La Striscia

Nella prima di Sanderra di bello solo i tre punti

Una vittoria sofferta per le Aquile che sbancano il “Ceravolo” di notte ma non convincono sul piano di gioco 
 
sanderra

«Il Barletta ci ha messo sotto e in undici contro undici avrebbe meritato più del pareggio». Bastano queste parole di Sanderra, neo tecnico accomodatosi sulla panchina giallorossa, per comprendere il nostro titolo. Sanderra è a Catanzaro da soli quattro giorni e da ieri potrà capire come e dove intervenire per migliorare una squadra apparsa in evidente crisi d’identità. 

Sono più di tremila gli spettatori presenti sugli spalti. Il “Ceravolo” riaccende le luci e il primo obiettivo è quello di sfatare il tabù delle notturne che da tempo porta solo risultati amari.

incazzLe polemiche dei giorni scorsi sono ancore vive e il grosso del pubblico accoglie l’appello del presidente Cosentino, tanto che gli applausi al suo ingresso in campo sono più calorosi del solito. Eppure a fine partita accade qualcosa. Nelle interviste post partita il presidente è scuro in volto nonostante la vittoria sul filo di lana. Il motivo è presto detto: le solite contestazioni. In tribuna numerata, durante la partita, soprattutto nei momenti di difficoltà, gli strali verso Ortoli sono veementi. Cosentino tempo addietro ha rimarcato pubblicamente la stima verso il suo direttore sportivo, dicendo che lavora ventiquattro ore al giorno. C

he siano stati commessi errori nella fase di costruzione della squadra è un dato di fatto, altrimenti non avremmo cambiato tecnico, ma non comprendere invece che le azioni di disturbo durante la partita, cui il presidente assiste insieme alla sua famiglia, sono fastidiosi, è davvero deleterio, perché crediamo che il carattere del presidente ormai sia noto a tutti e sfidiamo chiunque a resistere agli insulti indiretti che gli piovono addosso, mentre magari spera, come tutti noi, in una giocata per portare a casa i tre punti. È vero che noi tifosi quando non si vince stiamo male, ma immaginiamo per un attimo come deve sentirsi chi manda avanti la baracca da solo e con i pochi sponsor visibili a bordo campo. Un dato è certo: teatrini del genere sono ciò che di più pretestuoso possa esserci.

Qualcuno potrebbe obiettare che le contestazioni negli stadi sono all’ordine del giorno quando i risultati non arrivano. Noi invece replichiamo ricordando che se siamo orgogliosi della nostra storia, è anche giusto guardare criticamente al passato. È lecito allora chiedersi perché nei due anni di Serie B, ad esempio, le sconfitte erano l’ingrediente principale del sabato calcistico, al pari dei silenzi nei confronti dei vari presidenti, pseudo dirigenti e direttori di turno. Allora perché solo oggi tutto questo fervore? Ma soprattutto cosa c’è da rimproverare ad un società che, pur sbagliando, sta investendo in un contesto di crisi?

asoNon abbiamo una risposta certa, di sicuro c’è solo il sostegno della maggioranza dei tifosi giallorossi nei confronti dell’unico vero presidente arrivato sui tre colli dopo Albano. Il resto sono inutili e sterili polemiche alle quali lo stesso Cosentino dovrebbe dare la giusta considerazione.

Prima d’iniziare a parlare della partita un plauso agli Ultras che con un commovente striscione hanno ricordato Maurizio Nisticò, il magazziniere storico del Catanzaro, da cui tanti tifosi dovrebbero prendere esempio per la sua pazienza e umiltà.

La formazione giallorossa si presenta in campo con il 4-3-3. Pacciardi sostituisce Maiorano, Ilari gioca sul centro sinistra e Sanderra, riabilita due ex suoi calciatori, come Bindi che ritorna titolare e Barraco largo a destra. Sin dall’inizio notiamo un Catanzaro più compatto che cerca la manovra. Le difficoltà però ci sono perché il Barletta difende con tutti i suoi effettivi e nelle ripartenze con Floriano, che ha un passo diverso rispetto ai nostri difensori, può metterci in difficoltà.

Durante i primi minuti che sembrano di studio, la realtà dei fatti è che il Catanzaro, pur gestendo bene il pallone, non riesce a dare ritmo alle sue azioni perché i movimenti della squadra, specie nella fase offensiva, non sono armoniosi. 

Il 4-3-3 di Sanderra, rispetto al 4-2-3-1 che proponeva Moriero è meno dispendioso dal punto fisico, ma in campo servirebbe altro. Kamara non è un centravanti e quando il Catanzaro perde Vacca, perno del gioco nella zona nevralgica, le difficoltà a produrre gioco aumentano vertiginosamente. Sono pochi i movimenti senza palla, il Barletta riparte benissimo e crea qualche apprensione. Il Catanzaro è in serissima difficoltà, anche se la squadra raramente è sfilacciata. Purtroppo mancano le giocate dei singoli e il collettivo non trova i giusti automatismi.

arL’uomo in più, maturato per l’espulsione di Venitucci, dà fiducia al Catanzaro, il tecnico ridisegna la sua formazione passando a un 4-4-1-1 con Fofana che va a fare a sportellate con la tranquilla difesa barlettana, che fino all’ingresso del colored, aveva capitalizzato tutte i palloni.

Basta poco a Kamara per regalare i tre punti alle Aquile. Fofana recupera un gran pallone su un difensore che stava impostando, Pacciardi imbecca il senegalese che non è con le spalle alla porta, e con un piattone destro fa esplodere il “Ceravolo”. Tre punti d’importanza capitale, che consentono a Sanderra di proseguire con il suo lavoro e alla squadra tutta di acquistare quell’autostima necessaria che ti fa rendere facili anche le cose che sembrano impossibili.

Al termine del girone d’andata si riaprirà il mercato e magari si potrà pensare a puntellare qualcosa, anche in virtù del cambio tecnico e della variazione del modulo. Questa settimana ci porterà a preparare la partita di Messina, saremo senza Vacca ma si spera che il centrocampista non abbia riportato alcun danno importante.

Noi crediamo che questa società e questa squadra abbiano bisogno del supporto di tutti. Siamo in un momento di difficoltà eppure quattro punti in due partite sono un buon bottino.

Pensiamo a quello che è stato il sogno d’Agosto quando la squadra per tutti era una fuoriserie, non solo per Moriero, non solo per Ortoli e non solo per Giuseppe Cosentino.

Forza Giallorossi

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

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