Intervistiamo

Droga: “Varenne”, due a giudizio, un prosciolto, abbreviato per 14

Sono stati rinviati a giudizio due degli imputati coinvolti nell’inchiesta antidroga denominata “Varenne”, scattata il 6 agosto scorso contro una presunta associazione dedita prevalentemente al traffico di ingenti quantità di marijuana e hashish, operante a Catanzaro e provincia e con canali di approvvigionamento nella Locride e anche a Napoli. Si tratta di Pina Zangari, 43 anni di Borgia, e Simone Bevilacqua, 32 anni di Catanzaro, che il giudice dell’udienza preliminare, Assunta Maiore, accogliendo la richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ha mandato al processo che avrà inizio il 14 novembre davanti al tribunale (dove saranno difesi dagli avvocati Arturo Bova, la prima, e Alessandro Guerriero, il secondo). Una terza persona che ha seguito la via della normale udienza preliminare, Ali Ait Ali Ousadi, 24 anni, cittadino del Marocco, ha invece incassato un sentenza di non luogo a procedere, come richiesto dall’avvocato Antonio Lomonaco.

Per gli ultimi 14 imputati, che invece hanno chiesto l’abbreviato – il rito alternativo al dibattimento che, in caso di condanna, comporta lo sconto di pena di un terzo -, il giudizio proseguirà il 12 luglio (nel collegio difensivo figurano anche gli avvocati Salvatore Staiano, Giuseppe Vetrano, Antonio Ludovico, Piero Chiodo, Nicola Cantafora, Laura Parretta, Antonio Lomonaco). Si tratta di: Francesco Agostino detto “Ciccio”, di 27 anni, residente Marina di Gioisa Jonica; Saverio Agostino, 24 anni, di Locri; Domenico Amato di Catanzaro, 24 anni; Saverio Chiarella, 30 anni di Squillace; Ivan Commisso, 24 anni di Vallefiorita; Rocco Femia, 31 anni di Catanzaro; Antonio Gallella, 26 anni di Squillace; Giuseppe Ponissi, 31 anni di Squillace; Sergio Rubino, 35 anni di Catanzaro; Nicola Tavano, 36 anni di Catanzaro; Pietro Tieni, 29 anni di Squillace; Rhama Ungaro, 26 anni, indiano residente a Squillace; Francesco Varano alias “Varenne”, 27 anni di Squillace; Alessandro Vecceroloque Peroloque, 23 anni; Gaetano Gualtieri, 46 anni, di Borgia.

L’operazione “Varenne”, condotta dalla Guardia di finanza, scattò alle prime luci dell’alba del 6 agosto 2012 per l’esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal giudice di Catanzaro, Maria Rosaria di Girolamo, su richiesta dei sostituti procuratori Simona Rossi e Vincenzo Capomolla, a carico di dieci indagati – sette finiti in carcere, due ai domiciliari, tra i quali un donna (cui è stata contestata la cessione di dosi di cocaina in cambio di prestazioni sessuali da parte di un soggetto minorenne), ed uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria -, dopo quasi tre anni di indagini, partite nell’estate del 2009.

Secondo la tesi dell’accusa, il gruppo criminale ricostruito nell’inchiesta, che sarebbe stato capeggiato da Ungaro – all’epoca dei fatti gestore di un autolavaggio a Roccelletta di Borgia utilizzato anche come luogo di incontro e smercio -, avrebbe acquistato per anni droga nella Locride e nel Napoletano per poi rivenderla nell’hinterland del Catanzarese, tenendosi al riparo dai controlli grazie ad un collaudato sistema di “auto staffetta”, che accompagnavano i mezzi carichi di droga precedendoli, in modo da segnalare eventuali pattuglie delle Forze dell’ordine presenti lungo il percorso.(AGI)

Autore

Salvatore Ferragina

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