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CAVALLARO: MARTEDI’ IL CATANZARO AVRA’ IL SUO PADRONE

Il presidente “traghettatore” ripercorre in conferenza stampa le principali tappe della tormentata cessione dell’U.S. Catanzaro.

Il presidente Cavallaro ha mantenuto fede alla sua promessa di rendere pubblica
mediante una conferenza stampa l’esito della trattativa riguardo la cessione
dell’U.S. Catanzaro.

Presidente “traghettatore” si era egli stesso definito: c’è
da riconoscere che, dopo tante peripezie, se alla fine la nave è giunta
in porto, lo si deve anche all’abilità, alla cortesia ed alla diplomazia
del “nocchiero” Cavallaro.

La stampa al gran completo, come nelle grandi occasioni, convocata oggi pomeriggio
nelle umide stanze della sede di scesa Jannoni, per registrare finalmente la
voce ufficiale della società, in merito ad una trattativa che si è
trascinata tanto a lungo da aver addirittura costretto i calciatori, vistisi
abbandonati a se stessi e senza punti di riferimento (oltre che senza un centesimo
in tasca), ad attuare una clamorosa (ed inopportuna) forma di protesta, disertando
l’allenamento di mercoledì pomeriggio. Trattativa che giungerà
a conclusione martedì con la firma davanti al notaio.

Ma veniamo alla conferenza stampa. Cavallaro, affiancato dall’addetto stampa
Mirabello e dal segretario generale Franco Bellante, ripercorre le tappe salienti
della trattativa che ha portato il Catanzaro nelle mani della cordata facente
capo a Nino Tallarida.

“Come tutti sapete, il 9 dicembre scorso sono stato nominato presidente
dell’US Catanzaro con il preciso compito di trattare la cessione della
Società. Prima di Natale, sono stato contattato da Tallarida, il quale
si era riservato di presentare formale offerta per rilevare il Catanzaro entro
il 7 di gennaio. Nel frattempo i contatti sono stati costanti e testimoniati
da una fitta corrispondenza. Il 3 di gennaio, ho ricevuto la proposta del dott.
Conforto, sempre per persona da nominare. Come sapete, per vari motivi Tallarida,
complici anche le festività natalizie, non è riuscito a presentare
la sua offerta entro il 7, chiedendo una proroga. L’accordo preliminare,
che in effetti è quello che diverrà poi definitivo, è stato
sottoscritto l’11 di gennaio.”
“Nel frattempo –continua Cavallaro- ricordo uno spiacevole episodio:
il 9 di gennaio il Comune mi propone una transazione per l’annosa questione
dei crediti per l’utilizzo del Ceravolo, offrendo alla Società
150 milioni di vecchie lire contro i 450 promessi come contributo per il terzo
anno di gestione. Io per correttezza sia verso i nuovi acquirenti che verso
i vecchi soci, non ho ritenuto opportuno siglare la transazione”.
“Tengo a fare delle precisazioni sulle tormentate giornate di giovedì
16 e venerdì 17, quando varie dichiarazioni raccolte dalla stampa facevano
presuppore il fallimento della trattativa: la trattativa non si è mai
interrotta, anche se si sono verificate oggettivamente delle situazioni di difficoltà.
È doveroso ricordare che in quei momenti Claudio Parente si era offerto
di rilevare egli stesso il pacchetto azionario, dimostrando grande senso di
responsabilità e attaccamento alla squadra.
Il 17 gennaio, gli attuali soci deliberano la ricapitalizzazione della Società
(confidando nella validità dell’accordo preliminare) e prorogano
il mio mandato di presidente fino al 31 gennaio, termine ultimo entro il quale
si sarebbe dovuta concludere la trattativa”.
“I prossimi passi –spiega Cavallaro- saranno dunque i seguenti:
martedì Tallarida acquisterà i diritti di opzione. Gli attuali
amministratori si dimetteranno. Entro 24/48 ore al massimo gli acquirenti dovranno
coprire l’aumento di capitale. Solo allora sapremo con certezza chi avrà
sottoscritto quante quote. E’ certo che non ci sarà bisogno di
aspettare l’ultimo giorno per capire che il soggetto più forte
della cordata è Gioele Cavallaro, che ho avuto il grande piacere di conoscere,
accompagnato dal suo consulente, il catanzarese Altilia. E’ una persona
seria, competente e solida economicamente: sono contento che faccia parte della
cordata. E’ una persona su cui riporre fiducia.”
“Il trascinarsi della trattativa che, per inciso, non è durata
più del consueto relativamente ad operazioni di tale portata, ha indubbiamente
creato qualche problema, non ultimo lo stato di incertezza dei giocatori. Le
ragioni degli acquirenti sono più che comprensibili: dopotutto non stanno
comprando una giacca, ma una Società per azioni! Ieri Gioele Cavallaro
ha incontrato la squadra, anche se forse la sua troppa prudenza ha un spaventato
i giocatori, i quali comunque sembrano disposti ad avere ancora qualche giorno
di pazienza ed a giocare con il massimo impegno la gara di domenica contro la
Nocerina”.

“Prima delle mie dimissioni di martedì desidero ringraziare la
stampa, i tifosi, che mi hanno dimostrato fiducia nonostante fossi un perfetto
sconosciuto, e aderendo alla mia preghiera di sospendere la contestazione, ma
soprattutto, consentitemelo, i giocatori, che si sono confermati veri professionisti,
forse quelli che si sono meglio comportati durante tutta la vicenda, nonostante
le incertezze e le difficoltà. Riguardo il rapporto con la squadra, noi
della vecchia dirigenza dobbiamo fare mea culpa: li abbiamo lasciati soli”.

Interpellato in merito ad un probabile interessamento “preventivo”
dell’Ufficio Indagini della Lega sulla partita Catanzaro-Nocerina di domenica
prossima, Cavallaro ha risposto: “E’ ovvio che io non posso avere
un’informazione del genere. Certo è che, per varie motivazioni,
quella di Catanzaro è la partita oggettivamente più “a rischio”
tra quelle che si giocheranno domenica. Ma sono certo che si tratta di sospetti
infondati, ci sarà il massimo impegno da parte di chi scenderà
in campo”.

Per quanto riguarda il mercato?
“Nei tre giorni che restano da martedì alla chiusura del calciomercato,
i nuovi acquirenti avranno tutto il tempo di portare a conclusione le trattative
da noi avviate d’accordo con il tecnico Dellisanti”.

Riguardo alla proposta dei tifosi di una riduzione dei prezzi ed altre agevolazioni
per favorire l’afflusso di pubblico per la partita di domenica?
“Per vari motivi non possiamo soddisfare questa richiesta. Vorrei però
invitare il pubblico a gremire gli spalti domenica in modo da sostenerci in
questo momento di difficoltà, anche economica”.

Una battuta sugli imprenditori locali?
“Sono deluso. Come sapete ho sempre auspicato una soluzione diversa da
quella “forestiera”. Evidentemente gli imprenditori locali considerano
il Catanzaro solo come un grosso problema. Dopotutto io non ho mai chiesto
contributi o elargizioni, ma “soci”, che offrissero il loro impegno
e le loro professionalità per portare avanti un progetto serio di rilancio
del Catanzaro Calcio. Quest’impegno, forse, è stato ritenuto troppo
scomodo o oneroso”.

I saluti di rito ed un doveroso ringraziamento a Mimmo Cavallaro, il quale,
con grande umiltà, ha chiesto di aspettare il giudizio del tempo: solo
il tempo, infatti, ci dirà se quella di Tallarida è stata una
scelta fortunata.

Antonio Capria

Autore

God

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