La Striscia

Sempre più solidi. Catanzaro indenne anche a Benevento

Scritto da Redazione
Un pari giusto e con poche emozioni al “Vigorito”. Fischi e insulti per l’ex Vacca

 

benevento_cz01Terzo pareggio consecutivo per il Catanzaro che perde il quarto posto a vantaggio dell’Aquila ma tiene a distanza il Benevento e ipoteca la quinta posizione, obiettivo dichiarato dal presidente Cosentino nel post-partita. È stata la classica partita in trasferta, vista tante volte in questa stagione. Il Catanzaro raccolto e pronto a ripartire, col baricentro però almeno 20 metri più avanti del solito.

Brevi lascia ancora Fioretti e Di Chiara in panchina, scegliendo Casini per sostituire lo squalificato Benedetti. Madonia affianca Germinale davanti, con Russotto nella linea mediana accanto al rientrante Vacca, fischiato e insultato per tutta la partita dal suo ex pubblico. Nel Benevento c’è l’ex Di Cuonzo sulla corsia destra destra, con Melara, Mancosu e Negro dietro alla boa Evacuo.

Il Catanzaro parte bene, senza alcun timore reverenziale e senza stare rintanato nella sua trequarti. I giallorossi spingono soprattutto sulla fascia sinistra lungo l’asse Sabatino-Casini, bravi in fase di copertura, timidi e imprecisi nei pressi del fondo campo, quando bisognerebbe affondare i colpi. Germinale conquista punizioni e smista palloni per i compagni, mentre continua a essere impalpabile l’apporto di Madonia.

Il Benevento lascia al Catanzaro l’iniziativa, senza alzare troppo il pressing. Così Vacca viene infastidito solo dagli spalti, riuscendo a far girare comodante il pallone. Marchi resta bloccato basso per contrastare lo sgusciante Negro, mentre Rigione in prima battuta e un insuperabile Vitiello rendono inoffensivo uno dei più forti attaccanti della I Divisione: Felice Evacuo.

Il Catanzaro, però, non riesce mai ad essere pericoloso, a parte un paio di conclusioni completamente sballate di Madonia. Peccato perché il Benevento lascia fare. Così l’unica occasione del primo tempo è un palo colpito da Doninelli, su un tiro estemporaneo da lontano che sorprende Bindi (in ritardo) e si stampa sul montante destro della porta giallorossa.

russ incazz martiIl copione della partita non cambia neanche nella ripresa. Il Benevento non ci mette il furore che era lecito aspettarsi. Brini prova con i cambi a rendere più pericolosa la sua squadra, senza riuscirci. A parte qualche mischia e un paio di calci piazzati da oltre 25 metri sfilati a lato, il Catanzaro non concede occasioni. Anzi, è Russotto a far tremare per tre volte il “Santa Colomba”. Ci prova prima con un tiro da quasi trenta metri che resta troppo centrale, bloccato con relativa facilità da Baiocco; poi colpisce male una conclusione dal limite, dopo una combinazione con Madonia; infine crea l’unico vero pericolo per la porta del Benevento, con un calcio di punizione dal settore sinistro che aggira la barriera e viene respinta da Baiocco con l’aiuto del palo.

Brevi effettua una sola sostituzione: entra il vivace Martignago per lo spento Madonia. Succede pochissimo. L’ultimo brivido per i 100 tifosi giallorossi è una mischia su azione d’angolo in pieno recupero. Mengoni – commettendo un evidente fallo su Rigione – colpisce il pallone di testa verso la porta, Bindi ci mette d’istinto la manona e salva il punto. Esulta il settore ospiti per un altro pareggio fondamentale sulla strada dei play-off. E intona due cori di sostegno per Vacca prima di riprendere la strada verso casa.

Domenica il Catanzaro è atteso da un’altra trasferta a Barletta. Stavolta non basterà difendersi ma serviranno i tre punti contro una squadra in disarmo. Poi, dopo la sosta pasquale, l’ultima partita casalinga con la Paganese e lo scontro diretto di L’Aquila ci daranno la posizione finale in classifica e quella di partenza nella griglia play-off.

Ivan Pugliese

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