Uno spiraglio per la Campanella

La sede della Fondazione CampanellaNon è il risultato atteso e sperato dai dipendenti della Fondazione Campanella ma, quantomeno, rappresenta un piccolo raggio di sole nel lungo inverno del centro oncologico di Catanzaro.

La Camera ha infatti approvato un ordine del giorno, legato al decreto Milleproroghe e presentato dalla vicecapogruppo del Nuovo centrodestra Dorina Bianchi, con cui si impegna il governo «ad assegnare alla Regione Calabria le risorse necessarie ad assicurare l’adozione di strumenti di sostegno al reddito in misura pari al trattamento massimo di integrazione salariale straordinaria, in favore dei lavoratori della Fondazione Campanella».

Si corre ai ripari, insomma, dopo la debacle dei giorni scorsi quando l’emendamento al Milleproroghe che destinava 1 milione per il pagamento degli stipendi, presentato nelle commissioni congiunte Affari costituzionali-Bilancio, è stato ritirato dal governo per la bagarre delle opposizioni.

Chiaramente l’ordine del giorno approvato in Aula non è vincolante per l’esecutivo ma rappresenta soltanto un atto di raccomandazione a fare qualcosa di concreto per i dipendenti che lamentano cinque mensilità di arretrati. Adesso toccherà ai parlamentari calabresi e alla Regione mettere in atto una decisa azione di moral suasion per far sì che il governo adempia ai suoi impegni.

D’altra parte la Fondazione Campanella ormai è sull’orlo del crac. Il presidente e il direttore generale del polo oncologico catanzarese, Paolo Falzea e Mario Martina, hanno firmato ieri il decreto che stoppa ricoveri e prestazioni ambulatoriali a partire dal prossimo 2 marzo.

Nelle scorse settimane erano stati convocati tutti i soci fondatori per esortarli ad adottare i provvedimenti necessari a garantire il funzionamento della Fondazione o, in alternativa, ad avviarne la liquidazione. E sulla struttura sanitaria di Germaneto hanno aperto i fari anche i pm della Procura di Catanzaro, che hanno chiesto il fallimento della Fondazione per la situazione debitoria. Le somme che sarebbero dovute arrivare dall’Azienda sanitaria provinciale sono state pignorate da un’azienda farmaceutica che vanta un credito esigibile nei confronti della Fondazione.

I vertici della struttura sono indagati per false comunicazioni sociali. Nell’inchiesta si ipotizza che dal 2008 al 2011 sarebbe stata alterata la situazione economica e finanziaria della Fondazione Campanella, con voci che venivano falsamente contabilizzate al passivo e con una serie di omissioni nelle note integrative che formano il bilancio.

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Redazione

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