Mareggiate a Monasterace, grande mosaico ellenico a rischio

Il più grande e articolato mosaico ellenico della Magna Grecia è a rischio. La mareggiata che ha danneggiato gravemente le mura del tempio dorico dell’antica Kaulon, a Monasterace, infatti, ha indebolito ulteriormente le difese dell’area archeologica, sempre più esposta all’azione del mare, distante ormai solo una ventina di metri. Il mosaico è venuto alla luce al termine di una campagna di scavi avviata nel 1998 e che già nel 2012 aveva portato alla scoperta di un mosaico raffigurante un drago, un rosone e sei riquadri con motivi floreali. Al termine dei lavori di pulizia, coordinati dall’archeologo Francesco Cuteri, lo scorso anno, sono emersi nuovi riquadri che compongono la pavimentazione a mosaico della sala termale della cosiddetta Casa Matta.

I riquadri scoperti raffigurano un piccolo delfino, un nuovo drago ed un altro grande delfino che fronteggia il drago scoperto nel 2012. L’ambiente e’ stato ribattezzato ”La sala dei draghi e dei delfini”. La datazione del mosaico oscilla tra la fine del IV ed i primi decenni del III sec. a.c. E proprio Cuteri, nel dicembre scorso, dopo che un’altra mareggiata aveva divorato la duna che aveva protetto l’area fino a quel momento, lanciò un appello ad intervenire per salvare l’area archeologica di Monasterace, rivolgendosi al Capo dello Stato ed al ministro per i Beni culturali. Un appello a cui hanno aderito enti ed istituzioni. Anche la soprintendenza ai Beni archeologici è intervenuta commissionando un sopralluogo alla geologa dell’Università della Calabria Maria Pia Bernasconi dal quale è emersa la “gravita’ della situazione”. La Provincia di Reggio Calabria ha disposto lavori di somma urgenza, facendo collocare una fila di massi a protezione dell’area archeologica, ma la violenza del mare ha reso vano l’intervento e oggi ha danneggiato il basamento del tempio.

Red

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Redazione

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