Aeroporto di Lamezia: interrogazione parlamentare sull’abbandono delle compagnie low cost

I senatori di Sel e Pd in Commissione Trasporti chiedono se corrispondano al vero le voci su un prossimo abbandono della compagnia low cost Ryanair e del perchè altre compagnie sono “volate” vie.

I senatori di Sel e Pd in commissione Trasporti hanno presentato un’interrogazione al ministro dei Trasporti sull’aeroporto di Lamezia Terme per sapere «se corrispondano al vero le voci su un prossimo abbandono della compagnia low cost Ryanair e quali motivazioni vi sarebbero alla base di tale decisione». I parlamentari, inoltre, chiedono di sapere «quali sono le motivazioni che hanno portato le altre compagnie low cost ad abbandonare l’aeroporto e a trasferirsi presso altri scali, quali le ragioni dei mancati contributi regionali promessi e non concessi alla Sacal, la società di gestione dello scalo» e «quali iniziative si intendono assumere per il rilancio dell’aeroporto di Lamezia, stante la sua valenza strategica per l’economia e la mobilità regionale e nazionale». I parlamentari Massimo Cervellini (Sel), e Marco Filippi, Laura Cantini, Daniele Borioli, Salvatore Margiotta e Raffaele Ranucci (Pd), nell’interrogazione sostengono che la Sacal «ha chiuso per il secondo anno consecutivo il bilancio in perdita e vive una situazione di crisi ormai da troppo tempo. In questi anni la principale infrastruttura aeroportuale calabrese ha registrato un deficit di 2 milioni di euro nel 2011 e di 1,7 nel 2012, nonostante siano aumentati negli anni precedenti voli e passeggeri, i parcheggi siano stati tutti resi a pagamento e si siano moltiplicati gli spazi e i servizi ceduti sempre a pagamento». «Le perdite registrate – prosegue l’interrogazione – sono dovute prevalentemente a contributi promessi per il cosiddetto progetto “Calabria in volo” dalla giunta regionale e impropriamente iscritti in bilancio e poi mai erogati. Ai problemi di bilancio si è inoltre aggiunta negli ultimi due anni la fuga di importanti compagnie low cost, che garantivano un servizio indispensabile per le rotte nazionali con Roma Fiumicino, come Easy Jet e Blu Express. La Regione, peraltro, aveva fatto lo scorso anno con Blu Express una campagna pubblicitaria, e la compagnia aerea, dopo aver aperto due voli giornalieri da e per Reggio da Roma e Milano, ha poi chiuso la rotta da Lamezia. Da notizie di stampa si apprende che anche Ryanair sarebbe in procinto di essere sacrificata, per non meglio precisate ragioni economiche». «Tutto questo – affermano i parlamentari – rischia di far recedere l’aeroporto di Lamezia dai lusinghieri risultati di traffico raggiunti (oltre 2 milioni di passeggeri l’anno), perché sarebbero cancellate importanti destinazioni italiane ed europee a basso costo». 

Il testo dell’interrogazione presentata dai senatori Massimo Cervellini, Sel,  Marco Filippi, Laura Cantini, Daniele Borioli, Salvatore Margiotta e Raffaele Ranucci, Pd, tutti membri della Commissione Trasporti del Senato sulla situazione della Sacal di Lamezia Terme.

Al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

PREMESSO CHE
la Sacal, società che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme, ha chiuso per il secondo anno consecutivo il bilancio in perdita e vive una situazione di crisi ormai da troppo tempo; in questi anni la principale infrastruttura aeroportuale calabrese ha registrato un deficit di 2 milioni di euro nel 2011 e di un milione e settecentomila euro nel 2012, nonostante siano aumentati negli anni precedenti voli e passeggeri, i parcheggi siano stati tutti resi a pagamento e si siano moltiplicati gli spazi e i servizi ceduti sempre a pagamento; che le perdite registrate sono dovute prevalentemente a contributi promessi per il cosiddetto progetto “Calabria in volo” dalla Giunta regionale calabrese e impropriamente iscritti in bilancio e poi mai erogati;ai problemi di bilancio della società si è inoltre aggiunta negli ultimi due anni la fuga di importanti compagnie low cost, che garantivano un servizio indispensabile per le rotte nazionali con Roma Fiumicino, come Easy Jet e Blu Express;nel 2012 Easy Jet ha soppresso il volo da e per Roma, e la stessa cosa ha fatto quest’anno anche la compagnia Blu Express; la Regione Calabria, peraltro, aveva fatto lo scorso anno con Blu Express una campagna pubblicitaria, e la compagnia aerea, dopo aver aperto due voli giornalieri da e per Reggio Calabria da Roma e Milano, ha poi chiuso la rotta da Lamezia; da notizie di stampa si apprende che anche Ryanair sarebbe in procinto di essere sacrificata, per non meglio precisate ragioni economiche;

CONSIDERATO CHE
tutto questo rischia di far recedere l’aeroporto di Lamezia dai lusinghieri risultati di traffico raggiunti (oltre 2 milioni di passeggeri l’anno), perché sarebbero cancellate importanti destinazioni italiane ed europee a basso costo; prima delle ultime elezioni, il ministro pro tempore Passera ha modificato la proposta predisposta dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) nel febbraio 2012 nella quale Lamezia era tra i 13 aeroporti strategici, Reggio e Crotone tra i 18 aeroporti di servizio, declassando lo scalo lametino rispetto alla valutazione finale contenuta nello studio dell’Enac;lo scorso febbraio un nucleo interforze ha fatto visita a numerosi cantieri a rischio infiltrazione mafiosa tra cui quello riguardante il prolungamento della pista aeroportuale;si sono verificati casi in cui alcuni dipendenti sono risultati coinvolti in indagini di rilevanza penale, ultima delle quali quella relativa al furto dai bagagli nelle stive degli aerei;il Comune di Lamezia ha chiesto a più riprese un confronto con la Giunta regionale della Calabria per salvare l’aeroporto dalla situazione grave nella quale è stato trascinato e aprire un serio confronto istituzionale tra tutti gli azionisti, ciò anche al fine di garantire dal punto di vista tecnico ed operativo una gestione societaria efficacie e trasparente, ma ad oggi non ha avuto alcun riscontro; l’aeroporto di Lamezia, per la sua funzione strategica regionale e nazionale, non può essere condannato ad una continua spoliazione di voli né può continuare a vivere in assenza di una seria strategia di valorizzazione della più importante infrastruttura aeroportuale al servizio della intera  regione; è necessario che ne sia garantita una gestione oculata ed efficiente, anche perseguendo, sul piano della responsabilità contabile e civile, coloro che hanno determinato l’attuale situazione finanziaria;

PER SAPERE
se corrispondano al vero le voci su un prossimo abbandono della compagnia low cost Ryanair e quali motivazioni vi sarebbero alla base di tale decisione; quali sono le motivazioni che hanno portato le altre compagnie low cost ad abbandonare l’aeroporto di Lamezia e a trasferirsi presso altri scali;quali sono le ragioni dei mancati contributi regionali promessi e non concessi alla Sacal; quali iniziative si intendono assumere per il rilancio dell’aeroporto di Lamezia, stante la sua valenza strategica per l’economia e la mobilità regionale e nazionale.

Autore

Salvatore Ferragina

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