Intervistiamo

Comuni oggettivamente impossibilitati al raggiungimento delle percentuali minime di raccolta differenziata

La nota stampa dei consiglieri Concolino e Laudadio

In riferimento alla Determina Dirigenziale n. 4620 del 31.12.2014 con la quale si dà formale avviso che l’Amministrazione Comunale di Catanzaro ha sospeso le procedure di gara per l’affidamento del servizio di raccolta porta a porta, trasporto di rifiuti solidi urbani e assimilati, rifiuti differenziati e servizi complementari sul territorio dei comuni di Catanzaro e Gimigliano, indetta con precedente determinazione Dirigenziale n. 3498 del 23.10.2014, nelle more di conoscere i chiarimenti di natura tecnica che gli Uffici Comunali dovranno fornire agli operatori economici, finalizzati a favorire la più ampia e qualificata partecipazione possibile e la nuova data per la ripresa delle procedure, i consiglieri comunali Domenico Concolino e Manuel Laudadio invitano formalmente il sindaco Abramo e l’amministrazione tutta a rendersi promotori di un incontro con i vertici della Regione Calabria, Dipartimento Ambiente, al fine di ottenere una rivisitazione del contenuto della DGR n. 322 del 28 luglio 2014 che, tra le altre cose, approva la “Relazione istruttoria di rimodulazione della tariffa regionale per il conferimento dei rifiuti urbani” prevedendo “ per i comuni che non raggiungeranno la percentuale minima del 25% di RD entro il 2014, un aumento tariffario di 22 Euro/Ton.”

Ad oggi, ad esempio, ci risulta che i comuni hanno grandi difficoltà a conferire la cd. “frazione umida”, in quanto, attualmente, non vi sono sufficienti ed idonei impianti regionali in grado di riceverla e di trattarla. Frazione umida che, vale la pena di ricordare, costituisce una componente principale e determinante per il raggiungimento delle percentuali prefissate dalla legge, giacché da sola pesa circa il 35% nei rifiuti urbani.

Considerato tutto ciò, – continuano i consiglieri Concolino e Laudadio – il Comune di Catanzaro, al pari di tanti altri comuni della nostra regione, si troverebbe nell’oggettiva impossibilità, per l’anno appena iniziato, di centrare gli obiettivi minimi prefissati, con la certa conseguenza di effetti negativi sulle casse comunali e, di riflesso, sulle bollette e sulle tasche dei cittadini catanzaresi.

Viceversa, una più equilibrata rimodulazione della tariffa, in attesa del riefficientamento del sistema impiantistico regionale, almeno per l’anno 2015, costituirebbe un piccolo ma concreto segnale di aiuto per tutti i comuni.”

Autore

Redazione

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