Intervistiamo

“Asp è ora di voltare pagina”

Scritto da Redazione
La nota di Sergio Costanzo Consigliere comunale PdL di Catanzaro, dopo la bociatura del bilancio dell’Ente

“Con gli attuali direttori generali delle Asp ci sembra sia arrivato il momento di voltare pagina. La bocciatura del bilancio dell’Azienda Sanitaria di Catanzaro è più che significativa, considerato che il dg aveva più volte dichiarato, a mezzo di apposite conferenze stampa, che i conti erano in ordine e che si era pervenuti ad una considerevole riduzione dei costi dell’Ente. Dalla delibera del DPGR n. 75 del 5 giugno 2013, apprendiamo invece che la realtà è bel altra e che vi sono vistose discrasie tra quanto ci ha sempre fatto intendere il direttore generale e quanto invece risulta trasmesso alla regione dall’Azienda.

Per l’ennesima volta i manager scelti dal presidente Scopelliti, (nel caso di Mancuso su input del presidente del Consiglio regionale Talarico) hanno fatto cilecca, proprio sul documento principale di ogni azienda: il Bilancio. Leggendo il decreto Scopelliti si rimane sconcertati della superficialità nella formulazione del bilancio che è carente di alcuni fondamentali documenti contabili quali: relazione sulla gestione del Direttore Generale; Conto Economico comparativo con l’anno 2010 e la previsione 2011; Stato Patrimoniale 2011; Conto Economico 2011 dei Presidi Ospedalieri.

I Revisori dei Conti hanno invece “mosso osservazioni riguardo all’attività amministrativa e contabile aziendale, in particolare: la non corretta tenuta del libro degli inventari e dei registri previsti dalla normativa fiscale; l’ingiustificato affidamento di incarichi ad avvocati esterni nonostante l’azienda fosse dotata di un ufficio legale con professionisti interni; la tardiva adozione dell’atto nella corresponsione di somme dovute in ottemperanza a sentenze giurisdizionali. Tali situazioni hanno comportato un aggravio di spese per l’esecuzione dei giudizi di ottemperanza; l’illegittimo ricorso all’ istituto della trattativa privata”. Il Collegio ha ritenuto di esprimere parere non favorevole al bilancio d’esercizio 2011, in quanto “il documento contabile non rappresenta in maniera chiara e corretta la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Azienda. Inoltre, ha riscontrato che, dalla delibera di approvazione del bilancio, non risultano indicate le specifiche cause che hanno determinato la perdita d’esercizio e non sono state individuate le modalità di copertura della stessa”. Il responsabile di questa malaccorta gestione dei documenti contabili di bilancio non può essere tuttavia solo di Direttore Generale. A leggere attentamente il decreto di bocciatura del bilancio le colpe sono anche di altri dirigenti e di tutti coloro che concorrono al controllo di gestione e dei flussi, nonché dello stato patrimoniale. Nel decreto di bocciatura risulta che “Il valore delle quote d’ammortamento esposto tra i costi di cui al Conto Economico desta perplessità circa la chiarezza e fondatezza del dato”. Ancora lo “Stato Patrimoniale allegato alla Nota integrativa si rileva la non corrispondenza del totale delle Attività”.

Sarebbe auspicabile che il Direttore Generale, ancorché legale rappresentate dell’azienda e quindi responsabile della corretta tenuta della contabilità, non sia l’unico a trarre le dovute conclusioni, ma valuti negativamente e rimuova tutti i dirigenti e dipendenti che hanno contribuito alle pesanti inadempienze contabili. Solo così, cesseranno quelle “discrasie” che hanno indotto il Presidente della Giunta Regionale a bocciare il bilancio dell’Asp. In tutta questa vicenda, un aspetto positivo comunque c’è, ed è il fatto che i dirigenti del Dipartimento Tutela della salute e dell’Ufficio del Piano di rientro vanno ben oltre gli steccati politici e applicano la normativa con grande rigore e professionalità.”

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