Intervistiamo

TRASPORTI: Ponte di Marcellinara, l’ennesima vergogna!

Scritto da Tony Marchese
La denuncia dell’Associazione Ferrovie in Calabria

Vista della pila metallica lato Catanzaro Lido e di quella centrale

Dopo quasi due mesi di totale assenza di novità, abbiamo deciso di rompere il silenzio: ci siamo così recati a verificare sul posto lo stato dei lavori di ricostruzione dell’ormai tristemente famoso ponte tra Marcellinara e Feroleto Antico, sulla linea Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, crollato il 22 novembre 2011 a causa dell’ingrossamento del torrente sottostante, e che ha provocato anche il deragliamento di un’ALn668 in servizio Regionale, fortunatamente transitata qualche istante prima del cedimento strutturale. Il 23 novembre scorso pubblicavamo un post commemorativo del disastroso evento, aggiornandovi sugli sviluppi della ricostruzione dell’opera. In quei giorni, però, nessuno poteva ancora immaginare di quale tipologia sarebbe stato il nuovo ponte sostitutivo: di certo, però, mai avremmo pensato che proprio su questa tratta, dopo 40 anni, si sarebbe ripetuta la stessa storia e quindi lo stesso errore. Il “nuovo” ponte non sarà altro che una struttura di tipo provvisorio, analoga a quella presente (realizzata addirittura nel 1975, anche in questo caso a seguito di alluvione e crollo di parte del viadotto originario in muratura) sulla vecchia tratta dismessa nei pressi della ex-fermata di Caraffa – Sarrottino, che a causa del consistente rallentamento prescritto ai convogli, oltre ad instabilità strutturale negli ultimi anni, contribuì all’abbandono del vecchio percorso via Catanzaro Sala (con tutte le dovute ricadute negative ormai ben note)…in favore di una variante fondamentalmente inutile sia alla città di Catanzaro a causa dell’abnorme distanza dal centro abitato, e sia allo stesso servizio ferroviario della Jonica, e per di più costruita con cemento depotenziato. Unica avvantaggiata dal nuovo innesto lato sud a Catanzaro Lido, sarebbe stata la Jonica Nord, visto e considerato che eventuali treni da Sibari e Crotone, avrebbero potuto raggiungere Lamezia Terme senza dover invertire il locomotore (o effettuare cambio banco per le automotrici): paradossalmente si ebbe un solo collegamento del genere, originario da Crotone, mal realizzato ed assente in senso opposto, da Lamezia Terme Centrale alla città pitagorica. Certo, quando nel 2008 venne inaugurata la variante, vennero tanto decantati i 15 minuti di percorrenza risparmiati rispetto alla linea via S.Maria di Catanzaro – Catanzaro Sala, foriera di rallentamenti nella galleria del Sansinato e sul ponte provvisorio a Caraffa, dove era previsto un rallentamento a 30 km/h per le automotrici e le D445 di prima serie, ed addirittura a 10 km/h per le D445 di II e III serie.


Ebbene sì: quando il 15 giugno di quest’anno si compiranno i primi 5 anni di esercizio della nuova tratta via Germaneto, potremo dire che oltre al cemento depotenziato e la cattedrale nel deserto, anche i famosi 15 minuti di percorrenza risparmiati saranno un lontano e quasi ridicolo ricordo, proprio a causa di questo nuovo ponte provvisorio, che ripristinerà a pochi chilometri di distanza la stessa situazione presente a Caraffa fino al 14 giugno 2008! Una scelta così vergognosa ed insensata, da risultare quasi ridicola, senza contare l’assurdità di aver dovuto attendere quasi due anni per ricostruire un semplicissimo ponte a travata metallica, sorretto da tre pile dello stesso materiale. Per lo meno nel 1975, crollato il vecchio viadotto, la struttura provvisoria (se così possiamo definirla, visto e considerato che ha “prestato servizio” per 38 anni…) venne installata immediatamente! Dopo tutta questa attesa, mese più o mese meno, sarebbe stato così dispendioso e controproducente costruire una struttura fissa, definitiva e durevole? Decisamente riteniamo che dietro questa scelta ci sia un linea di pensiero che potrebbe portare a tre opzioni: chiusura della tratta con la scusa degli alti tempi di percorrenza, del ponte pericolante (per la seconda volta) e quindi della scarsa frequentazione, oppure costruzione di una seconda variante, proseguimento di quella già esistente, che da Settingiano prosegua fino a Lamezia Terme Centrale, innestandosi alla Tirrenica dal lato Sud rispetto alla linea attuale, come da qualche anno si vocifera. Un ulteriore spreco, che tra l’altro taglierebbe fuori il bacino d’utenza di Nicastro e Sambiase, ed i loro popolosi hinterland. Terza opzione, quella “anni 70”: il ponte provvisorio lo rimarrà per altri 40 anni, con rallentamento che diventerà la norma, proprio come il suo simile di Caraffa – Sarrottino…e forse soltanto dopo decenni, qualcuno deciderà di avviare la costruzione di una struttura fissa, o della tanto famosa variante.

Ovviamente tutte e tre le possibilità portano ad un’unica conclusione: vergogna!

Vedremo nei prossimi mesi se i nostri pronostici saranno azzeccati, anche se in verità, purtroppo, non ci sono molte altre alternative: nel giro di un mese circa, visto lo stato abbastanza avanzato dei lavori, l’opera dovrebbe essere completata, portando al ripristino di un magrissimo servizio Regionale tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme Centrale…con “ben” 7 coppie di treni al giorno espletati da una stessa singola ALn668, ovvero una corsa ogni due ore nei due sensi. Non saranno presenti incroci lungo la linea, che a questo punto viene letteralmente esercita a spola.

Il poverissimo servizio Regionale che verrà ripristinato una volta consegnato il

E pensare che soli sette anni fa si arrivò a punte di un collegamento ogni 30 minuti (senza variante…), oltre ai due InterCity Notte da/per Torino e Milano ed all’Espresso da/per Roma Termini…e ci si lamentava pure!

Un ultima nota prima di chiudere il post: la gara d’appalto per la ricostruzione è stata assegnata per la cifra di 1.210.410,29 €. Probabilmente ci sbaglieremo, ma appaiono forse un po’ troppi per realizzare solo tre pile metalliche, posare una travata ed effettuare qualche sistemazione del rilevato ferroviario e dell’alveo del torrente…

 

Roberto Galati – Associazione Ferrovie in Calabria

www.ferrovieincalabria.com

 

 

Ed ecco il “fratello” del nostro ponte provvisorio, posto sulla vecchia tratta via Catanzaro Sala, nei pressi di Caraffa: anche in questo si tratta di tre pile, costruite con la stessa identica struttura di quello di Marcellinara! Fotografia satellitare ormai storica, acquisita guarda caso durante il transito di uno dei due InterCity Notte da Torino Porta Nuova o da Milano Centrale!

Autore

Tony Marchese

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