Intervistiamo

Arbitro picchiato, società esclusa da torneo

Società esclusa dal campionato e squalifica di cinque anni per dirigenti e un calciatore. È la decisione del giudice sportivo nei confronti della società Cremissa di Cirò Marina, che milita nella prima categoria calabrese, dopo che domenica scorsa, nella gara contro il Minieri King, un calciatore che aveva presentato documenti falsi, hadato una testata all’arbitro rompendogli il setto nasale. Al Cremissa è stata inferta anche la sconfitta a tavolino per 3-0. 

Squalificati per cinque anni, per l’utilizzo di documenti falsi per schierare un calciatore, Cataldo Potenza, dirigente accompagnatore ufficiale della Cremissa; Mario Castiglione, il giocatore che ha colpito l’arbitro e giocava con documenti falsi; Cesare Caruso, assistente arbitrale di parte nonché presidente della società, e Fabio Potenza, il giocatore della Cremissa che avrebbe consentito l’utilizzo del proprio documento di riconoscimento da parte di altro atleta affinché potesse partecipare alla gara. Per i fatti accaduti domenica scorsa, ieri i carabinieri hanno denunciato quattro persone. 
Intanto il sindaco di Cirò Marina, Roberto Siciliani, ha scritto all’arbitro De Paola una lettera di scuse a nome suo e della cittadina che amministra ed ha annunciato che, in segno di pacificazione, gli porterà le chiavi «di una città accogliente, dedita allo sport ed alla convivenza civile». Siciliani ha chiesto anche l’indizione di un Consiglio comunale per condannare i gesti di violenza in ambito sportivo. Il primo cittadino, prima che venisse emessa la sentenza del giudice sportivo, aveva auspicato che la società Cremissa ritirasse la squadra dal campionato come «un atto doveroso e dovuto».

 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento