Parentela a Valentino: accolgo di buon grado l’invito ad occuparmi dei reali problemi della Calabria

Il segretario della CGIL ringrazia il rappresentante del M5S

Pregiatissimo Segretario Generale Giuseppe Valentino,
mi permetta di adoperare i titoli e gli ossequi anche quando, tra persone ragionevoli, non servono. Rispondo attraverso questa nota al suo comunicato di qualche giorno fa.

Accolgo di buon grado il Suo pressante invito ad occuparmi dei reali problemi della Calabria perché sono sempre disponibile a qualsiasi incitazione a fare di più e meglio per la mia terra.

D’altronde fa parte della mission del Movimento 5 stelle essere dei portavoce rimanendo in mezzo alla gente ed ascoltando tutte le istanze di buon senso che ci pervengono e Le garantisco che se c’è una formazione politica che condivide battaglie con i cittadini ed ha piacere a contaminarsi con loro questa è proprio il M5S.

Da quando ho assunto la veste di parlamentare, infatti, il mio impegno e la mia dedizione sono stati rivolti a comprendere e imparare in che modo la politica ha asservito la Calabria ai suoi voleri e in quale modo liberarsi dal giogo del ricatto voto/lavoro che ci assilla.

Il Movimento 5 Stelle nasce proprio per rompere le catene della schiavitù elettorale e ridare alla persona la sua dignità di cittadino e di lavoratore.

Ovviamente, Pregiatissimo Segretario, non vorrà addossare a me e a noi giovani neofiti della politica nazionale e locale la responsabilità di svellere, in pochi mesi, decenni di connivenze, silenzi, omissioni, collusioni ed inciuci di cui tutti siamo responsabili, ribadisco tutti, vuoi per complicità, vuoi per silenzio e il mero profitto.

Molte, in realtà, sono le azioni concrete che ho già intrapreso, in seno alla commissione agricoltura di cui sono membro e non solo.

Mi riferisco alla salvaguardia delle piccole e grandi peculiarità agricole nostrane, prima tra tutte la nostra proposta di legge per concedere in comodato d’uso (e poi in fitto) le terre demaniali a chiara vocazione agricola ai giovani imprenditori agricoli.

Quale momento migliore per investire nei giovani e il loro ritorno alla terra addottando uno stile di vita più sostenibile. 200mila posti di lavoro sono previsti nei prossimi anni verso questo settore soprattutto per i giovani che vogliono scommettere su se stessi.

Molte altre sono le proposte di legge ed emendamenti che abbiamo presentato, molte sono legate al lavoro, quello vero e non una nuova forma di schiavitù che vede nelle grandi imprese e multinazionali, gli unici sbocchi lavorativi che possono portarci, inevitabilmente, a situazioni di assistenzialismo simili a quelle da me vissute nei call center o come quelle che oggi vivono gli operai della Italcementi a Vibo, che ho incontrato soltanto qualche mese fa, insieme a Dalila Nesci e Nicola Morra, quando salimmo insieme a loro sul tetto del silos cercando in tutti i modi di avvicinare il Governo alla vicenda.

Come sicuramente sa, la Corte di Giustizia Europea condanna il nostro paese in quanto abbiamo norme inadeguate per i disabili. Solo il 16% di loro ha un lavoro.

Ecco perchè abbiamo chiesto al Governo di inserire tra i beneficiari degli incentivi statali quelle imprese agricole che decidono di investire in progetti di  agricoltura sociale, che sarebbero un ottimo segnale per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Stessa cosa abbiamo fatto per la lotta al lavoro nero, considerando soprattutto che la più diffusa forma di caporalato è proprio quella che riguarda la manodopera agricola.

Vorrei aggiungere anche le misure per l’accesso al  microcredito, al reddito minimo garantito per dare dignità alle persone che più soffrono la crisi, norme per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi indetti dalle medesime, le proposte di modifice al codice dei contratti pubblici relativi a lavori e altre disposizioni in materia di agevolazioni fiscali per la realizzazione di opere pubbliche mediante l’utilizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato, esenzione delle microimprese dall’imposta regionale sulle attività produttive, riconoscimento del diritto di accesso alla rete internet (con lo sviluppo della banda larga si sono creati 700mila posti di lavoro e ne sono previsti il triplo per i prossimi anni), misure per la lotta alle insopportabili morti bianche (ultime vittime proprio nel nostro territorio).

