Intervistiamo

Orrore ndrangheta, non risparmia neanche un bimbo di tre anni

Scritto da Redazione

calabria

Tre corpi carbonizzati sono stati trovati ieri mattina all’interno di un’auto a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza. La vettura bruciata si trovava in campagna, in una zona impervia e difficile da raggiungere. A dare l’allarme e chiamare i carabinieri è stato un cacciatore della zona. Impossibile il riconoscimento immediato delle vittime, perché a causa delle fiamme, dei corpi sono rimasti solo gli scheletri. Tuttavia è subito apparsa chiara un’atroce verità. Le vittime sono le tre persone scomparse giovedì scorso da Cassano allo Jonio: il 52enne sorvegliato speciale Giuseppe Iannicelli, un passato in carcere per reati legati alla droga; la donna marocchina che l’uomo frequentava, all’anagrafe Touss Ibtissam; il nipotino di Iannicelli, Nicola, di tre anni, affidato al nonno essendo sia il padre che la madre in carcere sempre per reati legati alla droga.

La scomparsa di Iannicelli, della donna e del bambino era stata denunciata ai carabinieri di Cassano allo Jonio da uno dei figli dell’uomo preoccupato per il mancato rientro dei tre. Il ragazzo si è allarmato per la scomparsa dal momento che il padre, per la misura cui era sottoposto, era obbligato a rimanere a casa dalle 8 di sera alle 8 di mattina. Dopo la presentazione della denuncia di scomparsa i carabinieri hanno avviato le ricerche in tutta la zona della Sibaritide, sentendo anche parenti e amici di Iannicelli, senza esito.

 Per gli investigatori le tre persone sarebbero state uccise e, in seguito, i loro corpi dati successivamente alle fiamme. Un cadavere era dentro il cofano della Fiat Punto, in contrada Fiego, particolare che suffragherebbe la tesi secondo cui i tre potrebbero essere stati ammazzati in un luogo diverso da quello in cui è avvenuto il macabro ritrovamento.

Questo tragico accadimento mi lascia sinceramente sgomento. Sono sbigottito ed addolorato, soprattutto per la ferocia con cui è stato consumato un simile crimine. Inorridisco, soprattutto, poiché tra le vittime c’è un bambino di appena tre anni“. Lo ha dichiarato il sindaco di Cassano, Gianni Papasso.

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