M5S, indignati, in Regione non si rinuncia al vitalizio

Loro non molleranno mai, noi neppure! Mai come in questi giorni in Calabria va di moda uno dei motti del MoVimento Cinque Stelle. Il Consiglio Regionale, infatti, ha respinto la richiesta dei Meetup calabresi relativa ad un Referendum popolare per richiedere l’abolizione del vitalizio ai consiglieri regionali a partire da questa legislatura.«I consiglieri regionali non hanno il limite della decenza, chiedere loro di rinunciare da soli a certi privilegi, come abbiamo fatto noi in Parlamento – tuona Paolo Parentela, cittadino eletto portavoce M5S alla Camera – forse sarebbe stato troppo, ma avrebbero potuto benissimo dar voce ai cittadini. Ricordiamoci del fatto che, mentre il MoVimento Cinque Stelle restituiva quasi 55milioni, tra rimborsi elettorali (42milioni), dimezzamento delle indennità, rinuncia di spese aggiuntive, rinuncia alle indennità di fine mandato, rinuncia a indennità negli uffici di presidenza (Camera, Senato e tutte le Commissioni) e rinuncia a ciò che resta non speso della diaria di ogni parlamentare (in soli tre mesi abbiamo restituito un milione e cinquecentosettanta mila euro ed altri ne restituiremo nei prossimi mesi), i consiglieri regionali della Calabria venivano indagati per aver speso soldi pubblici in champagne e gratta e vinci. La nostra richiesta – racconta Parentela – avrebbe portato ad un ulteriore risparmio di quasi un milione di euro all’anno per i cittadini calabresi, denaro che sarebbe potuto essere destinato al finanziamento delle piccole e medie imprese o a coprire qualche debito che la gestione dei partiti ha lasciato nel settore della Sanità, come in tutti gli altri». Il Deputato M5S aggiunge: «Questo risparmio avrebbe addirittura concesso alla classe politica regionale l’occasione di mostrarsi responsabile davanti a tutti i sacrifici a cui sono chiamati i cittadini di tutto il Paese e della nostra Regione in particolare». Prosegue Parentela: “Che la Regione Calabria avrebbe rifiutato la proposta era nell’aria sin da quando gli attivisti dei Meetup calabresi presentarono la richiesta andando in massa al Consiglio Regionale, all’inizio di questa estate. Immediato fu il rinvio della Regione Calabria, che prese tempo, facendo slittare la decisione al Consiglio Regionale di Settembre, forse per intralciare la raccolta delle 75.000 firme necessarie, entro la fine del mese. I meetup calabresi avevano chiesto, attraverso una diffida alla Regione Calabria di prorogare tale scadenza al 31 dicembre – affermano gli altri portavoce calabresi in Parlamento del MoVimento – in modo da poter avere il tempo necessario per raccogliere le firme attraverso i nostri consueti banchetti su tutto il territorio calabrese. E invece – concludono i deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle – ci ritroviamo con la porta sbattuta in faccia. L’ennesimo strappo di questa istituzione che si è venuto a creare con i cittadini ».Siamo indignati ma non molliamo, il tempo si avvicina, ci vediamo anche alla Regione Calabria e sarà un vero piacere!

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Redazione

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