Brevi

Ci scusi, Don Nicola

Il premio “Ceravolo” diventa una reunion di juventini. “Catanzaresi” bianconeri impazziti per Conte intonano cori e sventolano bandiere della squadra di Torino. Il presidente Cosentino lascia la sala infastidito: “Credevo di trovarmi a Catanzaro”. Imbarazzo tra i tifosi giallorossi in netta minoranza

Tristissimo. Cos’altro aggiungere? L’auditorium “Casalinuovo” di Catanzaro, scelto da tempo come sede del premio “Ceravolo” organizzato dal giornalista Maurizio Insardà, si è trasformato poco fa in un  caldissimo settore dello Juventus Stadium. Si sentono alti i cori dei tifosi bianconeri nel cuore della città che fu il fortino della Regina del Sud e che oggi viene così miseramente umiliata da alcuni (troppi) dei suoi abitanti.

Il premio che avrebbe dovuto onorare il presidente Nicola Ceravolo diventa così l’occasione per l’esibizione di un orgoglio juventino che non ha alcuna ragione d’essere a queste latitudini e soprattutto in questa serata.

Il Presidente Cosentino ha abbandonato la sala piuttosto imbarazzato. Credevo di essere a Catanzaro, non a Torino” ha riferito ai nostri inviati. I pochi catanzaresi con sciarpa giallorossa al collo, in nettissima minoranza peraltro, hanno quasi dovuto giustificarsi con i loro vicini di posto bianconeri.Un momento bassissimo della storia giallorossa e azzardiamo, un momento bassissimo della nostra città che ha evidentemente smarrito per sempre il senso di appartenenza dei suoi figli.

Ci scusi Don Nicola. Grazie Presidente Cosentino, ci porti a Torino  e crederà di essere a Catanzaro (Cit. Forum puntonet).

a cura dei nostri inviati Lorenzo Costa e Bruno Cuteri

 

 

Fabrizio Scarfone

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Redazione

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