Dalla Redazione

Canta Catanzaro, canta

Russotto e Fioretti stendono la Paganese con relativa facilità e tengono il passo di Perugia e Frosinone. 400 tifosi in festa al “Marcello Torre”

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Era una di quelle partite da vincere assolutamente, una di quelle che nascondono insidie al di là della classifica. E il Catanzaro l’ha vinta con la forza, la lucidità, il cinismo delle grandi squadre. Rischiando quasi niente e colpendo con freddezza nelle poche occasioni create.

Brevi conferma nove undicesimi della squadra che mercoledì aveva battuto il Benevento. Rientrano Benedetti, recuperato dall’infortunio, e Fioretti dopo il turno di riposo concessogli dal tecnico giallorosso. Escono Casini e Martignago. Calvarese confermato sulla fascia destra dopo l’ottima prestazione con i sanniti e l’assist decisivo a Russotto. La Paganese si dimostra poca cosa, tanto quanto i punti che ha in classifica. A niente serve la presenza da esterno destro di centrocampo di Mimmo Giampà, l’ex della gara, che ha ribadito nel post-partita il suo amore per il Catanzaro.
 
Su un campo pessimo, appesantito anche dalla pioggia che scende nei primi minuti della partita, i giallorossi cercano subito di dare ritmo alla propria manovra d’attacco. Un po’ di confusione e qualche errore di troppo incoraggiano la Paganese che, dopo il primo quarto d’ora, alza il suo baricentro e prova a impensierire l’ermetica difesa del Catanzaro. Ma al 23′, Ferraro batte in fretta una punizione e, con un lancio al bacio di 50 metri imbecca Fioretti. Il bomber giallorosso si presenta solo davanti a Svedkauskas, lo supera mettendo in rete e fa esplodere i quasi 400 tifosi sistemati nel settore ospiti.
 
Dopo il gol, anziché cercare di chiudere la partita, la squadra di Brevi prova ad amministrare, ma non riesce ad abbassare il ritmo e a tenere la palla. Così la Paganese prova a reagire, preme sulla trequarti giallorossa, crea diverse mischie, fino a sfiorare il pareggio in chiusura di tempo con De Sena che anticipa di testa Calvarese, ma Bindi sventa il pericolo deviando il tiro.
 
L’occasionissima scuote il Catanzaro che nel secondo tempo non rischia più. E chiude di fatto la partita al 58′ quando Marchi viene steso al limite da Tortora, già ammonito. Rosso, Paganese in 10 e Russotto sul pallone. Il tiro del fantasista romano beffa il portiere campano sul suo palo con una traiettoria magica. Secondo gol in quattro giorni per Russotto dopo la lunga astinenza. Manca mezzora ma i tifosi del Catanzaro possono iniziare a festeggiare. 
 
Dopo pochi minuti Fioretti, imbeccato da Calvarese, si presenta ancora davanti a Svedkauskas, lo scavalca per la doppietta personale e sale in vetta alla classifica dei cannonieri con 9 reti stagionali. Il resto è pura accademia in campo. La Paganese segna il gol della bandiera a 10 minuti dalla fine con un tiro da fuori di Martinovic che riprende una respinta coi pugni di Bindi. Ma non serve per spegnere l’entusiasmo sulle tribune. 
 
Entrano Casini e Tortolano per partecipare in campo alla festa che dagli spalti si propaga al parcheggio retrostante al settore ospiti. Canta il popolo giallorosso perché il Catanzaro tiene il passo di Perugia e Frosinone, stacca nettamente le inseguitrici e si prepara a ospitare l’Aquila domenica prossima nel turno pre-natalizio. L’ultima gara del girone d’andata, l’ultima gara del 2013, l’ennesimo esame di maturità per una squadra comunque consapevole dei propri mezzi, pronta con qualche rinforzo a gennaio a giocarsela fino alla fine.
 
Ivan Pugliese
 

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