Dalla Redazione

Ortoli: «Il Catanzaro è cultura, passione, blasone»

Le prime parole del nuovo direttore sportivo dei giallorossi, presentato stamattina alla stampa. «Ruoli definiti per costruire una società vera»
Il nuovo ds Ortoli

Giovane, umile ma molto sicuro di sè. Se si vuole descrivere il nuovo DS del Catanzaro, questi probabilmente sono gli appellativi che più gli si addicono. Come previsto, è stato presentato stamattina alla stampa Armando Ortoli. Accolto dagli applausi dei presenti, il neo dirigente giallorosso è stato accompagnato dall’amministratore delegato Marco Pecora e dal presidente Giuseppe Cosentino. 

Proprio Cosentino ha iniziato la conferenza tenutasi allo stadio Ceravolo: «Era da molto tempo che dovevamo prendere una persona che ricoprisse la carica di direttore sportivo, ma fino ad ora non avevamo trovato nessuno che fosse da Catanzaro. Erano in molti a voler questo incarico, tanti raccomandati, ma come sapete a me i raccomandati non piacciono. Ortoli mi ha colpito subito perchè è una persona ambiziosa con una gran fame di calcio. È deciso a rimettersi in gioco e questa sua voglia credo che ci possa dare una grande mano nel farci uscire dai piccoli problemi riscontrati in questo avvio di campionato».

Il presidente ribadisce ancora una volta gli errori commessi, dettati unicamente dall’inesperienza della categoria, ma precisa che l’impegno profuso verso il Catanzaro fin da luglio scorso, non si attenuerà affatto: «Abbiamo commesso qualche errore di valutazione è vero, ma ciò è accaduto perchè lo scorso anno i ragazzi hanno dato l’anima per questa maglia, e pensavamo che meritassero la riconferma. Abbiamo capito che per andare avanti e crescere non bisogna ragionare con il cuore, bensì con le carte e i dati. Io non amo perdere. A nessuno piace. Voi tifosi avete sofferto tantissimo per queste 4 sconfitte consecutive, ma non sapete quanto ci ho sofferto io. È chiaro, sarebbe bello vincere sempre, ma il calcio è fatto da vittorie e da sconfitte si sa. Il mio augurio però è che i tifosi capiscano che oltre al portafogli, Pino Cosentino sta mettendo nel Catanzaro il cuore e l’anima, e da maggio mi sto dedicando forse all’80% al Catanzaro e solo al 20% alla GICOS».

Infine Cosentino, ribadisce la stabilità della posizione di Cozza, parte integrante del progetto Catanzaro, e non risparmia qualche frecciata sulle carenze di impianti sportivi in città: «In questi giorni ho letto molto su Cozza, chi chiedeva dimissioni, chi esonero, ma credo che con l’aiuto di Ortoli, Ciccio Cozza ci farà tornare a vedere grandi cose. Cozza è parte integrante del progetto Catanzaro e i grandi progetti non si fanno da soli. Io metto soldi, passione ed anima, ma i tifosi non devono lasciarmi solo. Nel calcio si può perdere una partita, ma non bisogna mai perdere la testa. A Norcia ad esempio abbiamo avuto la possibilità di allenarci come le vere squadre, non come ci accade qui dove spesso ci alleniamo dietro una porta vista l’assenza di impianti. Domani se dovesse piovere, il mister non sa dove allenarsi. Per come sono le cose qui a Catanzaro, non credo che oggi o domani se Cosentino decidesse di andar via, si trovi qualche altro pazzo che possa fare ciò che sto facendo io».

Successivamente è stato il turno di Ortoli, che ha iniziato con un simpatico siparietto assieme al presidente Cosentino sulla cessione del posto, cosa che a detta sua, mai era capitata prima di oggi.

Ortoli ha dapprima ringraziato la società per la gratitudine mostratagli, poi è sceso sul piano tecnico. «Prima di iniziare, terrei a ringraziarvi per l’accoglienza riservatami, con il solito calore che vi contraddistingue. Sono qui per le persone che compongono questa società, perchè credo che nel mondo del calcio, valori come correttezza, legalità e professionalità debbano venire prima di ogni cosa. Vengo a Catanzaro con grande cattiveria agonistica. L’attuale momento è vero, non sorride al Catanzaro, ma questi sono solo numeri, perchè credo che con l’aiuto della piazza abbinato al nostro lavoro, ci si risolleva facilmente. Mi sono posto degli obiettivi naturalmente, ed il primo fra questi è non far perdere l’entusiasmo al presidente. Questo mondo (del calcio ndr) è fatto da ipocrisia e falsità, per cui non voglio far passare la voglia ad una persona speciale come Cosentino».

