Intimidazione ai danni di una panetteria, la seconda in un mese

Nuova intimidazione a  panificio, la seconda  in meno di un meseÈ senz’altro un inequivocabile messaggio intimidatorio quello sottinteso al ritrovamento di una bottiglia contenente del liquido infiammabile davanti alla panetteria “Antiche delizie” in via Francesco Cilea, a Soverato. Il punto vendita appartiene peraltro allo stesso commerciante, F.G., che poco meno di un mese fa, a Montepaone Lido, ha ricevuto un analogo, sgradevole “messaggio” davanti a un’altra panetteria di sua proprietà. L’inquietante presenza della bottiglia incendiaria è stata notata al mattino, al momento dell’apertura dell’attività situata lungo una delle vie centrali di Soverato, che sfocia direttamente in piazza Maria Ausiliatrice. Immediatamente sono stati allertati i carabinieri che hanno avviato le indagini al fine di poter risalire agli autori del vile atto intimidatorio. Gli uomini dell’Arma della Compagnia di Soverato, al comando del tenente Saverio Sica, e i colleghi della Stazione cittadina guidata dal luogotenente Giuseppe Di Cello stanno in queste ore conducendo una serie di accertamenti, tenendo anche ben conto del fatto avvenuto poco meno di un mese addietro a Montepaone Lido, che ha visto quale obiettivo degli ignoti malviventi l’attività commerciale della stessa persona. Alla luce di quanto avvenuto in via Cilea, ma anche di altri episodi analoghi che si sono verificati proprio tra Montepaone e Soverato negli ultimi mesi, i militari avranno probabilmente un bel poco di materiale da vagliare e nel quale trovare le giuste connessioni criminose. Intanto, come da prassi, hanno raccolto le testimonianze di chi ha ritrovato la bottiglia e dei titolari dell’attività, per cercare di capire se abbiano ricevuto, o meno, richieste estorsive. Massimo il riserbo che regna tra gli inquirenti in merito allo stato delle investigazioni ma, viste le modalità similari e l’attività presa di mira, potrebbe non essere un’ipotesi peregrina che si sia trattato di un’azione perpetrata e condotta da uno stesso “gruppo” di malviventi. Pare comunque il caso di sottolineare il ruolo fondamentale della collaborazione che le vittime di questi atti debbono avere con le istituzioni: quei commercianti che ricevono minacce di qualsiasi genere, anche se più o meno “velate”, si rivolgano immediatamente alle forze dell’ordine; è questa la sostanza dell’appello che non si stanca di lanciare il tenente Sica, che ricorda anche come la denuncia di tali episodi e il non cedere alle richieste estorsive garantisca, a quegli imprenditori che collaborano, una serie di benefici e agevolazioni da parte dello Stato e degli enti locali, in termini di elargizioni per gli eventuali danni subìti o anche di riduzione dei tributi locali.

Fonte:Gazzetta del sud

Autore

Salvatore Ferragina

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