Intervistiamo

Sedicenne uccisa carbonizzata dal fidanzato

È stata ritrovata cadavere la ragazza 16enne scomparsa venerdì da casa a Corigliano Calabro. Il corpo carbonizzato e con segni di coltellate era in una zona di campagna della città del cosentino.

A denunciare la scomparsa di Fabiana Luzzi, i genitori, non vedendola rientrare dall’istituto per ragionieri che frequentava. I suoi compagni di scuola avevano raccontato di averla vista allontanarsi con il suo ragazzo, dopo le lezioni. Lo stesso ragazzo, D. M., ieri era stato ricoverato nel centro grandi ustionati di Brindisi dopo essersi presentato nel pomeriggio nell’ospedale di Corigliano con diversi segni sul viso e sul corpo.

E’ quanto trapela dopo l’interrogatorio cui il ragazzo è stato sottoposto in nottata in una caserma dei carabinieri. Il minore, secondo quanto si è appreso, avrebbe detto al pm della Procura di Rossano Maria Vallefuoco, che lo ha interrogato su delega della Procura dei Minori, alla presenza dei legali di fiducia e dei carabinieri, di avere accoltellato la fidanzatina al termine di una lite nata per il rapporto travagliato che esisteva tra loro. Un rapporto ripreso da poco e caratterizzato da gelosie reciproche. Dopo averla accoltellata, avrebbe detto il giovane, studente in un istituto diverso da quello della vittima, ha dato fuoco al corpo della ragazzina. E’ stato lo stesso ragazzo, nella serata di ieri, a indicare dove si trovava il cadavere, in una zona isolata non distante dall’istituto per ragionieri frequentato dalla vittima. Sul corpo della sedicenne sono state trovate ferite d’arma da taglio. Il coltello usato per l’omicidio non è stato trovato. Il ragazzo, venerdì pomeriggio, si è presentato all’ospedale di Corigliano con delle ustioni al volto. In un primo momento non aveva voluto fornire una spiegazione, ma dietro le insistenze dei carabinieri, ai quali, intanto, era giunta la denuncia di scomparsa della ragazza, che non era tornata a casa dopo la scuola, aveva parlato di un’aggressione subita. Una versione che non ha convinto i carabinieri, che hanno continuato a sentirlo sino a quando, nella serata di ieri, ha fornito indicazioni per il ritrovamento del cadavere. Sul luogo del ritrovamento si sono recati il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, Francesco Ferace, quello del reparto operativo Vincenzo Franzese, oltre ai militari della Compagnia di Crotone e della sezione rilievi scientifici del Comando provinciale.

Una folla di alcune centinaia di persone si è radunata, in serata, davanti la sede della Compagnia dei carabinieri di Corigliano Calabro, dopo che in città si è diffusa la voce del ritrovamento della sedicenne scomparsa venerdì pomeriggio dopo l’uscita da scuola. Inizialmente sono stati compagni di scuola ed amici della ragazzina a presentarsi, soprattutto per avere notizie, poi la folla si è ingrossata e quando sono cominciate a circolare le prime voci sul fatto che la sedicenne era stata uccisa, sono state sentite grida di imprecazione e ci sono stati momenti di tensione. La situazione, comunque, è rimasta sostanzialmente tranquilla. Tra l’altro, il fidanzatino della ragazza, fermato e sottoposto ad un lungo interrogatorio, è stato sentito in una caserma dei carabinieri diversa da quella che ospita la Compagnia. Col passare delle ore, la gente ha poi cominciato ad allontanarsi.

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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