Bar Mangialavori

Bentornate Aquile

Scritto da Redazione
Un Catanzaro rinato espugna Perugia per la seconda volta consecutiva

Perugia per ricominciare. Come l’anno scorso, più dell’anno scorso. Il Catanzaro riassume le sembianze smarrite e si riappropria di quell’entusiasmo che ha portato lo scorso campionato i giallorossi a bruciare le tappe e a vincere il torneo in condominio proprio con i biancorossi umbri.

La società ha fatto quadrato e comincia a pensare ad una nuova figura. Quasi ufficiale l’arrivo dell’ex DS del Frosinone Armando Ortoli che darà man forte ed implementarà un organigramma che a mano a mano (ne siamo certi) verrà arricchito con i tasselli mancanti. Ma cos’è successo? Il ritiro norciano è stato risolutore di tutti i problemi? Certamente la forte personalità di Giuseppe Cosentino e Ciccio Cozza avrà catalizzato gli step per trovare i giusti rimedi ad una situazione che si stava facendo via via insopportabile. Un Quadri ritrovato e coadiuvato da Ulloa e Benedetti in un centrocampo disposto a cinque sono stati la chiave di lettura vincente della gara stravinta dal Catanzaro.

Le furie giallorosse (domenica in tenuta nera) hanno annichilito i tremila del Curi fradici di pioggia ed esaltato i supporters catanzaresi giunti a Perugia da ogni dove e finalmente ricompensati con una prestazione all’altezza della situazione. Onore a chi ha avuto fede in tempi difficili ed è stato premiato con una gara per i forti di cuore. Un campionato strano quello del girone B di Legapro. Classifica alla mano, tutto ancora può succedere. Per il Catanzaro, meglio non fare voli pindarici. Fanno bene Cozza e Cosentino a parlare di un campionato di transizione e volare basso. Stile tennista tranquillo. Tutto quello che eventualmente dovesse arrivare in più, sarà bene accetto. La vittoria di Perugia è importantissima e dovrà essere capitalizzata dal mister nel migliore dei modi. La mancanza di risultati, unitamente alle concause che ultimamente avevano creato un’aria irrespirabile, sono state lavate dalla pioggia perugina. Il nostro augurio con il quale ci eravamo salutati la scorsa settimana ha portato bene e i risultati, come sempre accade, sono la migliore medicina per qualsivoglia situazione.

Quattro gol, quattro super abbracci a Cozza con tutti i calciatori a fare capannello intorno al mister certificando così l’unità di intenti e la fede assoluta nei suoi dettami. Quattro gol di cui il terzo di un Quadri vestito nientepopodimeno che da Massimo Palanca: direttamente da calcio d’angolo! Oltre al risultato, per la prima volta in questo campionato, abbiamo assistito ad una prova di carattere che ricorda le imprese della scorsa stagione. Dopo il doppio vantaggio e la successiva rimonta dei grifoni dell’esonerato Battistini (oggi ufficializzato l’arrivo di uno degli allievi di Galeone, Andrea Camplone) tutti avranno rivisto i fantasmi del recente passato. Ed invece no. La squadra ha reagito e l’inserimento di D’Alessandro ha contribuito a far salire la squadra irrobustendola ulteriormente a centrocampo. Bisogna riconoscere a Cozza il coraggio e la lungimiranza nella scelta. Unica nota stonata la prestazione di un Sirignano oltremodo nervoso ed impreciso. Da colonna portante del reparto difensivo, il giocatore campano nelle ultime gare sta registrando un’involuzione che non è da lui. L’augurio è che al più presto Ciro torni ad essere il gladiatore che tutti conosciamo.

Ed ora il Prato con lo stesso spirito battagliero sfoggiato a Perugia. Un Prato reduce da un altro poker vincente ai danni del Latina. La nuova disposizione trovata dal mister con i cinque a centrocampo, oltre al risultato, sembra conferire il giusto equilibrio in relazione alle risorse umane attualmente a disposizione. L’organico verrà potenziato e con l’arrivo della nuova figura la società ha dimostrato di avere lungimiranza e di saper procedere ad un proficuo auto check up che certamente porterà a frutti concreti.

Bentornato Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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