Intervistiamo

Cardiochirugia: intervento di Agazio Loiero

L’ex Governatore replica al alcune accuse: altro che spoliazione

“Vorrei, per quanto posso, sottrarre l’argomento della Cardiochirurgia alle strumentalizzazioni elettorali. Se ci ritorno è per fissare storicamente e trattare una questione che interessa tutta intera la Calabria.

Fa bene Scopelliti a dire oggi che non toglierebbe mai la Cardiochirurgia a Catanzaro, perché non si può indebolire una struttura per portarla altrove. Oltretutto si tenga conto della posizione geografica del Capoluogo. Siccome in questi giorni sono comparse tante cose sulla stampa, posso affermare con certezza che non credo ci sia nessun catanzarese o calabrese capace di pensare che una Giunta da me guidata avrebbe potuto spogliare questo nostro territorio per rafforzarne un altro.

Voglio ricordare che la genesi della Cardiochirurgia a Reggio fu un atto approvato in un testo inserito nel collegato alla Finanziaria del 2005, poi votato in Consiglio regionale, non ricordo se all’unanimità, certamente con la maggioranza di cui faceva parte Tallini (che oggi vedo imperversare sull’argomento). Il successivo piano della Giunta, varato dopo due anni, non poteva non tener conto di quella votazione e di quel testo legislativo. Quindi tutto deriva da là.

Ricordo infine che con la Giunta avevamo immaginato Germaneto come il capoluogo pulsante al servizio dell’intera Regione, aperto al soveratese, al crotonese, al lametino e al resto della Calabria. A tal fine avevamo voluto il finanziamento del tratto della 106 Simeri Crichi/Squillace: ricordo l’arrivo nel 2006 dell’allora Ministro Di Pietro ed una molto partecipata conferenza stampa a Germaneto, che diede vita a quel tronco stradale. Puntavamo su una straordinaria valorizzazione di quell’area, la sola in pianura a disposizione della città. Lì infatti avevamo previsto: la costruzione della sede della Giunta regionale, che il centro destra invece avrebbe voluto realizzare altrove; il nuovo Ospedale Pugliese, che nei nostri intendimenti avrebbe dovuto essere localizzato in un’area prospiciente il Policlinico, per poter fruire di servizi comuni e per un rafforzamento in particolare della Cardiochirurgia. L’obiettivo era quello di far sorgere a Germaneto una nuova città, servita da una metropolitana leggera (per la cui realizzazione erano finanche disponibili le provvidenze comunitarie), che si sarebbe connessa con la città e con Catanzaro Lido. Di più, eravamo collegati con l’Aeroporto e anche la vecchia Nicastro (ma non Sambiase) avrebbe potuto fruire di questi collegamenti (ricordo a tal proposito un pacato confronto con gli amministratori della città della piana). Mentre nel centro storico, per far fronte al suo spopolamento, insieme all’Amministrazione comunale del tempo presieduta da Rosario Olivo, immaginavamo la localizzazione di una Facoltà universitaria. Altro che spoliazione!”.

Autore

Salvatore Ferragina

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