La Striscia

Un punto amaro

Scritto da Redazione
I giallorossi restano in scia ma il pareggio in Umbria ha il sapore dell’occasione persa

ll solito dilemma. Il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Il Catanzaro sfiora il quarto successo in trasferta ma il muro eretto dal Gubbio per quasi 90 minuti resiste fino alla fine. E i 200 tifosi giallorossi, arrivati in Umbria in una giornata gelida, imprecano per le tante occasioni sciupate dai ragazzi di Brevi.

Quando le squadre scendono in campo, c’è una sorpresa nell’undici giallorosso. Marchi va in panchina, al suo posto gioca Fiore sulla fascia destra. Lo schieramento è quello solito con Russotto largo sulla sinistra e Germinale pochi metri dietro a Fioretti. Al posto dello squalificato Rigione, come previsto, Brevi inserisce Orchi.

Poche fasi di studio, poi il Catanzaro parte all’arrembaggio e chiude il Gubbio nella sua trequarti. Sabatino sulla sinistra è insolitamente arrembante, anche se la qualità dei suoi cross è rivedibile. Poche le occasioni nitide, ma tante situazioni pericolose e soprattutto l’occupazione costante del territorio umbro. Russotto lancia splendidamente Fiore che manda in porta Fioretti, ma il bomber incespica sul pallone e l’azione sfuma. Ci provano ancora Fioretti e Germinale con due tiri al volo senza fortuna.

Poi, quando il Catanzaro sembra vicinissimo al vantaggio, passa il Gubbio. È il 26′, Moroni si beve Orchi e mette un cross radente, lo stesso Orchi devia la palla che sbatte contro Benedetti per il più goffo degli autogol. Senza tirare in porta, il Gubbio è in vantaggio. Il Catanzaro si riversa nuovamente in avanti. Prima Fioretti manda a lato di testa un assist al bacio di Russotto, poi Vitiello spara alto sulla traversa. Dopo un gol annullato a Orchi, finalmente è Benedetti al 44′ a rompere la maledizione. Russotto lo manda in porta con un assist al bacio e l’ex perugino infila con un diagonale perfetto il gol del pari. Benedetti si fa male sul tiro e viene sostituito da Uliano.

Nei primi 10 minuti della ripresa, il Catanzaro domina. Ci prova Germinale di testa, poi Russotto semina avversari come birilli ma spara alto dai 20 metri. Infine, l’occasionissima per Germinale, che conclude al volo una splendida azione nata sull’asse Fioretti-Vitiello, ma la palla si stampa sulla traversa e ritorna in campo a Pisseri battuto. Due minuti dopo il Gubbio resta in 10. Fiore s’invola sulla fascia destra, Moroni lo stende e se ne va sotto la doccia per doppia ammonizione. A questo punto serve allargare il campo. Russotto sulla sinistra continua a sprintare, ma adesso è stanco e impreciso. Un suo tiro alla Del Piero sfiora la traversa, poi è ancora Germinale a impegnare Pisseri in una deviazione plastica.

A 20 minuti dalla fine Brevi gioca la carta Tortolano, piazzandolo a sinistra con Russotto a destra. E il piccolo attaccante si presenta con un’accelerazione e un assist al centro per Germinale che manca dai 13 metri il piattone vincente. Sarà l’ultima vera occasione da gol per i giallorossi. La mossa-Tortolano non darà i suoi frutti. Anzi. La squadra si sfilaccia, complice anche la stanchezza. Viene meno la capacità di aggredire alti e di recuperare subito il pallone. Il Catanzaro rischia addirittura di perderla la partita. Un paio di contropiede umbri potrebbero beffare i giallorossi. Sul primo Orchi s’immola rimediando un cartellino giallo, sul secondo il palo salva Bindi, quasi inoperoso per tutta la partita.

A fine partita solo applausi dalla curva per i ragazzi giallorossi, abbacchiati per il risultato. Una partita paradigmatica del Catanzaro 2013-14. Tosto, compatto, autore di un’altra ottima prestazione. Ma senza il killer instinct necessario per uccidere le partite e per pensare alla promozione diretta.

Ivan Pugliese

@naracauliz

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