La Striscia

Il Catanzaro che verrà

Dopo i primi colpi messi a segno, comincia a prendere fisionomia la squadra giallorossa

Pecora, Cosentino, Brevi, OrtoliPochi giorni ancora e in piena estate, con l’inizio del ritiro di Spoleto, finalmente si ritornerà a parlare di calcio giocato. Con il pallone andato in vacanza, dopo l’ultima sfida di campionato tenutasi a Gubbio, dal campo si è passati nelle cosiddette stanze dei bottoni per plasmare il Catanzaro edizione 2013-2014.

La triade Cosentino-Ortoli-Pecora si è messa subito al lavoro e, dopo aver salutato Cozza prima e D’Adderio dopo, ha scelto per la panchina giallorossa Oscar Brevi. I primi movimenti di mercato sono stati abbastanza chiari e la linea tracciata è di non rivedere sul manto erboso del “Ceravolo” (aspettando il campo B e i cinque milioni) una rosa troppo ampia da trenta calciatori. Il primo vero obiettivo è stato quello di sfoltire la rosa e su questo il DS Ortoli è stato facilitato dal fatto che molti degli atleti erano in scadenza di contratto. Qualcuno è ancora in rosa e si è in attesa di richieste. Se ciò non dovesse avvenire, certamente saranno in ritiro e ognuno avrà la possibilità di dimostrare di poter essere utile al nuovo Catanzaro. Pertanto, dire che qualcuno non è gradito al tecnico, è un esercizio di pura fantasia, tipico di quando c’è poco o niente da scrivere.

Sarà sicuramente un Catanzaro più giovane: se più forte o più debole rispetto a quello della passata stagione solo il campo potràIl presidente Cosentino stabilirlo. Non è facile, infatti, addentrarci in questioni tecniche al momento, perché molti dei nuovi volti sono semi-sconosciuti, a meno che non si sia addetti ai lavori. Sappiamo bene che i curriculum o le referenze che leggiamo sui vari organi d’informazione spesso possono essere influenzati e per questo preferiamo giudicare solo dopo averli visti all’opera. In questo contesto chi davvero si sta mettendo in gioco, e non poteva essere diversamente, è il DS Armando Ortoli. Lui non può sbagliare e le sue scelte, condivise con la società e con il tecnico Brevi, influiranno sulla riuscita della squadra.

Questo torneo sarà però importante pure per il Catanzaro; puntare alla promozione negli anni successivi sarà sempre più difficile per via dei nuovi regolamenti. Tornando all’attualità, c’è da dire che da molti anni a questa parte il calciomercato, anche ai massimi livelli, non è più come una volta. Girano pochi soldi e poche società possono permettersi il lusso di spendere acquistando calciatori. Se questo avviene in contesti ben più importanti, figuriamoci in Lega Pro. Qua gli aiuti sono davvero pochi e se poi aggiungiamo lo strano campionato senza retrocessioni, è normale che chi ha in mano le redini di una società cerchi di risparmiare, sperando di raggiungere i massimi obiettivi senza svenarsi per mettere a rischio il futuro della propria compagine. L’essenziale è però che i vertici societari abbiano compreso tali nuovi scenari che si stanno delineando. Il progetto Serie B, se esiste ancora, va sicuramente limato e rivisto in funzione di quanto suddetto.

ScuffiaA proposito di aiuti e sostegni, siamo curiosi di sapere chi alla fine sposerà in città il progetto Catanzaro o se si continuerà in quell’indifferenza classica dell’imprenditoria locale e delle stesse Istituzioni. Non conoscendo i calciatori (solo Calvarese è stato un nostro avversario, oltre a Scuffia quando eravamo in C2) è difficile parlare di moduli e di come si schiererà in campo il Catanzaro. L’unica certezza è che la difesa sarà a quattro, poi per il resto sappiamo bene che ogni modulo varierà a secondo dei calciatori a disposizione e in funzione dell’avversario e dal tipo di partita da giocare. Comunque proviamo ad addentrarci in un’ipotetica formazione base, sapendo che il mercato è ancora lungo e i grossi colpi, cioè quelli che ti consentono di alzare il livello qualitativo, al solito si fanno alla fine, quando caleranno le pretese e il rischio di rimanere fermi per qualche calciatore (vedasi nuove norme sui giovani) sarà dietro l’angolo.

Partito Pisseri a difendere i pali è stato chiamato Scuffia che si giocherà il posto da titolare con l’esperto Faraon, l’anno scorso riserva del giovane di proprietà del Parma. Sarà un bel duello perché l’ex tarantino, dopo qualche titubanza iniziale (Barletta e Pisa), quando è stato chiamato in causa nel passato campionato si è poi ripreso e su tutte ricordiamo la bella prestazione di Nocera. Difesa a quattro dicevamo; al momento si dispone di due terzini destri che all’occorrenza possono essere spostati sulla linea del centrocampo, in base al modulo che si vuole utilizzare. Calvarese e Catacchini si giocheranno il ruolo di terzino destro ma non è escluso che per l’ipotesi di cui sopra possano anche giocare insieme.

Tre sono i centrali a disposizione e rispondono ai nomi di Sirignano e Orchi (non crediamo proprio che si ripeta l’esperimento Ciro Sirignano vederlo sulla fascia come avvenuto contro Latina e Perugia nella difesa a tre) e con ogni probabilità Bacchetti pronto al rinnovo del prestito. Quest’ ultimo potrebbe essere anche utilizzato a sinistra, ma in un 4 -3- 3 che si rispetti sappiamo bene che i due laterali debbono saper fare tutte e due le fasi. Bacchetti e lo stesso Squillace per caratteristiche non sembrano adatti a svolgere quel ruolo, a meno che non si passi a un più classico 4-4-2. La difesa in ogni caso non potrà non prescindere da un forte colpitore di testa. Abbiamo ancora in mente i goal subiti l’anno passato e questa pecca in parte fu colmata con l’arrivo di Conti, discreto nel gioco aereo ma carente sul resto. Si parla dell’arcigno Cosenza della Pro Vercelli che potrebbe dare quel pizzico d’esperienza per trovare la giusta quadratura. Il calciatore calabrese (è nato a Stignano) è un difensore roccioso, è un destro, forte nei colpi di testa e può essere utilizzato anche nel ruolo di terzino all’occorrenza. Ha un biennale con la società piemontese, ma se i due sodalizi si mettono d’accordo non è escluso un arrivo a Catanzaro.

Nella zona nevralgica del campo è più difficile esprimere giudizi perché del giovane Ridolfi, dell’ultimo arrivato Marchi e di Uliano davvero sappiamo poco. Tutti e tre arrivano con buone referenze ma esprimere giudizi affrettati senza averli visti all’opera non è proprio il caso. Il confermato Benedetti agirà nella zona cui operava con mister Cozza e con D’Adderio; l’anno in più d’esperienza non potrà che giovargli a lui e alla squadra giallorossa.

Andrea RussottoIn avanti il fiore all’occhiello di questo mercato è indubbiamente il riconfermato Andrea Russotto. Il talentuoso calciatore potrà iniziare ad allenarsi sin dalle fasi di ritiro e questa cosa non avveniva per l’ex under 21 di Casiraghi da parecchio. Sappiamo bene che se sarà responsabilizzato (fascia da capitano?) e messo nelle condizioni ideali potrà essere davvero l’arma in più perché le qualità tecniche non sono in discussione. Fiore (a nostro avviso un anno perso in quel ruolo nella passata stagione) tornerà a giocare nel suo ruolo e non è escluso che possa essere una lieta sorpresa perché le qualità non gli mancano. Martignago, prelevato dal Cittadella, dovrebbe avere le caratteristiche dell’esterno offensivo che potrebbe essere schierato anche in luogo di Benedetti o in alternativa a Fiore. Fioretti è attualmente l’unico attaccante tesserato con il Catanzaro. La sua presenza è subordinata al fatto che se dovesse arrivare qualche richiesta la società valuterebbe una sua eventuale partenza. Nel caso in cui il centravanti romano dovesse rimanere sarà chiamato ad essere quell’attaccante che dovrà finalizzare le azioni a rete perché questa volta i rifornimenti non dovrebbero mancargli. L’anno scorso, malgrado tutto, è arrivato a doppia cifra e in un torneo difficile come la Lega Pro di Prima Divisione non è cosa da poco conto. La rosa sarà integrata con qualche ragazzo proveniente dalle giovanili (qualcuno sarà girato in prestito) e se qualcuno impressionerà Brevi, non è escluso possa essere chiamato a orbitare in prima squadra.

Problema stadio, campagna abbonamenti (sarà lanciata nella prossima settimana), poi si potrà pensare al calcio giocato. Noi tifosi non vediamo l’ora di ricominciare a gremire il monco “Ceravolo” e seguire le aquile in trasferta per dare il nostro apporto come sempre. Forza Catanzaro.

Salvatore Ferragina 

 

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Salvatore Ferragina

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