Bar Mangialavori

Metti un Mimmo nel motore

Scritto da Redazione
Superba prestazione del girifalchese e le Aquile sbancano il “Quinto Ricci” di Aprilia.

Trentasette o trentotto anni? Non cambia. Per Mimmo Giampà il ritorno in giallorosso non poteva essere migliore. In tribuna anche Ciccio Cozza … e lo “sbarbatello” di Girifalco si toglie più di un sassolino dalle scarpette chiodate, ma Mimmo è un grande ed ha il cuore giallorosso, meglio non ricordare il suo addio travagliato dopo avere conquistato la Prima Divisione …!

Contano i fatti, conta il terreno di gioco. Le mode che a volte esasperano più del dovuto questo bellissimo sport unitamente ai rapporti interpersonali … non fanno per lui perché Mimmo va oltre. Un gol e un assist al bacio per il gol della vittoria, all’esordio in trasferta contro la terza squadra della capitale. La Lodigiani? No! La Cisco Roma? Nemmeno!

Quest’anno si tratta della Lupa Roma e ad inizio campionato ha anche frequentato le zone più nobili della graduatoria. La squadra di Cucciari non è stato avversario facile da affrontare ed i centocinquanta e più tifosi giallorossi che hanno popolato le gradinate del “Quinto Ricci” di Aprilia se ne sono accorti. Ma quando cuore e qualità si sposano, è il massimo e così il neo-giallorosso replica dopo nemmeno un minuto alla segnatura di Del Sorbo.
La squadra di Sanderra malgrado qualche antipatica sbavatura in difesa (da rivedere alcuni meccanismi), ha retto bene e si è presentata al primo appuntamento del nuovo anno con le giuste motivazioni e ben messa in campo. La Società ha fatto marcia indietro riguardo agli obiettivi di questo campionato.

Ai proclami di inizio stagione si sono contrapposte le dichiarazioni del massimo dirigente giallorosso che nella conferenza stampa pre-natalizia, condizionato nonché deluso dal rendimento della squadra, ha preferito seguire una linea più prudente. Tutto da buttare il Catanzaro costruito nella calda estate? Forse non erano tutti campioni, ma neanche tutti dei brocchi.

La verità a volte sta nel mezzo. Per adesso la Befana ha regalato una dolcissima realtà in una calza tutta giallorossa: si chiama Mimmo Giampà, limpido esempio di come quando ci sono sentimenti veri, motivazioni e qualità, nulla è impossibile. Così come non è impossibile raggiungere la zona playoff.

Sei punti non sono nulla a patto che si rinsaldi l’entusiasmo giusto e l’unità di intenti tra tutte le componenti e soprattutto che l’ambiente prenda atto che buona parte del destino di questo campionato dipende anche dal coinvolgimento del popolo giallorosso e dal supporto di vario genere … che si darà alle Aquile.

Il Catanzaro nel girone di andata non è mai stato inferiore a nessuna compagine e anche se in condizioni (per varie ragioni …) precarie si è sempre saputo disimpegnare. Le sconfitte rimediate, sono maturate per ragioni che “purtroppo” esulano dal valore dei singoli. Nel girone di ritorno gran parte dei competitor delle zone alte della classifica, dovranno recarsi al Ceravolo per cui il contributo della tifoseria sarà determinante.
Visto e considerato tutto ciò, la Società dovrà muoversi con oculatezza per cercare di piazzare sul mercato chi non è motivato, per sostituirlo con gente che sia felice di sudare la maglia.

Questo screening anche in funzione del Catanzaro del futuro. Ma perché vietarsi a priori delle opportunità con un intero girone di ritorno da disputare? La Juve Stabia prima e la gara interna contro il Benevento a seguire, forniranno risposte ai nostri quesiti con una certezza: il Catanzaro non è inferiore a nessuno.
La vittoria ottenuta in terra laziale bissa quella ottenuta contro la Reggina tra le mura amiche e potrebbe rappresentare un buon viatico per riconquistare gli obiettivi e rinsaldare quei rapporti che ultimamente si sono un po’ raffreddati. Ma torniamo a Mimmo Giampà.

Le vittorie sono più belle se ottenute con stile e soprattutto senza pavoneggiarsi troppo. Dopo il gol le braccia al cielo e un feeling con i compagni, come se il trentasettenne tuttofare avesse giocato in giallorosso sin dall’inizio di campionato. Sia con Russotto che con il subentrato Barraco (ottimo il suo contributo insieme a quello di Fofana), ha girato a meraviglia e negli ultimi minuti di gara, il siparietto nei pressi della bandierina di calcio d’angolo avversaria palesa tutta l’esperienza e la qualità tecnica di Mimmo che a fine gara, dopo essersi recato a salutare i fantastici tifosi giallorossi, dopo un abbraccio all’onnipresente Russotto, insieme a quest’ultimo guadagna gli spogliatoi.

Bella storia, non c’è che dire. Anche il “nostro” Gaetano ne sarebbe andato fiero e da lassù avrà certamente sorriso.
Quando dopo tanto buio si affaccia un po’ di luce, solo gli stolti si rifiutano di coglierla. Chi ha tempo non aspetti tempo. Orsù Presidente, forza tifosi, è giunta l’ora di riappropriarsi dei propri sorrisi, sarebbe un peccato imperdonabile decidere a priori di privarsene. Ciao Gae, Avanti Catanzaro.

Giuseppe Mangialavori

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