La Striscia

Catanzaro in ritiro col 90% della rosa

Ortoli al lavoro per l’acquisto di almeno altri tre-quattro elementi prima della data del raduno. Domani l’incontro decisivo per Bacchetti. Salta Ridolfi?

Tra meno di una settimana con le classiche visite mediche, previste per il 15 luglio, la stagione del Catanzaro avrà inizio. Due giorni in sede presso il quartier generale del Benny Hotel e poi appuntamento per i convocati, vecchi e nuovi, nella sede di Spoleto la sera del 19. Con i due giorni nel capoluogo i nuovi avranno l’occasione di conoscere la realtà catanzarese. Il mattino seguente, Oscar Brevi, il suo staff e i suoi ragazzi inizieranno a sudare in vista del prossimo torneo.

La squadra rimarrà in Umbria per circa due settimane e sono già state programmate alcune amichevoli che a breve saranno ufficializzate. Nella prima decade di agosto, oltre all’amichevole con la Gioiese che si terrà al “Ceravolo”, ci saranno altri test prima dell’inizio della Coppa Italia Lega Pro. L’obiettivo del direttore sportivo Ortoli, insieme a Marco Pecora e al Presidente, è quello di consegnare al neo tecnico una squadra fatta almeno per il 90%. In questi giorni si lavora quindi per completare l’organico.

Il primo obiettivo è Bacchetti e domattina è previsto un incontro con i dirigenti del Pescara per vedere se ci sono i presupposti di un rientro del difensore in Calabria. Il problema al momento è che il Pescara vuole rinnovare il prestito, il Catanzaro vorrebbe invece la comproprietà; l’incontro di domani servirà per definire la questione. Intanto è sfumato l’arrivo del difensore Cosenza. Il difensore ex Reggina era vicinissimo al Catanzaro ma nei giorni scorsi la pista si è raffreddata. Probabilmente Cosenza ha alzato le pretese o magari qualche suo ex compagno di squadra sullo stretto, che ha militato di recente nella città capoluogo, l’ha sconsigliato sulla sua futura destinazione.

Per completare la squadra prima dell’inizio del ritiro, il diesse Armando Ortoli è alla ricerca di un terzino sinistro, forse di un difensore a prescindere dall’arrivo di Bacchetti, di un centrocampista e di almeno due attaccanti. Uno dei due attaccanti dovrebbe essere un’alternativa a Fiore (un destro che parta da sinistra) mentre Martignago è considerato una sorta di vice Russotto. L’altro invece sarà una punta di peso che possa concorrere con Fioretti, attualmente unico attaccante “vero” in organico. Intanto potrebbe sfumare l’arrivo di Giacomo Ridolfi, già ufficializzato dal Catanzaro, per questioni regolamentari legate al suo svincolo dalla Vis Pesaro.

Sul paventato ritorno di Mimmo Giampà, invece, non ci risulta nulla. Il centrocampista di Girifalco ha parlato con Cosentino ma non di questioni che riguarderebbero un suo rientro nelle fila giallorosse. In pratica Giampà non è stato cercato, almeno per il momento. Ci risulta che il centrocampista di Girifalco, che contribuì alla risalita in Prima Divisione, a Catanzaro tornerebbe di corsa, ma al momento le bocce sono ferme.

La giornata di oggi è stata caratterizzata dall’ennesima richiesta di compensi da parte di ex tesserati dell’Fc Catanzaro, la società miseramente fallita di cui Cosentino ha rilevato il titolo sportivo e il ramo d’azienda dopo la certificazione dei debiti sportivi da parte del tribunale, ratificati dalla FIGC. Il nostro augurio è che la società sappia tutelare meglio la propria immagine. Fa male vedere ancora titoli come “Bufera sul Catanzaro” e sentir parlare di questioni giudiziarie. Tutto questo lede il lavoro di una società seria e sana come quella di Cosentino. Forse è il caso di affidarsi, a prescindere dalla doverosa difesa legale nei casi specifici, a qualche professionista che curi i rapporti e tuteli il Catanzaro all’esterno e nei palazzi della Federazione e della Lega. Noi conosciamo bene i fatti e sappiamo bene cos’è accaduto in quegli anni. Altri, cioè gli addetti ai lavori che non seguono il Catanzaro come noi, chissà quale idea possono farsi. Sentire pretese da parte di soggetti che hanno ridicolizzato e offeso la storia del Catanzaro Calcio è davvero deprimente. Agli“eroi” del Flaminio e agli spartani, mancavano all’appello Ze Maria, Malu e un tale Di Pierro di cui neanche ricordavamo l’esistenza. Stendiamo un velo pietoso su questi argomenti. Il calcio è un’altra cosa.

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

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