Intervistiamo

Costanzo – Bambin Gesù: noi attendiamo ancora risposte come il Tavolo Massici

Scritto da Redazione
Il consigliere comunale e provinciale del Pdl pone altre domande: l’aumento delle sedute provoca ancora aumento dei costi

 

Stiamo ancora aspettando delle risposte su quanto sia conveniente, per le tasche dei già tartassati contribuenti calabresi, spendere due milioni di euro  per la convenzione tra il Pugliese-Ciaccio ed il Bambin Gesù.

Non siamo solo noi ad aspettare risposte, ma anche, e da tempo, il Tavolo Massicci, tant’è che  nel verbale dell’8 aprile scorso ha scritto: “Tavolo e Comitato, che non hanno  acquisito le valutazioni sul provvedimento da parte struttura commissariale nel  suo complesso, valutano negativamente il Patto d’intesa: relazione alla  duplicazione dei costi relativi alla pediatria ospedaliera nella città di

Catanzaro con riferimento all’AO Pugliese Ciaccio; con riferimento alle tematiche del personale dipendente dell’AO Pugliese Ciaccio e dell’ospedale  Bambino Gesù; con riferimento all’impatto economico collegato che risulta non  adeguatamente documentato; con riferimento alla convenienza di tale convenzione.”

E’ facile ora affermare l’avevamo detto! Infatti circa due mesi prima di quanto scrive Massicci abbiamo pubblicato una nostra analisi dei costi e di come la convenzione tra il Pugliese-Ciaccio ed il Bambin Gesù portava alle  casse dell’Azienda ospedaliera un deficit di circa 1.321.000. Nello stesso articolo evidenziavamo che il Bambin Gesù eseguiva una chirurgia di basso livello che già era gestita dal reparto di Chirurgia Pediatrica del Pugliese.

Il basso livello degli interventi è stato confermato, indirettamente, dal Aurelio Mazzei, che nell’articolo da lui pubblicato qualche giorno fa ha sottolineato la bontà di interventi di ernia inguinale, di idrocele o di  testicoli ritenuti. Interventi, ripetiamo, che il reparto di Chirurgia  Pediatrica del Pugliese, nei suoi 40 anni di attività ha sempre fatto.   

Eppure si continua ad insistere sull’efficacia della convenzione e si raddoppiano i medici. Abbiamo appreso dalla stampa, infatti, che arriveranno da  Roma il dr. Massimo Rivosecchi ed il dr. Ivan Pietro Aloi. Senza nulla togliere  ai giovani preparati e capaci, come certamente sarà il dottor Aloi, ci  chiediamo: che fine ha fatto il dottor Fabrizio Gennari, responsabile del  progetto Bambino Gesù? Forse si è dimesso? O altri sono i motivi del suo  rientro a Roma? E per i due Rivosecchi e Aloi, l’azienda Puglies-Ciaccio ha  emanato un apposito atto deliberativo? Attendiamo risposte, così come le  attende il Tavolo Massicci.  

Siamo convinti però che fra qualche mese le risposte arriveranno da sole, quando verranno resi pubblici i dati di mobilità passiva del 2012 che la  Regione Calabria dovrà pagare al Bambino Gesù. Vedremo se ci sarà il famoso  dimezzamento della mobilità passiva tanto vantato dal presidente Scopelliti ed  il dimezzamento dei costi. Noi continuiamo ad avere molti dubbi! Soprattutto  sui costi anche perché la direzione del Pugliese-Ciaccio, per favorire l’ incremento delle sedute operatorie a favore del Bambin Gesù, pare abbia chiesto  agli anestesisti sedute operatorie aggiuntive; ovviamente remunerate.

Ma – ci  chiediamo ancora – tutto questo non avviene a scapito delle altre attività  chirurgiche? Quest’ultima direttiva ci appare oltremodo grave in quanto vengono  ad essere privilegiati interventi di bassa chirurgia a scapito delle più  importanti e improcrastinabili attività chirurgiche, verso quei pazienti  portatori di malattie tumorali, patologie urologiche, ortopediche, chirurgiche,  otorino, neurochirgiche ecc. Perché non raddoppiare questo tipo di sedute? Modi diversi di intendere la sanità pubblica. A rimetterci, però, sono sempre  i cittadini che pagano i relativi costi.

 

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Redazione

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