Intervistiamo

Concolino (Udc): chiesto incontro con assessore Carrozza

Il problema d’affrontare è l’ incompatibilità di tutti quei punti vendita (distributori di benzina) che insistono sul suolo comunale

Impianti di distribuzione carburanti incompatibili sul territorio comunale: è questo l’argomento al centro dell’incontro chiesto ed ottenuto all’assessore comunale alle Attività economiche, Daniela Carrozza.

Secondo quanto previsto dal decreto legislativo (dl) 98/2011, convertito nella legge 15 luglio 2011, 111 e dalle successive modifiche introdotte dal dl 01/2012 e dal dl 69/2013 (c.d. “del fare”) le Regioni hanno emanato indirizzi ai Comuni affinché si individuassero gli impianti di distribuzione carburanti incompatibili rispetto a quanto disposto, con decreto del ministero delle Attività Produttive del 31 ottobre 2001, dal Piano nazionale di ammodernamento della rete distributiva dei carburanti.

Raccogliendo le istanze di molti, ho chiesto un incontro sul tema all’assessore Carrozza. L’obiettivo è di affrontare in maniera risolutiva la situazione di incompatibilità di tutti quei punti vendita che insistono sul suolo comunale. L’idea è quella di muoversi verso due direzioni: In primo luogo bisognerebbe adoperarsi affinché gli impianti, che sulla carta risultino, in ossequio al dettato del legislatore, incompatibili ma che tuttavia sono suscettibili di essere adeguati, possano beneficiare di una fattiva collaborazione da parte del Comune di Catanzaro, per raggiungere l’obiettivo finale dell’adeguamento.

In seconda ipotesi, laddove ci siano situazioni di incompatibilità insanabili, il Comune con i suoi amministratori, potrebbe farsi carico di individuare nuove aree compatibili, da indicare alle compagnie petrolifere. In tal modo, nuovi e più virtuosi punti vendita potrebbero sostituire gli impianti fuori norma, consentendo anche forme di multigestione tra operatori risultati, altrove, incompatibili.

Solo in questo modo si riuscirebbero a salvare dal disastro economico famiglie che hanno speso la vita lavorativa, magari per generazioni, sul proprio impianto di distribuzione carburanti. Di più. Trovando insieme una soluzione si tutelerebbero, anzi si implementerebbero, posti di lavoro, oggi sempre più carenti nella nostra città.

Autore

Redazione

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