Avversario di turno

Ascoli, la svolta societaria e il sogno play-off

Scritto da Ivan Pugliese
Il passaggio di consegne di Benigni dopo 18 anni. Ma c’è tensione nei marchigiani tra società e staff tecnico

pergolizziCon la vittoria esterna maturata sul campo della Nocerina, il Catanzaro di Oscar Brevi ha confermato tutto il suo potenziale e in questi giorni sta preparando al meglio la partita di venerdì sera contro l’Ascoli.

Per la società marchigiana il 30 settembre 2013 rimarrà una data storica. Infatti, dopo diciotto anni ai vertici della società, il presidente Roberto Benigni ha presentato le proprie dimissionida amministratore unico, cedendo la poltrona di presidente al genero Guido Manocchio. Nel nuovo cda figurano anche l’imprenditore Domenico Stallone e il commercialista Alessandro Tentoni. La nuova dirigenza ha come priorità quella di ricreare serenità attorno al club, cercando di sanare i rapporti con istituzioni e tifosi.

La squadra bianconera è guidata da Roberto Pergolizzi. Il tecnico siciliano, dopo una parentesi nella stagione 2002-2003 come vice di Giuseppe Pillon, è tornato sulla panchina marchigiana nel marzo della scorsa stagione subentrando a Massimo Silva. Dopo aver collezionato tre punti in quattro partite la società ha esonerato Pergolizzi e richiamato Silva. Nonostante gli avvicendamenti in panchina l’Ascoli ha chiuso il campionato al terzultimo posto, retrocedendo in Lega Pro. Per la nuova stagione la società ha deciso di ricominciare proprio da Roberto Pergolizzi, dimostrando di avere grande fiducia nel tecnico.

Il direttore sportivo Angelo Fabiani ha allestito una rosa con il giusto mix tra giovani ed esperti. La squadra non è stata costruita per vincere, ma il neo presidente Manocchio durante la conferenza stampa di presentazione non ha nascosto il sogno play-off.

Il tecnico Pergolizzi predilige la difesa a 4, alternando il 4-3-1-2 al 4-3-2-1. Dopo un avvio non esaltante con 4 punti in 4 partite, la squadra bianconera sembra aver ritrovato la fiducia. Il cambio societario ha dato la scossa giusta e nelle ultime due partite la squadra ha collezionato una vittoria in trasferta contro il Grosseto e un pareggio interno contro la più quotata Salernitana. Venerdì sera la formazione dell’Ascoli non dovrebbe presentare grandi rivoluzioni.

Tra i pali ci sarà Stefano Russo, preferito al classe ’89 Edoardo Pazzagli. Nella difesa a quattro sarà confermato Di Gennaro nel ruolo di terzino destro al posto dell’infortunato Scalise. Al centro della difesa agirà la coppia Bianchi-Schiavino, mentre a presidiare la corsia sinistra sarà Giacomini. Nel centrocampo a 3 Pestrin e Capece sono i punti fermi della squadra marchigiana, mentre Colomba e Randall si contenderanno fino all’ultimo minuto una maglia da titolare.

I dubbi maggiori sono legati al reparto avanzato. Nella scorsa partita contro la Salernitana il tecnico siciliano per i primi 45’ ha rinunciato alla punta di ruolo, affidandosi alla coppia Falzerano-Tripoli. Una scelta che non ha prodotto i risultati sperati e dopo aver chiuso il primo tempo sotto di una rete, Pergolizzi ha mandato in campo l’attaccante italo-argentino Vegnaduzzo che è risultato decisivo nel gol del pareggio. Considerando questo precedente, il tecnico molto probabilmente venerdì schiererà la squadra bianconera con due trequartisti a supporto della punta. Tripoli e Falzerano saranno confermati, mentre come riferimento offensivo Vegnaduzzo parte favorito su Malatesta.

Probabile formazione (4-3-2-1): Russo; Di Gennaro, Bianchi, Schiavino, Giacomini; Pestrin, Capece, Colomba; Tripoli, Falzerano; Vegnaduzzo. A disposizione: Pazzagli, Gandelli, Iotti, Randall, Scicchitano, Scognamillo, Malatesta.

Arturo Ferraro Pelle


GIORGIO CAPECE

capeceGiorgio Capece è solo l’ultimo dei giovani emergenti della “cantera” ascolana, un settore giovanile sempre più tenuto d’occhio da diversi club di Serie A e stranieri i quali acquistano dalla prima squadra o direttamente dal vivaio ragazzi dalle grande potenzialità, vedi Mattia Destro, Bocchetti, Bellusci e Di Tacchio, tra i più noti.

Giorgio Capece inizia la sua carriera calcistica nella squadra del suo paese, nella Sangiorgese prima e nel Borgo Rosselli poi, ma la svolta avviene nel 2003 quando viene notato, appena dodicenne, dai dirigenti ascolani e portato nel settore giovanile bianconero. Fatta tutta la trafila nel settore giovanile, nel 2010 entra in una maxi-operazione di mercato col Catania che ne acquisisce la metà del cartellino. Nell’estate del 2011 passa con la formula del prestito alla Virtus Lanciano in Prima Divisione di Lega Pro dove convince tutti, imponendosi come protagonista assoluto dello stupendo campionato disputato dalla squadra abruzzese. Nonostante l’interesse di società di serie A l’Ascoli ribadisce l’interesse del club per la valorizzazione di questo giovane talento e nella stagione 2012/2013 torna nel capoluogo marchigiano disputando 23 partite in serie cadetta ma non riuscendo ad evitare la retrocessione della squadra.  Dopo 12 anni tra Serie A e Serie B l’Ascoli Calcio ritorna in Lega Pro con Capece metronomo indiscusso del centrocampo.

Giorgio Capece è un centrocampista centrale di qualità, completo perché combina buone doti da incontrista ad un’ottima visione di gioco. I suoi piedi gli consentono di dirigere da vero e proprio regista il centrocampo bianco-nero con passaggi precisi dalla corta quanto dalla lunga distanza. Ha un discreto passo e un buon fisico ed è stato provato anche in posizione più avanzata come trequartista per valorizzare al meglio le sue caratteristiche, ma senza grande successo. È stato convocato nella Nazionale Under 20 (all’epoca allenata da Gigi Di Biagio) 3 volte e conta anche una presenza in Under 21.

Football Scouting – Campionato Primavera

Autore

Ivan Pugliese

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