Latitante della ndrangheta preso in città

Il boss Domenico Leotta Il boss Domenico Leotta, 53 anni, ricercato dal 2010 è stato arrestato dalla Mobile di Reggio Calabria in collaborazione alla DDA e al Servizio Centrale Operativo (Sco). L’uomo, è considerato al vertice della cosca Pesce di Rosarno. Era sfuggito alla cattura nel 2010 in una operazione che aveva portato all’arresto di 40 affiliati.

L’uomo arrestato stamani, è stato indicato dalla pentita Giuseppina Pesce come il responsabile dell’omicidio di Maria Teresa Gallucci vedova Alviano, 37 anni, di sua madre Nicolina Celano (72) e sua cugina Marilena Bracalia (22), a Genova nel 1994. Per la pentita, figlia di Salvatore Pesce, boss della cosca di Rosarno, il triplice delitto fu deciso per ristabilire equilibri mafiosi. La Dda di Genova ha riaperto l’inchiesta. Nei confronti di Leotta non sono stati emessi provvedimenti.

Leotta si nascondeva in un appartamento situato al secondo piano di uno stabile ubicato a ridosso diviale De Filippis, una delle principali arterie di accesso nella città capoluogo, dove la Squadra mobile ha fatto irruzione.

Loetta, che guardava la tv nella stanza da letto, non ha opposto resistenza. 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento