Intervistiamo

Mangialavori: «C’è da coniare lo ”stile Catanzaro”»

Le prime parole del nostro Giuseppe da nuovo direttore marketing dell’US Catanzaro

CATANZARO – “Tu ci fai sognare,
Catanzaro, tu ci fai gridare, Catanzaro, per sempre uniti canteranno i nostri
cuor, sei il nostro grande amor. Gridiamo in coro Catanzaro alè, Catanzaro
alè, il giallo del sole e il rosso dei nostri cuor sono i tuoi color
sono i tuoi grandi color!”. Poche, semplici e profonde parole. Ricche
di amore, di gioia e voglia di Catanzaro. Inizia così l’inno “Cuore
Giallorosso” che il buon Giuseppe Mangialavori scrisse in tenera età
pensando al suo primo amore. Oggi a distanza di qualche anno di sogni ne ha
realizzati due: qualche mese fa è stato pubblicato e inciso il suo inno,
oggi ha conquistato ancora di più il suo Catanzaro.
Inutile, forse, continuare con questa perifrasi prettamente giornalistica; è
difficile farlo quando si ha voglia di gridare al mondo (almeno quello giallorosso)
una notizia davvero importante per ognuno di noi; non solo per chi come me e
come tutti i membri della redazione di UsCatanzaro.net lavora con Giuseppe,
ma con tutti voi che lo avete letto migliaia di volte nel forum e nella sua
puntuale rubrica del lunedì. Da oggi, infatti, Giuseppe Mangialavori
è il nuovo direttore marketing dell’Unione Sportiva Catanzaro 1929!
Un tifoso, e che tifoso, entra a far parte del team societario di Via Lombardi,
una conquista che (perdonateci l’orgoglio) sentiamo un po’ anche
nostra, una conquista di tutti i tifosi delle Aquile.
«Le sensazione sono tante – inizia così Giuseppe
Mangialavori l’ intervista per il “suo” sito -. È ovvio
che quella più importante in questo momento è quella da professionista.
Sono strafelice di lavorare con gente di un certo livello e che ha davvero voglia
di crescere e non solo dal punto di vista sportivo. L’intento di tutto
il team dell’Uesse è quello di coniare un nuovo stile Catanzaro
che possa essere preso come punto di riferimento da tanti altri club professionistici.
Il progetto che la società ha in mente è davvero geniale ed innovativo
nel suo genere, forse è il primo di questo tipo che in Italia viene attuato
ad una società di calcio. Per me, lavorare per il Catanzaro, è
come essere al servizio di mio padre e di mia madre»
.
Il tuo ruolo quale sarà?
«Mi occuperò del settore marketing in tutte le sue sfaccettature.
Non soltanto riguardo al merchandising, come molti potrebbero pensare, ma la
mia attività sarà collegata alla gestione degli sponsor e a tanti
altri fattori che compongono il mondo del marketing. Poggi e Parente hanno creduto
in me, ed avere la stima di chi ti propone un incarico è fondamentale
per la buona riuscita di un lavoro. In questo progetto sono pronto a rischiarmi
totalmente. Parto con un bel pieno di umiltà, consapevole che ci sarà
molto da lavorare, anche se per la prima volta forse la mattina mi alzerò
con gli occhi felici sapendo di andare a lavorare per il mio Catanzaro. Se fossi
un calciatore non prometterei 10 o 20 gol, l’unica cosa che posso promettere
è che darò tutto me stesso, anche il sangue, per il Catanzaro».

Dopo aver lavorato in tutta Italia ritorni finalmente nella tua “patria”…
«Eh sì. Io ho lasciato la mia città natale, Vibo Valentia,
all’età di 18 anni per intraprendere gli studi universitari e poi
per lavoro non ci sono più tornato. Ho lavorato prima a Roma, poi a Milano
e ultimamente a Bari. Ora finalmente sono arrivato a Catanzaro!»

Ci sono già degli obiettivi prestabiliti?
«Una prima tappa c’è sempre, che però, almeno
per me, non è mai quella di arrivo ma sempre quella di partenza. Di obiettivi
con la dirigenza ne abbiamo prefissati molti, ma credo che sarà più
importante il modo in cui li raggiungeremo che l’averli raggiunti e basta.
Il Catanzaro in serie C1, può essere un chiaro esempio di calabresità
vincente».
Chissà quante motivazioni avrai sia da tifoso che da professionista…
«Le motivazioni sono davvero tante e difficili da elencare. Se si struttura
il lavoro di marketing già dalla serie C1, costerà molto di meno
e con il tempo porterà i propri frutti. Ho solo un rammarico… il
non poter seguire più le partite dalla curva».

I contatti con l’Uesse quando sono iniziati?
«I primi contatti ci sono stati circa 25 giorni fa. Inizialmente è
stato un discorso nato tra me e Poggi poi se n’è parlato anche
con Parente che aveva nelle sue intenzione l’inserimento nella società
di una figura che si occupasse di marketing. Ci siamo incontrati tutti e tre
e abbiamo trovato unità di intenti: i nostri obiettivi coincidevano.
Devo dire che Parente e Poggi, al di là delle grandi doti umane, sono
degli imprenditori “illuminati” del Meridione, gente che si incontra
di rado dalle nostre parti».

Quando inizierai a lavorare e cosa farai per primo?
«Credo di mettermi a lavoro già dai primi giorni di Gennaio.
Faremo un’analisi degli attuali sponsor e vedremo dove si dovrà
intervenire. È importante stare vicino agli sponsor che finora hanno
soltanto ottenuto poco se non la presenza grafica su maglie e borsoni. Lo sponsor
dovrà essere fiero e orgoglioso di rappresentare il Catanzaro, e così
la squadra dovrà esserlo altrettanto nel portare in giro per l’Italia
il nome dello sponsor. Se cresce il territorio, di conseguenza crescerà
anche il Catanzaro; soprattutto in questa Calabria che le Aquile hanno rappresentato
per anni e forse ancora rappresentano agli occhi di tanti. Tra l’altro
se la squadra dovesse essere promossa in B, o comunque quando lo sarà,
ho in serbo un progetto davvero particolare di cui non voglio anticipare niente».

Avrai una tua scrivania in Via Lombardi?
«Inizialmente lavorerò in società, poi potrebbe nascere
una sede staccata da quella di Via Lombardi che dovrebbe ospitare l’ufficio
marketing».

A chi vuoi dedicare questa tua conquista?
«Non faccio classifiche perché non le amo, se non quelle di
calcio, e dedico tutto questo ai miei genitori, a mio fratello, alla mia compagna
che è pugliese e mi seguirà a Catanzaro per intraprendere questo
progetto, e poi a tutto il Forum di UsCatanzaro.net ed ovviamente alla redazione
di cui sono onorato di fare parte. Una dedica particolare vorrei poi farla a
chi continua a parlar male della propria terra, purtroppo chi lo fa è
chi non è mai stato in contatto con le altre città d’Italia».

Al nostro Giuseppe, non ci resta che fare i migliori auguri per il nuovo incarico
a nome della redazione tutta e di tutti gli utenti di UsCatanzaro.net. Per Giuseppe
hip hip, urrà!

Massimiliano Raffaele

Autore

Massimiliano Raffaele

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