Avversario di turno

Il Perugia a caccia della serie B

Nonostante un inizio di stagione poco esaltante, l’obiettivo della squadra di Camplone resta il salto di categoria

Anche quest’anno, il terzo consecutivo, va in scena un “classico” dei campionati italiani tra Perugia e Catanzaro. I precedenti tra le due squadre sono numerosi e sono ben dodici le sfide dal 1976 ad oggi, anche se le due compagini si sono incontrate molte altre volte prima del ’76. Il bilancio è di 5 vittorie per il Perugia, 2 per il Catanzaro e 5 pareggi.

Il Perugia è partito in questa stagione con i favori del pronostico, ma nel ritiro pre-campionato la società ha deciso di cambiare subito rotta esonerando l’esordiente Lucarelli e richiamando in panchina Camplone. Il campionato non è partito al meglio e la squadra umbra si trova ora con 9 punti in classifica.

Domenica nel big-match contro il Benevento ha ottenuto un buon punto, mentre mercoledì in Coppa Italia il Perugia ha passato il turno con una rotonda vittoria per 3 a 0 sul Santarcangelo, segnata dal bellissimo goal di Roberto Insigne. La partita, che si disputerà alle 20.30, sarà un ottimo banco di prova per le ambizioni di entrambe le squadre. Il Perugia, che rischiava di scendere in campo senza il mister e il vice Dicara entrambi squalificati, ritrova il suo allenatore grazie al ricorso che ha accorciato lo stop di Camplone.

La squadra umbra dovrebbe schierarsi con il 4-3-3. A difendere i pali ci sarà Koprivec, ormai ristabilito. La difesa a 4 sarà composta da Conti, Massoni, Scognamiglio e Comotto, in dubbio per l’out sinistro. Il centrocampo a tre vedrà Vitofrancesco in cabina di regina con Moscati e Nicco laterali. Il trio d’attacco potrebbe subire dei cambiamenti: ballottaggi tra Eusepi e Mazzeo per il ruolo di punta centrale, mentre a supporto avanza la sua candidatura Insigne che contende un posto da titolare a Sprocati. L’unico sicuro del posto dovrebbe essere Fabinho.

Probabile Formazione (4-3-3): Koprivec; Conti, Massoni, Scognamiglio, Comotto; Moscati, Vitofrancesco, Nicco; Insigne, Mazzeo, Fabinho. Panchina: Stillo, Daffara, Mungo, Bijimine, Sprocati, Aveni, Eusepi. All.: Camplone 

Luca Pagano


 

ROBERTO INSIGNE

Insigne, nato a Napoli l’11 maggio del 1994, inizia subito a calcare i campi di calcio. Milita prima in piccole squadre napoletane, fino a quando viene notato da diverse società. La Reggina con il Ds Giacchetta prova a portarlo in riva allo stretto, ma Santoro responsabile del settore giovanile partenopeo lo nota e lo porta subito in maglia azzurra.

Roberto, fratello d’arte, ha 2 anni e 3 mesi in meno di Lorenzo Insigne, leader dell’under 21 italiana, già nel giro della Nazionale di Prandelli. Insigne si fa notare all’occhio del pubblico napoletano nella sua prima stagione con gli allievi nazionali, trascinando la squadra allenata da Ciro Muro alla finale, e viene premiato la stagione successiva con la “promozione” in primavera.

Proprio nella primavera partenopea trova anche una collocazione in campo molto più stabile. Roberto ama spaziare sull’intero fronte d’attacco risultando un po’ anarchico in campo, ma è come seconda punta che dimostra appieno tutte le sue qualità. Ha un ottimo fiuto del goal, ed è decisivo nell’ultimo passaggio. Ottimo il suo dribbling, è molto veloce e soprattutto imprevedibile. Nell’ultimo campionato ha deliziato i tifosi con grandissimi goal.

Milita in pianta stabile nell’under 19 di Evani e già da tre anni raccoglie presenze nelle varie nazionali giovanili. Fisicamente è stato più fortunato del fratello Lorenzo. Roberto è alto 171 cm per 65 kg di peso: un fisico che gli permette sia di sfruttare velocità e agilità, sia di non soffrire così tanto la statura come accade per giocatori come Giovinco e lo stesso Lorenzo Insigne.

Quest’anno il giovane talento napoletano sta giocando nel Perugia, con fortune alterne in questo inizio di stagione.

Football Scouting – Campionato Primavera

Autore

Redazione

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