta imposto ai sostenitori giallorossi per gli incidenti del derby di domenica. In tutto sugli spalti 400 spettatori, di cui una trentina di tifosi del Catanzaro, tra tesserati e parenti dei giocatori. Il calcio senza tifo e senza passione non è uno sport. E quel settore ospiti desolatamente vuoto, alle spalle delle squadre che entrano in campo, è insulto che ci auguriamo di non rivedere mai più. L’augurio è che le istituzioni non umilino ulteriormente il Catanzaro con altri provvedimenti restrittivi per domenica prossima, quando al “Ceravolo” arriverà la Vigor Lamezia.

Pronti, via e il Catanzaro è sotto di due gol. Dopo un minuto e mezzo, il catanzarese Mangiacasale sferra un tiro da fuori area che si infila all’angolino. 1-0. Dopo 6 minuti, l’arbitro regala una punizione dai 22 metri all’Aversa. Calcia il cosentino Mosciaro, altro ex della gara, che supera Bindi in volo e fa 2-0, festeggiando ad ali spiegate sotto la tribuna. La partita, in pratica, finisce qui.

Il Catanzaro, choccato dall’avvio, stenta a riprendersi. Giampà e Zappacosta in mezzo al campo non riescono a organizzare la manovra, la difesa balla, le due ali Mancuso e Mounard non saltano mai l’avversario. Dopo 20 minuti Sanderra prova a riportare Giampà sulla fascia, con Mounard in regia. Non cambia niente. Su un campo pieno di pozzanghere e fango, è una lotta non una partita di calcio. E stavolta i lottatori giallorossi non riescono ad emergere. Razzitti e Bernardo la vedono pochissimo. Un paio di occasioni in mischia, da palla inattiva, capitano a Rigione e Ghosheh. Poi il nulla.

sanderraL’Aversa è sempre pericoloso quando riparte, con un Mangiacasale letteralmente scatenato. Il tema della partita non cambia neanche nella ripresa, nonostante l’ingresso di Russotto per lo spento Zappacosta. Il Catanzaro ora è sbilanciatissimo ma non si rende mai pericoloso. La partita finisce nei primi venti minuti del secondo tempo, col gioco spezzettato, l’ostruzionismo dei giocatori granata, i raccattapalle che scompaiono (addirittura uno di loro viene allontanato dall’arbitro) e le scarse idee dei giallorossi. Così arriva anche il terzo gol, ancora di Mangiacasale, che sfrutta un passaggio in profondità e scavalca Bindi in uscita disperata.

I giallorossi escono a capo chino, mentre gli aversani esultano quasi increduli. Una sconfitta pesante. Scontato che prima o poi arrivasse, per una squadra ricostruita completamente un mese fa e che è andata probabilmente oltre i propri limiti tecnici e fisici. Ora è necessario cancellare in fretta le scorie mentali che una sconfitta del genere può lasciare. Toccherà a Sanderra, artefice di un vero e proprio miracolo, metterci ancora del suo per continuare a dare un senso a questo campionato che oggi sembra definitivamente segnato.

logotwitterIvan Pugliese

Autore

Redazione

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7 Commenti

  • Inizio settimana abbastanza triste anche per me. Questa sconfitta, di misura e confermata da una prestazione assolutamente latente, mi brucia ancora e non poco… Però il mio invito è di non scoraggiarsi… La squadra c’è e lo ha dimostrato. Tre risultati ottimi e consecutivi, non possono essere e non sono un caso, soprattutto con dei ragazzi come i nostri! Il mio appello è di non tenderli troppo. Lo abbiamo fatto nel periodo pre-derby e malgrado il buon risultato il gioco era teso e non piacevole… Quando invece le speranze erano a zero la qualità si è vista ed anche in quantità…! E poi non facciamo calcoli matematici a 12 partite circa dalla fine del campionato. Al momento, sebbene la sconfortante sconfitta, sono irrilevanti… Tiriamo su il morale e stringiamoci attorno alle nostre Aquile… E’ tempo di sostenerle non di affossarle!!! Forza Giallorossi!!!

    • Si concordo non ripetiamo l’errore fatto con la precedente squadra, che ricordiamoci molte volte ha perso oltre il 90° altre volte in modo immeritato e sfigato e qualche volte l’arbitro ci ha messo la sua.

  • L’Aversa Normanna asfalta il Catanzaro. Le Aquile incassano tre reti e non entrano mai in partita<br />
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    Questo è il vero motivo. Non ce ne altri. Buona giornata.

  • Come sapete io ero tra quelli che non disprezzare la squadra 2014 (con 2 3 innesti) quindi volevo scrivere un commento diverso, ma ci ho ripensato leggendo i vostri commenti pacati, mi associo al vostro ammirevole equilibrio, per adesso è solo un episodio, nel calcio ci sta, chissà perché me lo aspettavo, troppe interviste rilasciate prima della partita e troppo parlare di play off, quando non siamo ancora salvi… comunue sempre FORZA CATANZARO!!!!

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