La Striscia

Catanzaro, sfida al Lecce 25 anni dopo

Scritto da Redazione
Torna una grande classica del Sud. Dubbi sul modulo scelto da Brevi: tentazione 4 punte, ma starà fuori uno tra Madonia e Fioretti. 4000 tifosi attesi al “Ceravolo”
 

Poche ore ci separano ormai dall’attesissima Catanzaro-Lecce. Nel tardo pomeriggio i biglietti venduti erano 3000, compresi gli abbonati. Vista la bella giornata prevista domani e il richiamo della sfida, è facile prevedere almeno 4000 spettatori al “Ceravolo”, pronti a spingere i giallorossi in questa gara difficilissima.

La squadra di mister Brevi ha trascorso una settimana tranquilla, durante la quale il tecnico giallorosso ha provato nuove soluzioni di gioco e ha lavorato soprattutto sulla testa dei suoi uomini. L’augurio è che la pesante sconfitta di Frosinone sia ormai alle spalle. I tifosi si aspettano una reazione d’orgoglio dalla squadra che ha collezionato 2 punti e segnato un solo gol su rigore nelle ultime quattro partite. Numeri impietosi che hanno definitivamente allontanato il Catanzaro dalla corsa al primo posto (-11 dal Perugia), facendogli perdere anche il terzo posto in classifica, occupato adesso proprio dal Lecce che all’andata, in piena crisi, venne battuto 2-1 al “Via del Mare”.

Nella rifinitura di stamattina al “Mirco Gullì” di Giovino Brevi ha mischiato le carte come al solito. A caccia di una nuova identità dopo gli acquisti di gennaio, il Catanzaro potrebbe presentare qualche sorpresa. In settimana il tecnico milanese ha provato il 4-2-3-1 con le tre mezzepunte Russotto, Germinale e Madonia dietro a Fioretti. Difficile però che questo schieramento possa vedersi dall’inizio contro la corazzata Lecce. Anche perché, col rientro di Vitiello, dovrebbe star fuori uno tra Vacca e Benedetti, tra i migliori a Frosinone.

L’unico punto fermo sembra la difesa a quattro con Catacchini e Di Chiara sugli esterni, Ferraro e Rigione centrali. In caso di schieramento particolarmente offensivo, Brevi potrebbe pensare anche all’utilizzo di Bacchetti come terzino, ma per ora questa soluzione non sembra rientrare nei piani del tecnico. In mezzo al campo Vitiello avrà compiti di copertura, mentre Vacca dovrebbe ricevere le chiavi della regia. Per Benedetti, in caso di 4-3-3, ci sarebbe una maglia da mezzala sinistra. Ma non è escluso che possa essere utilizzato anche sull’ala, con Madonia, apparso ancora lontano da uno stato di forma accettabile, inizialmente in panchina. Se l’escluso fosse proprio l’ex Trapani, davanti ci sarebbe il vecchio tridente. Se invece Madonia dovesse giocare, potrebbe star fuori Fioretti con Germinale centravanti, come nell’ultima partita vinta in casa dai giallorossi nel recupero contro il Benevento.

Non sono a disposizione di Brevi Morosini, che si è allenato tutta la settimana a parte, Fiore, non al meglio e reduce da influenza, e il nuovo acquisto Rosania. Fuori anche Uliano, in lista di partenza. Recuperato invece Calvarese, guarito dall’influenza. Ecco l’elenco dei 20 convocati:

Portieri: Bindi, Scuffia.

Difensori: Bacchetti, Calvarese, Catacchini, Di Chiara, Ferraro, Rigione, Sabatino.

Centrocampisti: Benedetti, Casini, Marchi, Vacca, Vitiello.

Attaccanti: Fioretti, Germinale, Madonia, Martignago, Russotto, Tortolano.

Sulla sponda salentina, invece, pochi dubbi. Il Lecce è già in Calabria da ieri sera e stamattina ha sostenuto la seduta di rifinitura nei pressi di Lamezia Terme, dopo l’allenamento a porte chiuse di venerdì al “Via del Mare”. Non ci sono problemi di formazione per mister Lerda che sta inserendo pian piano i tre volti nuovi Abbruzzese, Barraco e De Rose. I primi due potrebbero giocare: Barraco è in ballottaggio con Doumbia per la fascia sinistra del 4-2-3-1, Abbruzzese potrebbe rilevare l’acciaccato D’Ambrosio. In mezzo al campo rientrerà dopo la squalifica Papini che si sistemerà accanto ad Amodio. Tutto ok anche per Bogliacino recuperato. Davanti ci sarà Miccoli, a secco dall’8 dicembre. 

Ma il Lecce, in questo ultimo periodo sta volando. Sono 4 le vittorie consecutive, 7 nelle ultime 8 partite. I salentini hanno blindato la difesa. In queste 7 partite vinte, hanno subito un solo gol con la Salernitana. Mentre l’unica sconfitta (3-1) è arrivata a Frosinone. Numeri che fanno paura e che solo un Catanzaro concentrato e voglioso di riscatto, con l’aiuto del “Ceravolo”, potrebbe smentire. Anche nelle agenzie di scommesse c’è scarsa fiducia nei confronti dei ragazzi di Brevi.

Nell’ultima sfida tutta giallorossa al “Ceravolo”, esattamente 25 anni fa, finì con un pareggio (0-0), l’unico nella storia. La gara di ritorno al “Via del Mare”, uno spareggio per la serie A, vide prevalere invece i ragazzi di Mazzone, condannando di fatto il Catanzaro a 25 anni di calcio semi-dilettantistico. Ma la tradizione non è sfavorevole. Tutt’altro. Il Catanzaro ha vinto nettamente 7 degli altri 9 incontri in casa (quattro volte per 3-1 e tre volte per 4-0), mentre il Lecce ha espugnato il “Ceravolo” nel 1952 (2-5) e nel 1983 con un gol di Rizzo. Per trovare l’ultimo successo e gli ultimi gol del Catanzaro bisogna risalire al 16 aprile 1978. Quel giorno la squadra di Sereni vinse 3-1 con una doppietta di Palanca e un gol di Zanini nella ripresa, volando verso la terza promozione in serie A.

Ivan Pugliese

twitter_net@naracauliz

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento