Intervistiamo

PD Catanzaro sulla convenzione con il Bambin Gesù

La nota firmata dal  gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Catanzaro

La convenzione stipulata, con grossi oneri finanziari, tra l’Azienda ospedaliera Pugliese- Ciaccio e l’Ospedale Bambin Gesù ha messo a nudo le debolezza e l’assenza di strategia del governo regionale di Centro-destra e del Presidente e Commissario per il piano di rientro in sanità, Scopelliti. Su questa vicenda abbiamo sospeso inizialmente un giudizio articolato nella speranza che non si trattasse dell’ennesima operazione di potere sulla pelle dei calabresi ma di un tentativo di affrontare positivamente un settore delicato della sanità catanzarese che versava, per assenza di decisioni strategiche della politica,  nella precarietà da qualche tempo anche se esso avrebbe potuto trovare valide soluzioni con forze e professionalità calabresi a catanzaresi. A distanza di alcuni mesi e sulla base delle stesse dichiarazione dell’Azienda  si possono prevedere meno di mille visite ambulatoriali in un intero anno, che sicuramente sono state comunque assicurate in questi anni dai professionisti in servizio, mentre del tutto inesistente appare l’attività chirurgica di elevato profilo.Di fatto non si vede quale azione sia stata seriamente intrapresa  e  quale ricaduta si abbia per  la riduzione della mobilità sanitaria. Al contrario sembra intravedersi una vera e propria corsia preferenziale verso uno degli ospedali pediatrici italiani, i cui vantaggi sono tutti per quest’ultima struttura che invece di contribuire alle spese riceve un compenso di un milione e ottocentomila euro a carico  dei cittadini calabresi.E’ evidente che l’operazione si sta rivelando del tutto fallimentare, tanto da non essere condivisa nemmeno all’interno dello schieramento di Centro destra ,e che la rotta va immediatamente corretta con la revoca della convenzione in atto e nel senso di assicurare ai reparti “colonizzati”  un sostegno stabile e di prospettiva puntando innanzitutto    sulle professionalità esistenti. Tutto questo mentre continua il saccheggio degli ospedali. Le piccole strutture sono state chiuse o ,come il caso di Soverato, messe nelle condizioni di non poter garantire alcun significativo ruolo in un vasto comprensorio e d’altra parte nessun potenziamento è stato assicurato all’ospedale Pugliese-Ciaccio, sistematicamente ridimensionato dagli atti regionali nei posti letto e nel personale.Le ultime azioni politiche della Giunta regionale sembrano favorire la divisione dei territori, penalizzando in particolare il capoluogo della Calabria, di antica vocazione di scuola sanitaria medica e chirurgica. Ultime di queste vicende: la stipula, ancora una volta con un Ente esterno alla Calabria, di una convenzione tra l’Azienda ospedaliera  di Cosenza e l’Università di Roma per alcuni corsi di professioni sanitarie tranquillamente assicurati dalla Università Magna Grecia di Catanzaro e la dislocazione a Reggio Calabria delle attività cardiochirurgiche.Riteniamo  che la misura sia colma e che la classe dirigente e i cittadini di Catanzaro  e della provincia debbano reagire a questo stato di cose attraverso le istituzioni democratiche, le organizzazioni professionali e sindacali e i gruppi di opinione al fine di realizzare una sostanziale inversione di tendenza  a una politica inadeguata e fallimentare.Il gruppo consiliare del Partito Democratico al comune di Catanzaro

Autore

Salvatore Ferragina

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