Un morto per influenza suina, 4 casi in sole due settimane

Un morto per influenza suina, 4 casi in sole due settimaneColpito da influenza suina muore a 73 anni subito dopo essere arrivato all’ospedale cittadino. L’uomo però era cardiopatico e soffriva di gravi difficoltà respiratorie. L’epidemia di febbre suina, che i medici chiamano N1H1, è arrivata anche in città e nell’area centrale della Calabria. Ma nel nosocomio cittadino assicurano che la situazione è sotto controllo, e sono state prese tutte le precauzioni sanitarie da parte del personale che è preparato anche ad affrontare casi di Ebola.

Da giorni infatti al pronto soccorso medici e infermieri sono attrezzati di mascherine e adottano tutte le pratiche per garantire sicurezza ai pazienti ed a loro stessi. Oltre a quello del paziente lametino di 73 anni, al nosocomio di Via Perugini sono stati registrati altri tre casi di suina che porta alla morte soltanto quando colpisce chi è già sofferente per altri gravi problemi.

Due giorni prima del ricovero del paziente lametino, il 29 gennaio scorso al “Giovanni Paolo II” era stato ricoverato un paziente con influenza suina proveniente da Placanica, nel Reggino, passato dall’ospedale di Soverato.

L’uomo di 36 anni aveva gravi difficoltà respiratorie, ed è stato trasferito all’Ismett di Palermo, una struttura specializzata in trapianti e malattie infettive. Mercoledì scorso terzo caso di N1H1 per un uomo di 60 anni residente a Feroleto Antico. Inizialmente il paziente è stato trasferito in una struttura di Messina, da lì è finito anche lui all’Ismett di Palermo. Stessa destinazione per un 45enne di Badolato, che dopo le prime cure da parte dei medici del nosocomio cittadino, anche per lui si è ritenuto opportuno un ricovero nella struttura specializzata palermitana.

Per l’Organizzazione mondiale della sanità l’influenza suina è un virus di potenza moderata ma la sua trasmissione avviene con grande facilità. Si può contrarre anche con una semplice stretta di mano, uno starnuto o un banale colpo di tosse facendo la fila alla posta.

La diffusione avviene quindi solitamente tra persone, non più attraverso i maiali. Il virus si comincia a sentire con una febbre a 38 e mezzo e stato di spossatezza, cioè come un’ordinaria influenza. La cura? Paracetamolo e ibuprofene per tenere a bada la febbre, e antidolorifici da banco. Per i casi più gravi è necessario l’ospedale.

gazsud

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Redazione

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