Arrestati imprenditori vicini alla ndrangheta vibonese

Gli arrestati, in prevalenza imprenditori, secondo l’accusa, sarebbero legati alla cosca di ‘ndrangheta Tripodi, della frazione marina di Vibo, che per gli inquirenti costituisce l’ala economico-imprenditoriale del clan Mancuso di Limbadi.

Beni per un valore di circa 40 milioni di euro sono in corso di sequestro da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, con l’ausilio della guardia di finanza, nell’ambito dell’inchiesta sull’ala economica della cosca Mancuso di Limbadi che ha portato all’arresto di diversi imprenditori. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dalla Dda di Catanzaro nei confronti di 19 aziende e 25 persone fisiche e riguarda 45 immobili (terreni, fabbricati e appartamenti), tra cui 2 bar in pieno centro a Roma e conti correnti. (ANSA).

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Redazione

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