La Striscia

Un buon Catanzaro con qualcosa da limare


Più luci che ombre nell’esordio di Coppa Italia contro la Vigor Lamezia, ma qualcosa è da puntellare.

MiniaturaPrima di scrivere della partita è necessario fare alcuni appunti, perché dobbiamo registrare disservizi che con un poco di buona volontà potrebbero essere evitati. Presidente, le dichiarazioni rese a fine partita “abitudine dei tifosi a venire tardi allo stadio” crediamo siano state rese perché forse non è a conoscenza di quanto ieri accaduto. Non si può liquidare un’inefficienza palese, addebitando responsabilità ai tifosi o a chi vuole assistere a una partita di calcio pagando il biglietto. Il tagliando può essere fatto anche all’ultimo secondo e la società deve essere in grado di garantire il servizio. Il tifoso può anche per questioni economiche o di principio non acquistare il tagliando presso le poche prevendite disponibili (a proposito, nessuna in provincia). In questo caso la formula del “cliente che ha sempre ragione” calza a pennello, e lei che lavora nel commercio non può che riconoscerla.  Sappiamo bene che tanti altri sono i problemi, ma questo riguarda solo ed esclusivamente una mancanza organizzativa che non può essere accettata da un imprenditore che guida la propria azienda con professionalità che tutti le riconoscono. Il Catanzaro Calcio è una società professionistica che è partita da zero, che è rinata grazie all’impegno personale, ma che deve assolutamente migliorare per essere definita società professionistica. Questo per quanto riguarda le responsabilità societarie, poi c’è il resto. Proprio i vigorini che nella stagione 2011-2012 tennero a battesimo il Catanzaro all’esordio, hanno potuto costatare come nulla sia cambiato dopo due anni. Tutto è rimasto come prima e chissà per quanto tempo ancora. Spogliatoi e tribuna stampa adibiti in container, fiorellini nei seggiolini, distinti chiusi. A Catanzaro sembra che da questo punto di vista il tempo si è fermato. Anche qui per come sopra, le responsabilità di tale situazione sono facili da individuare e sappiamo bene di chi sono, ma allo stesso tempo non possono passare inosservati alcuni disservizi che una società professionistica, qual è il Catanzaro, non può permettersi. Ieri tanta gente arrivata allo stadio un’ora e mezza prima (non tutti all’ultimo minuto) è stata costretta a delle estenuanti fila per acquistare il biglietto d’ingresso. Le norme sulla vendita dei tagliandi varati anni addietro sono ormai note e sono pure restrittive per certi versi, ma se la società giallorossa da questo punto di vista dimostra lacune evidenti, noi dobbiamo rilevarlo perché bisogna migliorarsi. Se poi aggiungiamo che i botteghini sono aperti solo la domenica per una partita dove era facile prevedere un afflusso importante (vedi emigranti) la frittata è servita. Bisognava adeguarsi anche nell’attesa di un torneo che se dovesse andare bene, i tremila di ieri (chissà in quale altro stadio c’erano oltre tremila spettatori) è un dato di tutto rispetto e con più accortezza potevano essere mille in più.  La biglietteria container è inadeguata e siamo d’accordo, è inserita nel famoso contesto di rifacimento di Piazza Martiri Ungheresi, in pratica come si dice a Catanzaro si farà “u iornu e mo, u misa e mai” ma non serve alcuna scienza per mettere dei cartelli e dividere le postazioni disponibili per settore, e magari con delle transenne per rendere almeno l’impressione di una fila ordinata. Ieri il gran caldo ha sfiancato tanta gente costretta a stare in piedi sotto il sole cocente ad attendere il proprio turno. C’è stato qualche litigio com’è normale che sia perche il nervosismo aumentava man mano che l’orario della partita si avvicinava. Qualcuno (tanti) è andato via, altri prevedendo ciò che sarebbe accaduto allo stadio non si sono proprio recati, altri sono entrati dopo quaranta minuti. La brutta figura fatta ieri, ad esempio i “curvaioli” e gli spettatori degli altri settori che facevano la coda insieme ad alcuni rappresentanti del calcio (tecnici, osservatori, dirigenti federali, arbitri) non può essere ammessa. Non sono cose difficili da sistemare, occorre solo un poco di buona volontà e magari con un piccolo investimento (qualche postazione in più) la cifra investita si recupera in un batter d’occhio. Un’altra cosa da segnalare riguarda l’ordine pubblico. A Catanzaro un’indicazione per raggiungere il “settore ospiti” non esiste, tranne una targa che trovi all’ingresso della “curva Mammì”. Ricordando ciò che accadde nell’ultima sfida interna con l’Avellino dello scorso torneo, anche qua per evitare spiacevoli episodi non serve alcun ingegno per rimediare mettere dei cartelli che indichino la strada da percorrere appena giunti alle porte della città. In questo caso è il Comune a dover intervenire ma se agirà come per i problemi di cui sopra ai tifosi avversari non resterà che affidarsi al caso e sperare che tutto vada liscio.

Catanzaro Vigor Lamezia per quanto attiene alle sfide di Coppa Italia Lega Pro sta diventando una classica del calcio d’Agosto. Nelle ultime tre stagione le due compagini si sono sempre affrontate e il risultato ha sorriso solo ai giallorossi.

Non sono vittorie che contano chissà cosa, non hanno il sapore come quella di quel torneo di Seconda Divisione (goal di D’Anna allo scadere) che si terminò con la promozione dei giallorossi ai danni dei biancoverdi (guidati dal presidente Mascaro) ma sono sempre risultati che fanno bene al morale, specie se ottenute all’esordio di stagione, seppure con una squadra come la Vigor Lamezia che è di categoria inferiore.

Brevi presenta il Catanzaro disegnandolo con un 4-3-3 e schiera quella che attualmente potrebbe essere la formazione base dei giallorossi. Il pubblico e la curva sostengono la squadra e i cori si sentono. I tifosi della Vigor si contano sulle dita di una mano. La squadra schierata da Costantino è la solita squadra. Pronta a chiudersi dietro con una difesa guidata dai due marcantoni Gattari e Marchetti, centrocampo folto e con un pressing sui portatori di palla avversari e pronti a ripartire non appena si conquista palla. I primi dieci minuti il Catanzaro deve sistemarsi e la Vigor, pur non trovando spazi per vie centrali grazie alle chiusure di Ferraro e Rigione, cerca di allargare il gioco sugli esterni. Prima del vantaggio lametino, siglato da Del Sante, c’era stata l’avvisaglia con un cross proveniente da destra che lo stesso centravanti di testa non aveva ben sfruttato, con Scuffia ben piazzato che neutralizza. Sulla seconda azione invece un’iniziativa partita da sinistra, trova Catacchini sbilanciato e Rondinelli dalla destra anticipa Sabatino che non si oppone adeguatamente al cross e il numero nove della Vigor Lamezia con una zampata trafigge Scuffia. Pur con alcuni errori di posizione il Catanzaro cerca il gioco e i fraseggi fra i centrocampisti e gli attaccanti rendono piacevole la manovra. Dopo solo due minuti Russotto si accentrava e scaricava per Martignago che dalla sua corsia di competenza scodellava un cross al bacio che Fioretti di testa non poteva sbagliare. Il Catanzaro gioca adesso con più scioltezza. Pur peccando in velocità nella zona nevralgica del campo e con qualche imprecisione di troppo, quando i due esterni Martignago e Russotto appoggiati da Marchi e Benedetti, partono creano apprensione ai difensori avversari. La superiorità numerica del centrocampo lametino è difficile da scardinare e sarebbe necessario che i due terzini, ma anche i due centrali difensivi, stiano più alti per dar manforte ai tre di centrocampo, che oltre a contrastare hanno il compito d’inserirsi. Siamo ancora ad Agosto e crediamo che questi movimenti (necessari per un 4-3-3 che si rispetti) saranno limati quando tutti i calciatori entreranno in condizione. Per trenta minuti circa del primo tempo è stato comunque un buon Catanzaro che ha dimostrato di voler giocare a calcio. La ripresa è meno bella (calo fisico, è il classo calcio d’agosto) del primo tempo ma più entusiasmante. Pur con le squadre allungate la Vigor difficilmente riesce a ripartire e il Catanzaro quando invece affonda è sempre pericoloso. Sabatino colpisce una gran traversa. Brevi interviene con tre cambi; Calvarese ( buona la sua prestazione) entra perché Sabatino si fa male. Con l’innesto di Germinale per Marchi e Casini per uno stanco Benedetti, il Catanzaro ora è più sbilanciato. Germinale e Fioretti in avanti devono alternarsi nei recuperi e le due ali stanno larghe.

Non sono casuali i calci piazzati battuti dal limite che i giallorossi si procurano. Spesso gli avversari sono costretti al fallo e non è casuale la doppia ammonizione che lascia i lametini in dieci nell’ultimo quarto d’ora. Russotto è incontenibile (ecco un gran merito per la società, averlo trattenuto è il fiore all’occhiello della campagna acquisti attuale).

Dopo due calci piazzati battuti nella ripresa (il primo parato dal portiere, il secondo che scheggia la traversa) trova il goal a pochi minuti dal termine con un destro che vede invano il portiere avversario prodigarsi in tuffo. Era importante partire con il piede giusto e questo ritornello è stato dichiarato a fine partita sia da Brevi sia dai calciatori intervenuti in sede d’intervista. Adesso ci sarà il via della seconda fase della preparazione, e con la velocità, la manovra che Brevi pretende potrà giovarsene. Sappiamo bene che la squadra va puntellata e lo sa anche la società.

Aspetteremo il 28 Agosto per affrontare il Messina in un test avvincente e dal sapore antico. Poi ci sarà il Viareggio in notturna e salvo scioperi, sarò campionato.

Il nostro augurio e di vedere un Catanzaro ancor di più competitivo e un servizio efficiente di biglietteria, magari con meno gente in coda perché si è abbonata.

Forza Giallorossi

Salvatore Ferragina

Ill Tabellino

Catanzaro  2

Vigor Lamezia  1

Marcatori: 15′ pt Del Sante; 17′ Fioretti; 42′ st Russotto

Catanzaro: Scuffia, Catacchini, Rigione, Ferraro, Sabatino (63’ Calvarese); Benedetti (72’ Casini), Uliano, Marchi; Martignago (72’Germinale) Russotto, Fioretti. A disp: Faraon, Squillace, Orchi, Fiore. All.: Brevi

Vigor Lamezia: Rosti, Rapisarda, Marchetti, Gattari, Malerba; Scarsella, Romano; Zampaglione, Mangiapane (78’ Strumbo), Rondinelli, Del Sante (42’ D’Amico). A disp: Bibba, Gona, Perrino, Torcasio, De Giorgi. All. Costantino

Note: Giornata calda. Spettatori 3000 circa. Ammoniti: Del Sante, Rondinelli, Martignago, Sabatino, Scarsella, Marchetti. Espulso: Gattari Angoli: 4-2.  Recupero: 1’-4’

Autore

Salvatore Ferragina

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