Parole d’elogio poi per l’intera piazza e precisazione dei ruoli, assolutamente da rispettare: «Voi siete abituati a vivere Catanzaro da dentro, da Catanzaresi, ma posso assicurarvi che Catanzaro, vista dall’esterno è assolutamente tanta roba! Catanzaro calcistica è cultura, passione e blasone, ed il mio ruolo è quello di fare di tutto per questa maglia, in modo da riportare Catanzaro ai livelli che merita. Prima di presentarmi all’incontro con Cosentino e Pecora mi ero informato un pò nel settore, e tutto l’ambiente calcistico parla benissimo della società del Catanzaro. Più parlavamo, più speravo mi scegliessero. Quando poi è arrivata la chiamata definitiva, vi assicuro che ho fatto i salti di gioia. Per tale motivo tengo a ringraziare pubblicamente Cosentino per la responsabilità affidatami, poichè sono andato via all’età di 12 anni per vivere nel mondo del calcio e quindi, senza responsabilità, non riesco a trovare gli stimoli per lavorare. Darò spazio a tutti! Ascolterò tutti senz’altro, ma deciderò esclusivamente io, senza alcun condizionamento. Credo che ascoltare tutti sia importante perchè ascoltando le opinioni altrui ho imparato molto dalla vita».

L’AD Pecora è rimasto colpito dalla gran voglia con cui è Ortoli si è presentato in città e dall’idea del progetto che sta prendendo forma: «Quando si fanno scelte importanti come queste qualche dubbio si può sempre avere. Sentendo ora Ortoli però ogni dubbio è spazzato via definitivamente. Quando abbiamo incontrato Ortoli Cozza era presente, era ed è felicissimo di poter lavorare con una persona estremamente capace. La cosa che forse più mi ha colpito è stata la sua onestà. Poi era con noi a Perugia ed ha portato fortuna. Ha iniziato da subito il suo lavoro, e la scorsa notte è stato fino alle 2 con il mister infatti. L’obiettivo è quello di costruire un gruppo giovane che possa dare continuità al progetto, abbinando loro qualche elemento d’esperienza che ci possa far fare quel salto di categoria”.

Infine è stato il turno delle domande al neo-DS, riguardo al suo inserimento nell’ambiente viste le precedenti dichiarazioni di Cozza, alle prime impressioni sulla squadra e ai primi interventi: «Siamo tutti d’accordo a costruire una società vera, fatta di ruoli definiti dove il Presidente farà il Presidente, l’Amministratore Delegato farà l’Amministratore Delegato, l’Allenatore farà l’Allenatore e il Direttore Sportivo farà il Direttore Sportivo. A Catanzaro non siete riusciti a cogliere cosa Cozza sia riuscito a fare in oramai 14 mesi. La mia prima domanda a Cozza infatti è stata su come abbia fatto a tenere contemporaneamente due ruoli, svolti per altro benissimo».

E ancora: «Prima d’ora avevovisto la squadra solo a Latina, ma io sono pignolo. Ho rivisto 4 filmati di altrettante partite, più la gara di Perugia, e devo dire che una buona base di lavoro c’è. Ho bisogno di un pò di tempo in modo da potermi confrontare. Ora capisco la voglia di sapere che caratterizza voi tifosi o giornalisti, ma dovete darmi tempo di non fare scelte sbagliate, o di sbagliare il meno possibile”.

I presupposti per un ottimo lavoro ci sono tutti. Le precedenti esperienze avute da Ortoli parlano di risultati positivi L’ammissione degli errori è segno di grande maturità da parte della società. I fatti oggi parlano della volontà di Cosentino di avere una corretta organizzazione societaria, oltre a nuovi investimenti per rinforzare la squadra ed alzarne il livello tecnico. L’inizio di questa nuova fase è la vittoria di Perugia insieme all’annuncio di Ortoli. Se ognuno deve ricoprire il proprio ruolo, ora è il momento che i tifosi tornino a stringersi intorno alla squadra. Domenica c’è il Prato. Le parole contano zero o forse anche meno. L’obiettivo è ritrovare la strada giusta, quella fatta di vittorie.

Vito Tortorella

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