Il Catanzaro vince, convince e saluta Spoleto [VIDEO]

Nel giorno del “rompete le righe” battuto per 3-1 il Castel Rigone. Germinale sugli scudi. Intervista video a mister Brevi

IL TABELLINO

CATANZARO-CASTEL RIGONE 3-1

CATANZARO (4-3-3) : Scuffia (80′ Faraon), Calvarese (46′ Squillace), Rigione (46′ Orchi), Sirignano, Catacchini, Fiore, Casini (70′ Corso), Benedetti (46′ Marchi), Germinale, Fioretti (70′ Ferraro), Martignago (75′ Mallamaci). All. Brevi

CASTEL RIGONE (4-3-1-2) : Franzese, Santarelli (46′ De Pasquale), Sbaraglia (46′ Polpetta), Moracci, Mattelli (46′ Nonni), Montanari (46′ Ubaldi), Vicedomini, Bontà, Agostinelli (46’Liurni), Di Paola, Cappai (46′ Tranchitella). All. Di Loreto

 MARCATORI : 11’pt Di Paola (CR), 18’pt Fioretti rig., 30’pt Martignago, 28’st Germinale

 

Il Catanzaro targato Brevi si congeda dal ritiro di Spoleto con un’altra prestazione convincente, questa volta a farne le spese è il neo promosso Castel Rigone, paesino della provincia di Perugia che si affaccia sul lago Trasimeno. Una vittoria in rimonta contro un discreto avversario. In un pomeriggio caldissimo e con un orario un pò inconsueto ( le 16)  il Catanzaro, in casacca giallorossa a strisce verticali, si presenta con la novità Calvarese sulla destra nella difesa a quattro. Davanti a Scuffia i centrali sono Rigione e Sirignano, mentre Catacchini viene dirottato sull’out sinistro. A centrocampo nell’ordine Fiore, Casini e Benedetti, tridente offensivo composto da Germinale, Fioretti e Martignago. Turno di riposo per Russotto. Parte bene il Castel Rigone che dopo appena dieci minuti si ritrova in vantaggio, bravo Di Paola a sfruttare un errato retropassaggio di Sirignano e a poco serve il disperato tentativo di Scuffia nell’evitare la capitolazione. Ma il Catanzaro c’è e reagisce subito. Nell’azione successiva una bordata di Fioretti esalta il portiere umbro, sul conseguente angolo Rigione spreca di testa mandando di poco alto. E dopo pochi minuti, al 18′, Germinale serve Fioretti ( diversi i fraseggi tra i due) che evita un paio d’avversari entra in area  dove viene steso nettamente dal difensore Mattelli; lo stesso Fioretti si incarica della realizzazione ed è 1-1. Nonostante i duri allenamenti e il pomeriggio torrido, il Catanzaro è molto pimpante, buona l’intesa tra Calvarese e Fiore che arrivano spesso sul fondo creando lo scompiglio nella difesa umbra, Benedetti è un moto perpetuo e si trasforma nel regista di turno impostando sempre con eleganza. In netta crescita Germinale, (ancor di più nella ripresa) molto abile nel difendere la palla e creare spazi per i compagni. Non farà tanti goal ma sarà utilissimo. E si arriva alla mezzora, Fioretti recupera una palla a centrocampo, fa trenta metri palla al piede, serve sulla sinistra Martignago che si inventa un euro-gol; palla a giro sotto l’incrocio e Catanzaro avanti 2-1. Sul finire del primo tempo è Catacchini (nella sua unica discesa sulla sinistra) a sfiorare la rete con un tiro da fuori che impegna severamente il portiere avversario. Un primo tempo dove la qualità degli uomini di Brevi ha fatto la differenza, bravi a prendere in mano le redini del gioco dopo l’errore iniziale. Il Castel Rigone ha provato invano a impensierire la retroguardia giallorossa, solo qualche tiro da fermo e qualche palla buttata in area e preda di Scuffia. Letale Martignago che alla prima occasione buona ha gonfiato la rete. La ripresa inizia con Marchi al posto di un inesaurible Benedetti ( ha dato tutto nella prima frazione), Orchi rileva Rigione e Squillace si piazza a sinistra sostituendo Calvarese, consentendo a Catacchini di riprendersi la sua fascia destra. Gli umbri provano a far gioco, creano qualche situazione di pericolo ma il Catanzaro risistematosi con un 4-4-2 (Martignago quarto a sinistra con Germinale e Fioretti terminali offensivi) regge bene. La stanchezza inizia a farsi sentire e i ritmi calano sensibilmente, il Catanzaro gestisce la gara con un super Germinale forza della natura in questa fase. Prima realizza il 3-1 a venti minuti dal termine su calcio di punizione da posizione centrale, poi diventa il bersaglio dei rudi difensori in casacca bianca; anche un accenno di rissa per una doppia entrata scorretta sull’ariete ex Benevento. C’è spazio nel finale pure per Corso e i giovani Ferraro e Mallamaci, la contesa finisce senza altri sussulti degni di nota. Il Catanzaro ha lasciato l’Umbria in serata e si ritroverà al Ceravolo martedì prossimo per la ripresa degli allenamenti. I presupposti per un qualcosa di importante ci sono tutti, nella splendida Spoleto si è formato un gruppo di ragazzi desiderosi di far bene.

Massimo Paladino

Autore

Francesco Panza

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