Dalla Redazione

Poker Nocerina. Latina fuga in extremis

Male Andria e Gubbio. Pari tra Frosinone e Prato. Il Catanzaro affonda la Paganese

Nella giornata “nera” per la scomparsa di Casimiro Iannone, capo storico della tifoseria molossa, la Nocerina rende merito al suo ricordo asfaltando il Barletta fra le mura amiche, centrando così la seconda vittoria consecutiva interna. Pugliesi remissivi mai pericolosi fin dalle prime battute. Ospiti che nonostante tutto resistono un tempo intero, grazie anche alla copiosa pioggia caduta su Nocera. Esordio immediato per il neo-portiere rossonero De Lucia (appena arrivato dal Livorno). Pronti via ed Evacuo sfiora subito l’1-0 con un destro al volo deviato in extremis da Pippa. Pochi minuti dopo, è Mazzeo a sciupare da due passi svirgolando una palla che vagava nell’area piccola. Il terreno scivoloso non aiuta i molossi ad impostare azioni in modo fluido, e la Nocerina soffre pur non subendo mai pericoli. Al 14′ Negro sciupa da posizione defilata, per ripetersi poi un minuto più tardi con un tiro dal limite. È un monologo Nocerina, con Garufo che dalla distanza sfiora il vantaggio al 20′. Il Barletta non prende respiro, ed al 31 l’occasione più ghiotta del primo tempo per i rossoneri. Mazzeo raccoglie un cross di Negro, ma il tiro si infrange sul palo, dove in controtempo Evacuo non riesce a battere Liverani. Unico squillo ospite, allo scadere del primo tempo, con un tiro che si spegne altissimo sul fondo (quasi fosse una partita del Sei Nazioni di rugby).

Nella ripresa il Barletta prova a mettere la testa fuori dalla propria area di rigore, ma la sostanza non cambia, ed all’11′ arriva il vantaggio dei padroni di casa. Punizione precisa di Mazzeo, intercettata da Chiosa che di testa infila Liverani. Sette minuti più tardi, Evacuo impegna con un bel tiro Liverani, sulla respinta Daffara di testa sigilla a porta vuota per il 2-0. Al 27′ il Barletta resta in 10: Evacuo sfugge a Pippa che, da ultimo uomo, lo stende e anticipa la doccia. Due minuti più tardi, è il bomber a mettere il sigillo e calare il tris con un forte destro su assist di Mazzeo. Al 43′ Giuliatto serve il poker raccogliendo l’assist (l’ennesimo) di un ispiratissimo Mazzeo e battendo con un sinistro che si infila all’angolino il malcapitato Liverani. Resta a 14 il Barletta, con una salvezza sempre più difficile da conquistare. Vola a 33 punti la Nocerina, scavalcando così il Frosinone che affronterà domenica in casa (terza gara consecutiva fra le mura amiche per i molossi contando quella di recupero di domenica scorsa).

Frosinone fermato dal Prato che al “Matusa” passa in vantaggio con Tiboni al 37′. Lanieri che accarezzano il sogno del colpaccio in Ciociaria, ma vengono raggiunti ad un quarto d’ora dal termine da Curiale che sigla il gol dell’1-1 per i canarini. Toscani che salgono così a 26 punti in pieno centro classifica, altra battuta d’arresto per i laziali. Sorride la sponda pontina, invece, con il Latina che in extremis espugna Sorrento in rimonta e vola in testa a +5 per la prima “mini fuga” di questo campionato fin qui equilibratissimo. Tortolano al 39′ porta in vantaggio i campani, che però non sanno gestire il risultato. Resistono fino al minuto 73 quando il sempreverde Barraco firma il pari. A 7 minuti dal termine, Agodirin sigilla la rete del sorpasso e fa volare i laziali. Sorrento impantanato a 12 punti, con la salvezza diretta che dista la stessa cifra ad ormai 11 giornate dal termine, e con i risultati che latitano ad arrivare.

Cade l’Avellino. Il Benevento espugna il Partenio-Lombardi nel derby campano e riaccende la speranza nei cuori dei tifosi sanniti. La compagine di Mister Carboni vince e forse anche convince. Buone emozioni nella prima frazione di gara, con tre occasioni per parte (di cui una di De Angelis per i biancoverdi clamorosa). Nessuna rete però nei primi 45 minuti. Al 57′ Vinicio Espinal, il nuovo acquisto giallorosso, appena entrato si procura un calcio d’angolo con un tiro da fuori. Sugli sviluppi dello stesso, Marotta raccoglie palla in area e gonfia la rete per il vantaggio ospite. Al 63′ Marchi (autore dell’assist del primo gol) timbra il cartellino dei marcatori. Dribbla mezza difesa irpina e con un esterno chirurgico batte Fumagalli con la complicità del palo. L’Avellino spinge ed il Benevento si chiude, ma il risultato è acquisito e non ci sono altre emozioni. Benevento che sale a 26 punti e inizia a “vedere” la zona playoff, Avellino inchiodato a 35 che perde il secondo derby consecutivo dopo quello contro la Paganese.

Proprio la Paganese si arrende ad un buon Catanzaro. Giallorossi ordinati al centro del campo che passano al 37′ con un rigore di “Terminator” Fioretti (fallo di Marruocco ammonito nella circostanza sullo stesso bomber romano). Nella ripresa la Paganese fa una sfuriata di dieci minuti e, dopo ver sciupato clamorosamente un contropiede con Caturano, trova il pari con Girardi al 77′. La gioia per i campani dura appena 4 minuti, il tempo che basta a Masini per insaccare la rete del definitivo 2-1 e ridare un sorriso ai tifosi giallorossi. Paganese che si ferma a 25 punti, uno sopra i giallorossi che scavalcano così il Gubbio, risucchiato in piena zona playout.

Gubbio che alza le mani a Pisa. Basta una rete di Barberis al 19′ per far tornare al successo i nerazzurri, che salgono così a 30 punti (pari punti con il Perugia che affronteranno domenica all’Arena-Garibaldi). Eugubini fermi a 22, che dopo il 5-2 del Ceravolo del 23 Dicembre sono entrati in un pericoloso vortice senza riuscire più ad uscirne. Vola anche il Perugia che batte con il più classico dei risultati al “Curi” l’Andria BAT. I grifoni, in vantaggio dopo 9 minuti con Ciofani, chiudono il match al 50′ con il solito Politano, giocatore veramente sprecato per questa categoria. Agguantata la zona playoff per gli umbri. Pugliesi sempre in zona rossa con 20 punti. Nell’anticipo, s’illude la Carrarese che con Corrent passa in vantaggio a Viareggio al minuto 24. Tris bianconero poi con Martella al 39′, Sandrini al 51′ e Magnaghi al 61′, prima del definitivo 3-2 di Belcastro allo scadere. Carrarese ferma a 13 e Viareggio che sale così a 26 in una bagarre senza precedenti.

Vito Tortorella

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