Orgasmo Giallorosso!

Quando segna il Catanzaro è un …piacere.

 

Nell’accingermi a scrivere,
dietro l’affettuosa insistenza del mio amico Harp,  un appunto che
potesse in qualche modo attirare l’attenzione dei frequentatori di questo sito,
mi sono posto il problema di ricercare un argomento  di trattazione originale che
fuoriuscisse  sia dai  commenti di natura tecnica, rispetto ai quali
autorevoli giornalisti e stimatissimi amici sono già soliti dare il loro  contributo nel forum di uscatanzaro.net,  sia dalle rivisitazioni introspettive opera
di altri meritevoli amici.

 

Confesso di avere avuto molte
difficoltà in questa particolare ricerca, trovandomi per la verità un pò spiazzato, tenuto conto che, data la natura  di questa testata
interattiva, l’argomento di discussione non avrebbe potuto  essere slegato da vicende calcistiche e che
pertanto trattare di diritto ovvero di imposte e tasse come sono solito fare
non sarebbe stato confacente alle aspettative degli appassionati  lettori del sito.

 

Mi è venuto allora in mente un
libro di un autore inglese, 
che sicuramente conoscerete data la passione di Voi tutti per
l’amato gioco del calcio, Febbre a 90, dove l’autore, tifosissimo dei Gunners, vale a dire della squadra londinese dell’Arsenal, descriveva la differenza che ci può essere tra il
momento  dell’orgasmo sessuale ed il
momento in cui la propria squadra del cuore segni una rete nella porta
avversaria.

 

 Le riflessioni dello scrittore inglese sul
rapporto esistente tra il 
piacere sessuale ed il calcio, tra l’orgasmo e la vittoria da
parte della propria squadra mi hanno colpito particolarmente e certo di
suscitare in Voi curiosità e attenzione, 
intendo qui di seguito, seppure a parole mie, riproporvele.

 

Mentre in occasione dell’orgasmo,
vale a dire al momento dell’ottenimento del massimo  piacere sessuale,  un individuo vive emozioni  forti ed intense, ma certe e prevedibili, nel
senso che prima di raggiungere  l’orgasmo
lo stesso individuo, in linea di massima, 
sa a cosa sta andando incontro,  
conscio del piacere potenzialmente ottenibile per effetto della  prestazione sessuale, molto più imprevedibile
è il fattore emozione nel caso in cui, come quello di cui qui si discute, si
gioisca per un goal segnato dalla propria squadra del cuore, specie se si tratti
di una rete decisiva per il risultato o meglio ancora di una rete all’ultimo
minuto di gioco.

 

Che un giocatore della propria  squadra possa
segnare e lasciare di stucco il portiere 
è certamente evento possibile, ma giammai certo e scontato; non dico che
il tifoso non si aspetti la segnatura  
da parte dei  propri beniamini
(assiste alla partita proprio nella voglia e nella speranza che ciò si
realizzi), ma la  marcatura,  come scritto, 
non è scontata  e potrebbe anche
non intervenire nel corso della gara. 
L’orgasmo invece, in linea di massima, (e salvo ahimè eccezioni)
caratterizza ogni prestazione sessuale (che si rispetti).

 

Impossibile poi è prevedere  le modalità ed i
tempi della realizzazione che potrebbe dipendere  anche da 
circostanze particolari e imponderabili che sfuggono da ogni
immaginazione  (si pensi ad esempio ad
una papera del portiere avversario; ad uno svarione dell’arbitro che convalidi
una rete nulla ovvero infine a quelle 
segnature del tutto imprevedibili 
in presenza delle cosiddette palle inattive).

 

Tenuto dunque conto del  fattore sorpresa che
di norma caratterizza il momento più sublime del gioco del calcio, il
goal,  la soddisfazione che consegue in
questo momento  è dunque
proporzionalmente  incontenibile ed
incommensurabile, da non potere descrivere, a meno che non si viva di persona.

 

Sebbene ciò ai più (o comunque agli individui “normali”) possa apparire
paradossale,  noi che seguiamo il
football e che amiamo il Catanzaro in modo viscerale possiamo  dire in conclusione che, almeno dal nostro
punto di vista,  il vero orgasmo, ovvero
l’edonistico piacere  fisico e mentale è
colorato di giallo e di rosso o meglio che accanto ad un orgasmo tipico esiste
un orgasmo atipico che di nome fa Catanzaro.

 

Improta che crossa e Palanca che
segna, Borghi che finta ed Edy Bivi che insacca  o per restare all’attualità  Mario Alfieri che pennella a Giorgio Corona
che incorna.

Soddisfazione completa   appagante e rivitalizzante. 

 

Come ha chiarito l’autore inglese
a cui ho fatto sopra riferimento l’amore e la  passione per la squadra del cuore,
nella specie l’amore e la passione per il Catanzaro,  che contraddistingue me ed allo stesso
modo  Voi tutti,  si pone dunque ed in conclusione al di
là  di ogni pura e semplice  immaginazione,tanto che una marcatura delle
Aquile, vuoi che sia  di alto contenuto
tecnico, vuoi  che sia goffa o
improvvisata, vuoi che derivi da azione manovrata, rigore o  mischia in aria,  è 
capace di emozionare,  soddisfare
ed appagare i  nostri sensi allo stesso modo
dell’edonistico piacere sessuale.

 

Piero Muccari

 

Autore

Redazione

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