Intervistiamo

Scalzo interviene sulla sanità e sulla politica di Scopelliti

Apprendiamo dell’incontro tenutosi tra gli esponenti del centrodestra catanzarese ed il presidente della commissione sanità della Regione Calabria. Un incontro dove è in sostanza emersa la bocciatura da parte della politica catanzarese dell’operato del presidente Scopelliti in qualità di commissario ad acta alla sanità. Nei fatti un incontro istituzionale che dovrebbe essere normale routine politica, eppure viene ricalcato a mezzo stampa evidentemente per prendere le distanze dall’azione politica del commissario Scopelliti.Lo diciamo da un anno e mezzo che la volontà del presidente Scopelliti di tagliare drasticamente cento posti letto al Pugliese è una decisione poco responsabile, soprattutto in ragione del fatto che si tratta per lo più di posti letto sottratti alle emergenze-urgenze. Pertanto, seppur tardivo, ben venga il recupero di almeno 40 posti letto. Ci chiediamo e lo chiediamo soprattutto agli addetti ai lavori e ai dipendenti: sono sufficienti? Ci sembra infatti un tentativo, quello del centrodestra locale, di farsi da parte, di salvare la faccia e la propria immagine. Un centrodestra locale che, con un anno e mezzo di ritardo, sconfessa il commissario Scopelliti ed il famigerato decreto 136/2011 che penalizza inesorabilmente la sanità cittadina a vantaggio di altri distretti regionali.Ci piacerebbe tuttavia che il centrodestra catanzarese, oggi maggioranza in Regione, in Provincia come in Comune, ci parlasse di contenuti e programmazione coinvolgendo, una volta tanto, gli addetti ai lavori, con quella autorità politica propositiva e risolutiva per niente praticata.Vorremmo sapere cosa pensa la classe dirigente catanzarese (che dopo un anno e mezzo prende le distanze dal decreto 136/2011) della situazione del Policlinico di Germaneto, della Cardiochirurgia pubblica dell’unica facoltà di Medicina della Calabria e della Fondazione Campanella. Anche su questi temi decidono di sconfessare la politica sanitaria del commissario Scopelliti?Ci dicano quindi cosa vogliano fare della sanita’ catanzarese per il bene dei pazienti e del lavoro degli operatori.In Calabria le istituzioni da troppo tempo devono fronteggiare crisi ed emergenze provocate dalla totale assenza di programmazione. Questa è una condotta politica inaccettabile che non ci appartiene.

Autore

Redazione

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