 

Mi dispiace notare che si è informato solo in merito alla vicenda dei vitalizi visto che sono anni  che avanziamo proposte anche a livello regionale e la nostra voce è rimasta sempre inascoltata: una su tutte la proposta di legge regionale sui rifiuti con tanto di relazione programmatica. In 20 anni abbiamo sprecato 2 miliardi dei nostri soldi  in Calabria per aumentare il problema inquinando tutta la regione invece che adottare la strategia rifiuti zero che potrebbe portare 400mila posti di lavoro vivendo in un ambiente pulito e salutare.

Stessa cosa vale per i trasporti, la sanità, il risparmio energetico (3milioni di posti di lavoro), la tutela dei beni comuni e il turismo.

Peccato che questa classe politica, da Montecitorio alla Regione Calabria, non è molto accogliente in termini di proposte di buon senso.

Si tratta, forse, di poca cosa in confronto all’enorme ritardo di questa regione, ritardo di cui tantissimi sono responsabili con la loro inedia o con la loro astuzia, ma è pur sempre un inizio di un modo diverso di approcciare la politica molto più democratico e partecipato. Mi preme, infatti, ricordare che ogni mio gesto, ogni mia azione ed intervento è frutto di un’azione coordinata sul territorio dai giovani del Movimento di cui io sono il portavoce. E’ questo, a mio avviso, il miglior esempio di una cittadinanza nuova, attiva e partecipe che si dispone in senso propositivo e partecipativo.

Cedere parte del nostro stipendio non è un gesto banale e di facciata. E’ il senso di un diverso approccio alla amministrazione della cosa pubblica non rapace e non predatorio. Bisogna essere diversi e non solo presentarsi diversamente.

Mi consenta anche di rassicurarLa sulla circostanza che non è mio costume accentuare la indignazione umana e politica rispetto ai privilegi della “casta” per fare audience posto che non ce n’è assolutamente bisogno; la prima mi risulta essere già abbastanza alta e la seconda non è certamente la stella cometa delle mie azioni quotidiane. Ma crediamo fortemente che se allontaniamo più soldi possibili dalla politica, questa si trasforma in passione, volontariato e senso civico lontano dai soliti meccanismi di potere e di ricatti.

Stiamo profondendo tutti i nostri sforzi per essere una classe politica differente che sia al servizio reale del cittadino e quest’ultimo dovrà essere il primo ad attivarsi per rimediare ai problemi della collettività perchè sono anche i suoi.

Attendo con impazienza l’indicazione da parte Sua di modalità operative ritenute più valide di quelle già individuate allo scopo di poter seguitare a fornire il mio modesto contributo alla risoluzione di problematiche inerenti la Sua sfera d’interesse. Da parte mia e del Movimento 5 stelle, nessuna preclusione di sorta sarà mai posta ad ogni iniziativa che tende a rendere la Calabria una regione migliore. C’è tanta voglia di riscatto, non ce lo facciamo sfuggire.

 

Paolo Parentela
Portavoce eletto alla Camera dei Deputati
MoVimento 5 Stelle


Ringrazio l’onorevole Paolo Parentela per il garbo istituzionale e la disponibilità con la quale ha accolto lo stimolo che, come Segretario Generale della CGIL di Catanzaro, ho voluto lanciare nei confronti di un uomo che rappresenta le Istituzioni.Non è poca cosa di questi tempi, in cui alla dialettica politica ed i problemi dei cittadini vengono accantonati per far spazio a bagarre da circo che nulla hanno a che fare con la reale e materiale condizione delle persone.
C’è bisogno che i deputati calabresi, questo la CGIL lo ha affermato diverse volte, si occupino del destino della propria terra. 
Come è evidente in queste ore, neanche le tragedie sul lavoro come quella che stiamo vivendo per la morte di tre giovani operai a Lamezia Terme, riescono a scalfire la coltre di silenzio ed il “muro di gomma” della stampa e dei media nazionali rispetto alla Calabria. 
Questo dimostra che c’è bisogno di più attenzione e della vicinanza fisica delle Istituzioni ai nostri bisogni.

Giuseppe Valentino
Segretario Generale CGIL Catanzaro – Lamezia

Autore

Salvatore Ferragina

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