Bar Mangialavori

“La Forza” del Catanzaro

Scritto da Redazione
Una splendida vittoria dei giallorossi tutta da dedicare a Carlo

 

Disse bene Giuseppe Cosentino quando nel post Catanzaro – Frosinone affermò che “la vera forza del Catanzaro sono i suoi tifosi”. Un’affermazione per nulla scontata, pesante, importante, che non ha nulla di banale ma al contrario rappresenta una realtà vera alla quale spesso non viene dato il giusto risalto. Non una massa amorfa di depressi che sfogano nel calcio le proprie frustrazioni, ma centinaia di migliaia di storie, di gemme preziose che compongono un puzzle tanto luminoso da accecare gli occhi degli osservatori esterni.

“La Forza”… del Catanzaro, in tutti i sensi … è stato ed è anche Carlo, che c’è e si respira palesemente. A seguito della vittoria conseguita ai danni del Lecce, in sede di intervista Mister Oscar Brevi, dopo avergli dedicato la vittoria, ha testualmente affermato: ”il calcio è uno sport fantastico, ma Carlo La Forza dimostra che quello che c’è intorno a questo sport, è ancora più bello”. Il silenzio rispettoso nell’affollatissima sala stampa del “Via del Mare” amplificava le parole proferite dall’allenatore giallorosso. Un grande lavoratore, motivatore e umile oltre ogni immaginazione. Nessun sorriso utilizzato per sottolineare la vittoria, nessun eccesso o manifestazione del narciso che il più delle volte ciba il protagonismo eccessivo degli attori di questo sport. Chi scrive non conosce il futuro, ma assicuro i cortesi lettori che il Catanzaro è in ottime mani anche per ciò che riguarda la guida tecnica.

La cosa che più ha impressionato al di là dell’ottima prestazione e della vittoria contro i salentini, è stato lo stile e la compostezza delle Aquile. Un buon viatico per un campionato che le vedrà certamente protagoniste. Sempre in sala stampa nel post gara, una giornalista leccese un po’ sotto tono viene avvicinata da un collega che le chiede: ”Come stai? Ti vedo giù”… la risposta: ”Colpa dei tifosi del Catanzaro, con tutto quel frastuono che hanno fatto, mi hanno fatto venire il mal di testa”.

“La Forza” del Catanzaro (bravo Presidente) è Carlo unitamente a tutto il Popolo giallorosso: un patrimonio inestimabile non solo per quantità, ma soprattutto per qualità. Gemme uniche che si uniscono, ognuna delle quali con una storia diversa, ma preziosa da conservare nel proprio cuore alla stregua di un tesoro e raccontare con religioso rispetto solo a chi lo merita. Questo Catanzaro giocherà sempre “in casa” al di là di quanto reciti il calendario signori miei ed è paradossale osservare come quando giocherà “in casa” nel senso formale del termine, troverà ad ospitarlo una dimora arrangiata e non all’altezza del proprio contenuto. “La Forza”… del Catanzaro sono, dicevamo, i propri tifosi che sanno anche attendere e pazientare oltre ogni immaginazione, ma che nessuno si permetta di approfittare della civiltà estrema esternata, perché anche la pazienza un giorno potrebbe avere un limite.

A fare da cornice ad una bella giornata, gli splendidi tifosi giallorossi (giunti da ogni dove, anche gli amici di Carlo da Torino), che mostravano orgogliosi lo striscione sfondo giallo e in rosso “CARLO”. Uno striscione accarezzato più di una volta dall’insistente vento che non riusciva a scomporlo. Sul manto erboso undici professionisti. Un’orchestra ben diretta dal maestro Brevi, che ha suonato all’unisono esaltando le qualità dei singoli solisti che hanno lavorato per il gruppo. Gruppo compatto e questa unità di intenti è stata certificata da Marchi in sala stampa: ”Il Mister ci fa lavorare bene e ci motiva sempre a fare meglio …, siamo un gruppo compatto e voglioso di dimostrare a tutti il proprio valore …, dedico il gol ai miei genitori e a Carlo La Forza”, a fargli eco Fioretti che aggiungeva alla dedica per il gol realizzato anche tutti i propri compagni.

Dove potrà arrivare questo Catanzaro? Meglio non porsi questi quesiti e continuare a volare basso sulla traccia del viatico indicato da Oscar Brevi, ma c’è contezza dei propri mezzi. Oltre alla conferma dell’ottimo Martignago, finalmente si è sbloccato Fioretti che dopo essere andato più di una volta vicino alla segnatura, ha raggiunto il proprio obiettivo con un diagonale di pregevole fattura. Vitiello e Marchi protagonisti del centrocampo, Bindi a dare sicurezza a tutto il reparto difensivo con ottimi interventi uno dei quali all’ultimo secondo di gara. E bisogna considerare anche l’assenza di Russotto … un’arma in più che Brevi dovrà collocare in meccanismi che si dimostrano già vincenti.

Ora il Pisa che è capolista in condominio con il sorprendente Pontedera. Attenti ad abbassare la guardia, rispetto si, timore mai. Soprattutto quella paura di vincere che non dovrebbe affliggere i nostri eroi allenati dal bravo Brevi ad una sana e fruttuosa apnea emozionale. Tutti al Nicola Ceravolo per l’importantissima sfida con i neroazzurri toscani, nella speranza che il malandato impianto riesca a contenere tanto entusiasmo. Carlo? Sarà presente così come lo è stato a Lecce, con i suoi valori incrollabili a dispetto di questo mondo che il più delle volte non ci crede. Noi si, ci crediamo eccome. Grazie Carlo, Avanti Catanzaro.

Giuseppe Mangialavori

 

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento