Grazie a Bevilacqua la cosca piazzava i prodotti alimentari

Secondo l’accusa il politico implicato nell’operazione “Perseo” avrebbe fatto da tramite con un imprenditore catanzarese della grande distribuzione

Grazie a Bevilacqua  la cosca piazzava i  prodotti alimentariNon solo di truffe, droga ed estorsioni si occupava la holding criminale dei Giampà, grazie alla complicità di professionisti come medici, avvocati, periti e politici. Tra gli affari della cosca lametina c’era anche la commercializzazione di prodotti alimentari. È quanto emerge dai fascicoli dell’operazione “Perseo” che ha portato in carcere 65 persone, tra cui anche Emiliano Fozza, autista e uomo di fiducia di Giuseppe Giampà, considerato attivo nel settore del traffico di sostanze stupefacenti, delle estorsioni e anche nel campo prettamente commerciale, mediante l’imposizione di forniture di prodotti alimentari ai vari esercizi commerciali del lametino, di qualità inferiore e a prezzi non competitivi. Per gli inquirenti Fozza era anche dedito alla «penetrazione sul mercato mediante acquisizione di attività economiche in nome e per conto della cosca, provvedendo inoltre con funzioni di corriere al trasporto di armi e al traffico di sostanze stupefacenti, oltre a fungere da basista in occasione di alcune rapine; attivo nel sostentamento in carcere dei detenuti affiliati alla cosca e nel reperimento dei fondi necessari per l’assistenza legale di Giuseppe Giampà».

Fozza,  grazie all’intercessione di Bevilacqua, sarebbe riuscito a contattare una persona con cui, «dopo aver evocato la raccomandazione di Bevilacqua ed elencato i prodotti di cui aveva la rappresentanza, fissava un appuntamento per il giorno 4 maggio 2010». Conversazione telefonica che è stata registrata «sull’utenza telefonica in uso a Emiliano Fozza, in uscita verso l’utenza intestato a Sicos Sas di Floriano Noto».  

Gazsud

Autore

Salvatore Ferragina

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