Il Palazzo della Regione di Catanzaro venga intestato a Re Italo

Nota stampa di Aldo Ventrici dell’Osservatorio per il Decoro Urbano Catanzaro

Pochi giorni or sono, tramite un comunicato stampa diramato dalla Giunta regionale calabrese, abbiamo avuto modo di apprendere che i lavori della costruenda sede regionale di Catanzaro registrano un avanzamento del 54% e che la conclusione degli stessi è prevista per la fine di questo anno 2013.Il nostro auspicio è che l’opera venga effettivamente ultimata senza alcun ritardo e ciò a prescindere dalle evidenti incongruenze sui tempi di esecuzione, rilevabili nei vari comunicati diffusi dagli ambienti regionali, secondo i quali, a fronte di un iniziale obiettivo fissato al 65% per fine anno 2012, il reale avanzamento ha subito una contrazione, attestandosi al 52% a gennaio 2013 e al 54% a fine marzo 2013. Il gap appare di sensibile rilevanza, tant’è che, nonostante le espressioni di soddisfazione comunicate alla stampa dagli esponenti regionali, nutriamo dubbi che i lavori possano effettivamente concludersi nel novembre del corrente anno, termine anch’esso spostato in avanti di due mesi rispetto alla iniziale previsione di settembre 2013.Il rispetto dei termini per la conclusione dei lavori comporta il consequenziale rispetto dell’impegno assunto dalla Regione di trasferire, nel corso del 2014, la Presidenza, gli Assessorati e gli Uffici operativi della Regione, e di avviare l’attività del Centro Elaborazione dati, dei magazzini, degli archivi e degli uffici di relazione con il pubblico. Dovranno essere anche allestiti le cinque sale per conferenze e gli ampi spazi museali, destinati ad accogliere gli importanti reperti messi in luce durante la campagna archeologica condotta sull’area che ospita il cantiere.Solo allora, il maestoso complesso edilizio, la cui forma a C richiama le iniziali della Calabria e di Catanzaro, la nostra regione e la sua città capoluogo, potrà finalmente adempiere appieno alle funzioni per cui è stato ideato e realizzato, diventando la vera casa di tutti i calabresi ed il centro nevralgico del governo regionale, rimarcando il ruolo e le funzioni che per secoli ha interpretato la città di Catanzaro.La circostanza che la cosiddetta cittadella regionale sia ubicata nell’istmo di Catanzaro, cioè nel territorio che è il baricentro della penisola calabra, e affondi le proprie fondamenta in quello stesso suolo, in territorio catanzarese, sul quale in età protostorica vissero le genti del mitico Re Italo, ha il senso dell’ineluttabile predestinazione e del compimento logico e naturale di un ciclo storico. Ciclo originato da vicende che costituiscono il seme da cui germogliarono le primordiali idee di unificazione, condivisione, fratellanza e, soprattutto, quella di identificazione di un popolo con un determinato territorio. La “società” protostorica creata da Italo, che per primo trasformò le sue genti da nomadi in stanziali, consisteva in una unificazione basata sull’aggregazione, sull’adozione di leggi comuni e sull’istituzione dei “sissizi”, usanza che rispondeva alla necessità di annullare ogni interesse privato, che si potesse anteporre a quello comunitario, e che produceva una forma di compartecipazione etica perché orientata verso la saggezza e la felicità.E’ per tutte queste motivazioni che ci rivolgiamo al Sindaco di Catanzaro ed alla Commissione Toponomastica cittadina per chiedere che il Palazzo Regionale venga intestato a Re Italo, con ciò realizzando che anche nella sua denominazione possa detenere un alto valore simbolico capace di evocare quel buon governo e quella unificazione regionale cui tutti aspiriamo. 

Autore

Salvatore Ferragina

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