Invasioni di Campo

In nome di Marco

Il nostro direttore Francesco Ceniti e la mamma di Pantani presentano in Calabria il libro sul Pirata edito da Rizzoli. A Catanzaro appuntamento alla Ubik domani alle 18

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Francesco Ceniti, Tonina Pantani
In nome di Marco
Rizzoli
18 euro

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Marco Pantani era già entrato con la sua bicicletta e le sue orecchie a sventola nella home di UsCatanzaro.net, la casa dei tifosi del Catanzaro. Successe il 14 febbraio del 2012, il giorno dell’ottavo anniversario della sua scomparsa. Emanuele Ferragina disegnò del suo Pirata. Perché questo portale ogni tanto vuole andare oltre un prato verde e raccontare storie di sport diverse, di campioni noti o di illustri perdenti. Perché il tifo per Pantani ha unito un intero paese come solo la Nazionale di calcio riesce a fare. Perché tutti hanno un loro aneddoto da raccontare sul Pirata e sui pomeriggi passati a inseguire la sua bandana sugli schermi televisivi o sulle salite di Giro e Tour. Perché tutti ricordano nitidamente dov’erano, con chi erano e cosa stavano facendo quando la notizia della sua morte si sparse. 

Oggi Marco Pantani torna su UsCatanzaro.net grazie al suo direttore Francesco Ceniti, giornalista della Gazzetta dello Sport, che ha da pochi giorni pubblicato per Rizzoli “In nome di Marco. La voce di una madre, il cuore di un tifoso”, scritto a quattro mani con Tonina Pantani, la mamma del ciclista più amato di sempre. Proprio la mamma di Marco lo definisce «un libro commovente che racconta Marco come mai nessuno aveva fatto prima». Un libro che ripercorre la vita di Pantani, in cui i ricordi di una mamma s’incrociano e si alternano con i racconti del giornalista-tifoso. Un libro nato per cercare di rispondere a una domanda semplice: perché Marco Pantani, nonostante tutto e tutti, resta il ciclista italiano più amato e rimpianto?

“In nome di Marco” scava nel profondo della passione dei tifosi e racconta quello che è successo prima che un ragazzo gracile diventasse il Pirata e dopo la fine della sua vita intensa e tormentata. In mezzo la storia del Pantani atleta, le imprese divenute leggendarie sul Mortirolo, all’Alpe d’Huez, sul Galibier. Le tante cadute e le risalite in sella, gli incidenti e i trionfi. Fino a quel maledetto 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio. Il giorno del test antidoping, l’inizio della fine. Sembrava che tutto fosse stato scritto su quella giornata. E invece no. Nel libro di Ceniti emerge una clamorosa verità: quel test che di fatto mise fine all’epopea di Marco Pantani violava il protocollo in almeno un punto. 

Nella terza parte di “In nome di Marco”, è di nuovo mamma Tonina a vuotare il cassetto dei ricordi, affrontando con un rapporto molto basso, da scalatrice, montagne alte come lo Stelvio. Quella maledetta giornata di Rimini, quella stanza d’albergo, quella morte così misteriosa da convincere la famiglia a lottare senza sosta per far riaprire il caso. E poi il doping con parole dirette, il doloroso capitolo della droga fino alle tante iniziative di beneficenza realizzate dalla Fondazione e ai bambini della squadra “Marco Pantani”. Completa il racconto un ricco apparato di preziose immagini che mamma Tonino ha scelto di mostrare per la prima volta.

Un libro da leggere tutto d’un fiato, «perché anche chi non capiva nulla di rapporti, pendenze, tattiche, ammiraglie, gregari, girini e tutto il resto, restava affascinato e rapito dal talento infinito di quel ragazzo dalle orecchie a sventola».

Per chi volesse immergersi ancora nella vita di Pantani, può incontrare Francesco Ceniti e Tonina Pantani in Calabria in questi giorni. I due autori, infatti, presenteranno il libro in tre città. Questo l’elenco degli incontri:

– oggi, 5 dicembre, alla Libreria Calliope Mondadori di Siderno (ore 18);

– domani, 6 dicembre, alla Libreria Ubik di Catanzaro, quartiere Lido (ore 18);

– dopodomani, 7 dicembre, alla Libreria Ubik di Cosenza (ore 18).

Red

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Redazione

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