Intervistiamo

Dove sono i 5 milioni per lo Stadio?

L’interrogativo lo pone il movimento Catanzaronelcuore

Ma ci sono ancora i cinque milioni di euro che, a più riprese e in occasione delle recenti campagne elettorali, sono stati “garantiti” da Scopelliti e dai suoi sodali catanzaresi per la ristrutturazione dello stadio “Nicola Ceravolo”? E se ci sono ancora, dove sono?

La domanda non è né pretestuosa né di stampo polemico ma nasce all’indomani della partita di Coppa Italia della scorsa domenica durante la quale tutti hanno potuto constatare la situazione di assoluto e incomprensibile stallo dei lavori sul settore Distinti. Tutto è fermo alla situazione di due anni fa. Forse anche peggio, considerato che l’immobilità riguarda pure ciò che gli spettatori non vedono, ossia gli spogliatoi e tutto quanto previsto nei lavori di ristrutturazione.

Assai sintomatico il fatto che il presidente dell’US Catanzaro, Giuseppe Cosentino, sia sbottato e nel dopo gara di domenica scorsa abbia avvertito l’esigenza di sfogarsi affermando che “è tutto fermo, vedo poco interesse. Farò di tutto per smuovere qualcosa anche se i fatti stanno confermando che facevo bene a pensare che i nuovi Distinti li avremmo visti non prima del 2014-2015. Ma se continuerà così se ne parlerà nel 2016”.

Una considerazione tanto amara quanto significativa della infelice situazione che si vive nel capoluogo di regione dove, evidentemente, anche il calcio soggiace a strumentalizzazioni elettorali. Non è un caso che la storia dei cinque milioni di euro sia segnata da tappe legate alle recenti campagne elettorali durante le quali ora si promettevano i finanziamenti, ora si assumeva l’impegno solenne all’erogazione degli stessi, ora se ne garantiva la disponibilità immediata. Ma nei fatti, di lavori al “Ceravolo” non c’è ombra, e nemmeno dei cinque milioni di euro. C’è invece lo sfogo amaro del presidente Cosentino che, probabilmente, ha compreso l’inaffidabilità o la scarsa puntualità delle persone che hanno promesso senza ancora mantenere.

In ogni caso, la nostra vuole essere una sollecitazione a chiarire una vicenda, l’ennesima nella nostra città, che pur essendo molto meno importante delle oscure questioni sanitarie tuttora irrisolte, necessita di trasparenza. E’ pur vero che sono maturi i tempi per affrontare la discussione su un modo più razionale di spendere i soldi piuttosto che continuare a rattoppare un impianto non più adeguato, prevedendo una nuova localizzazione dello stadio tale da consentire l’agibilità in auspicabili migliori contesti per la nostra amata squadra del cuore.

Ma la domanda del giorno è: ci sono ancora questi cinque milioni di euro che già nei primi mesi del 2012 qualcuno definiva “una concreta realtà”?

 

Autore

Salvatore Ferragina

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