Intervistiamo

Giglio e Capellupo: il concorso per rendiconti Pisu e le procedure non chiare

La nostra interrogazione è ancora inevasa, nonostante la chiusura della procedura di selezione. Perché il Comune ha deciso di non risparmiare risorse pubbliche?

Circa un mese fa, attraverso una interrogazione urgente al Sindaco, avevamo chiesto spiegazioni sulla selezione comparativa pubblica per l’individuazione di 2 figure professionali per il monitoraggio e la rendicontazione del programma P.I.S.U. nell’ambito del POR Calabria 2007/2013, e sul relativo bando indetto dal Comune di Catanzaro.

Ricordiamo brevemente la questione.

I due profili richiesti sono: un esperto per la gestione economica ed amministrativa, con un compenso lordo previsto di €. 66.490,00; ed un esperto tecnico in materia di appalti e lavori pubblici, con un compenso lordo previsto di €. 30.500,00.

Ora un primo elemento di dubbio nasce dalla circostanza che la Catanzaro Servizi spa (società interamente partecipata del Comune di Catanzaro), non ha dato seguito a quanto disposto dal Tribunale di Catanzaro, Sezione Prima Civile in data 24/05/2013, che ha condannato la stessa Catanzaro Servizi, rispetto a due figure selezionate attraverso procedura pubblica dalla Società nell’anno 2011 ed adibite a funzioni identiche a quelle previste dall’attuale bando, a risarcire il danno derivante dalla mancata assunzione in misura pari alle mancate retribuzioni, inclusi gli oneri contributivi, assicurativi e previdenziali ed ha riconosciuto il diritto all’assunzione delle due persone selezionate dichiarando costituito il rapporto di lavoro a far data dal 4/01/2012 delle due figure.

Quindi, in sostanza, il Comune di Catanzaro è già stato condannato dal Tribunale a reintegrare e risarcire due lavoratori, ma bandisce una selezione per assumerne altri due seppure per le stesse funzioni. Strano, no?

Abbiamo, inoltre, chiesto: se la misura dei compensi previsti risulti congrua in relazione al tipo di attività ed alla durata del lavoro, in relazione al rapporto alle risorse umane interne, a vario titolo già operanti, o trasferibili per lo scopo o che già operano all’interno dell’Ente per il monitoraggio e la rendicontazione di altri finanziamenti; come mai, appunto, nonostante esistano due figure selezionate dalla Catanzaro Servizi spa nel 2011 attraverso una selezione pubblica questa attività non venga svolta da queste due figure professionali; perché l’Amministrazione Comunale non abbia inteso sanare il contenzioso con una transazione utile, opportuna e conveniente per l’Amministrazione comunale, perché sarebbe così uscita da un contenzioso a gravissimo rischio, (con sentenza di primo grado del maggio 2013 già emessa a danno della Catanzaro Servizi), e avrebbe risparmiato consistenti risorse per l’enorme differenza tra le retribuzioni da corrispondere ai vincitori del concorso, ed i compensi ben maggiori previsti nel bando in scadenza; come mai il bando preveda come condizione escludente, che “…siano in corso contenziosi con l’Amministrazione comunale di Catanzaro o con una delle Società partecipate dell’Ente.”; con quale criterio oggettivo siano stati individuati i requisiti di selezione per il bando in questione; se risulti vero che i requisiti richiesti siano in possesso, tutti, da parte di determinati soggetti che già hanno rapporti lavorativi fiduciari con il Comune di Catanzaro; se tale circostanza, dato il costo anche inferiore delle due figure già assunte dall’Ente, possa integrare un danno erariale per la casse comunali.

Ed il tema del risparmio per le casse pubbliche non è da sottovalutare o ignorare in un periodo di generale crisi economica e sociale.

La nostra interrogazione è ancora inevasa, nonostante la chiusura della procedura di selezione. Perché nessuna risposta, considerato che, oltre alla nostra legittima richiesta di trasparenza, avevamo proposto all’Amministrazione di risparmiare utilizzando lavoratori interni vincitori di concorso ed in possesso di requisiti?

Non vorremmo trovarci innanzi l’ennesimo bando cucito su misura per qualcuno, con possibili danni per le casse comunali.

Autore

Redazione

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